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3 Aprile 2022
9:21

Genova, cani e portuali contro la guerra e gli armamenti

Dalle prime luci dell’alba i "camalli" insieme ai loro cani hanno contestato ancora una volta il transito di armamenti dal Porto di Genova. «I bambini e gli animali sono le vittime di ogni guerra».

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Sono le sei del mattino e i "camalli" hanno bloccato varco Etiopia, nello scalo genovese, per dire no al traffico di armi nei porti. Intorno a un piccolo falò, all'alba di giovedì 29 marzo, girano tra le gambe dei portuali del Collettivo autonomo, Eris, Zara e Rolli.

Sono tre Pastori Belga tenuti al guinzaglio dal Alessio Maglione, lavoratore della Compagnia Unica e conduttore di cani da soccorso per i cinofili dell'Anfi (Associazione nazionale finanzieri d'Italia) e dell'Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso) della Regione Piemonte.

Eris deve ancora compiere un anno, il suo interesse è tutto rivolto al manicotto di stoffa che mastica sdraiata per terra, mentre i due adulti su quattro zampe controllano la piazza: bandiere arcobaleno e striscioni contro la guerra sventolano nell'alba piovosa di Genova. «Partecipano anche loro a questa manifestazione contro gli armamenti e contro la nave della guerra», spiega il loro pet mate e conduttore Alessio Maglione. A metà aprile è attesa nel porto di Genova una delle navi della flotta Bahri, diventata da anni simbolo delle cosiddette "navi della guerra", poiché – denunciano i portuali – «carica di armamenti destinati all'Arabia Saudita per il conflitto in Yemen».

La protesta vede uniti uomini e cani, entrambi vittime di tutti i conflitti armati: «Noi portuali amiamo gli animali – continua Maglione – quindi chiunque porti un animale è il benvenuto. Da noi come si dice sono meglio gli animali che le persone».

Poco dopo le 10 si parte. Eris, Zara e Rolli salgono sul furgone di Alessio e a passo d'uomo procedono verso la Sala chiamata del Porto aprendo le fila del corteo: in prima linea i portuali aderenti a Usb e Calp a braccetto con Gabriele Rubini alias Chef Rubio che oltre a sostenere i "camalli", in più occasioni pubbliche, si è dichiarato dalla parte degli animali e ha sostenuto diverse campagne con il WWF per le specie in via di estinzione.

«I bambini e gli animali sono sempre le forme più innocenti  in assoluto di ogni guerra per dei giochi politici schifosi», dice Alessio Maglione. «Se bombardano non vanno a vedere chi c'è e ci rimette sempre la povera gente, purtroppo è l'animalità dell'essere umano che si esprime in un gioco al massacro». Così Eris, Zara e Rolli passano da un presidio a un soccorso persona in Piemonte a tante coccole sul divano di casa: «Vengono con me ovunque vada, il maschio è un cane da soccorso e con la cucciolotta abbiamo iniziato da poco a fare l'iter addestrativo, lei viene dal Nakuro mentre Zara e Rolli vengono dai Baci di Dama (due allevamenti di Pastore Belga, ndr), hanno delle caratteristiche diverse come lavoro, nelle motivazioni e nel carattere».

La manifestazione è arrivata a destinazione e dopo l'accensione simbolica di alcuni fumogeni (ben distante dai cani), i portuali si riuniscono in assemblea; nella sala, insieme ad Alessio, entrano anche Eris, Zara e Rolli, con loro altri cani che la Storia ha definito"riot dog", spesso randagi che scelgono spontaneamente di unirsi ai manifestanti durante i cortei di protesta. A Genova c'è almeno un precedente: un Labrador nero che ha partecipato alle giornate del G8, tenendo un bocca un manifesto con su scritto: "Domani ogni città sarà in rivolta".

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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