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8 Agosto 2024
11:55

Gli animali selvatici restano nei circhi: il Parlamento italiano rinvia ancora lo stop

Il Parlamento italiano ha rinviato per la quarta volta l'attuazione della legge che vieta l'impiego degli animali selvatici nei circhi. Leoni, tigri ed elefanti continueranno a essere sfruttati negli spettacoli itineranti almeno per un altro anno.

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Il Parlamento italiano ha rinviato ancora una volta l'attuazione della legge che vieta l'impiego di animali selvatici nei circhi. Tigri, elefanti, leoni e tutti i 2.000 animali che secondo le stime vivono sotto i tendoni del nostro Paese continueranno, almeno per un altro anno, ad esibirsi negli spettacoli itineranti.

È il risultato del nuovo rinvio approvato dal Parlamento circa l'attuazione della legge sullo spettacolo. Il nuovo Codice dello Spettacolo era stato approvato in via definitiva nel luglio 2022 per andare a sostituire la precedente normativa, decaduta del 2019. Questo Codice regola l'intero settore dello spettacolo, compreso quello itinerante che vede protagonisti gli animali.  Tra le novità introdotte c'è proprio una chiara indicazione affinché i selvatici utilizzati dalle attività circensi abbiano una nuova vita.

Nello specifico, è previsto un periodo di conversione di queste attività di circa due anni durante i quali gli animali non possono essere acquistati o fatti riprodurre, in modo da arrivare gradualmente alla dismissione. Se la legge fosse stata attuata già nel 2022, adesso nei circhi italiani già non ci sarebbero più animali, ma la posticipazione continua sta spostando il limite sempre più lontano nel tempo.

Oggi infatti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha proposto un Disegno di Legge per prorogare il termine per l'esercizio delle deleghe previste dall'articolo 2 della Legge 106/2022, già ottenuta con il Decreto-legge Milleproroghe di fine dicembre 2022. Le motivazioni sono da attribuire alle necessità di definire meglio le modifiche ai contratti e alle retribuzioni dei lavoratori dello spettacolo, ma vanno fortemente a impattare anche su quei lavoratori “forzati”: gli animali nei circhi.

Ancora una volta, per la quarta volta, un Governo rinvia questa legge. Già prima di Sangiuliano (FdI), era stata la volta di Alberto Bonisoli (M5S) e prima ancora di Dario Franceschini (Pd), sotto il cui ministero la legge era stata approvata.

«Non si tratta solo di uno slittamento burocratico – ha dichiarato Eleonora Panella, responsabile Area animali esotici LAV – Questa posticipazione ritarda quello che avrebbe potuto essere un cambiamento storico per il nostro Paese e un passo doveroso nei confronti degli animali, con ricadute negative sulla vita dei 2.000 animali che ancora ogni giorno sono costretti a esibirsi in Italia, tra maltrattamenti e crudeltà».

Esistono motivazioni etiche per cui gli spettacoli dovrebbero svolgersi con acrobati e artisti umani retribuiti e soprattutto consenzienti. Gli italiani ne sono consapevoli e, come racconta il sondaggio pubblicato da Doxa lo scorso ottobre 2023, commissionato proprio dalla Lav, sono diventati infatti molto sensibili al tema: un netto 76% è completamente contrario all’uso di animali in contesti di spettacoli circensi e simili. Risultato simile era stato rilevato anche all'interno del Rapporto Italia dell'Eurispes, secondo cui il 78,1% degli italiani è contrario all'impiego di animali nei circhi.

«In questi mesi di grande caldo, sono numerosi i circhi in tournée nel nostro paese e questo allungamento dei tempi fa aumentare la nostra preoccupazione per gli animali, l’immobilità delle istituzioni e noncuranza di chi trova ancora divertente uno “spettacolo” anacronistico. Per fortuna, notiamo che la sensibilità sta gradualmente aumentando come dimostrato anche dai 139 mila italiani che hanno firmato la nostra petizione – conclude Panella – Noi di LAV non ci fermiamo, continueremo a portare avanti la nostra campagna per riuscire a dire una volta per tutte: basta animali nei circhi!”

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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