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30 Settembre 2023
9:38

Fine dell’era della “diplomazia dei panda” negli Usa: entro il 2024 tornano tutti in Cina

In base agli accordi presi in passato i tre rimasti allo Smithsonian's National Zoo di Washington DC rientreranno alla fine del 2023, l'anno dopo sarà la volta di quelli rimasti ancora nello zoo di Atlanta. Forse però le tensioni politiche tra due grandi Paesi stanno accelerando i tempi.

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Giornalista
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Tempo scaduto per i panda che vivono negli Stati Uniti. Forse il momento storico tra USA e Cina non è dei migliori e le difficoltà diplomatiche stanno dando i loro frutti anche sugli scambi scientifici o si tratta solo degli accordi che erano stati sottoscritti dalle parti molto tempo fa, sta di fatto che i tre panda giganti  che vivono allo Smithsonian’s National Zoo di Washington DC torneranno con ogni probabilità in Cina a inizio dicembre. Nel 2024, poi, la stessa sorte toccherà anche ai quattro tuttora ospitati nello zoo di Atlanta in Georgia.

Questo prevedevano gli accordi sanciti dalle diverse istituzioni e questo accadrà, senza deroghe, tanto che lo zoo di Washington ha già cominciato le celebrazioni dell’addio con una serie di iniziative che, in parte, si svolgono in questa settimana in vista della partenza programmata per il 7 dicembre.

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Due cuccioli di panada giganti nati allo zoo di Atlanta (foto sito del zoo)

«Unisciti alla Cele-bear-ation. Scopri la serie di eventi speciali che si svolgeranno in loco allo zoo e online questo autunno. Organizza la tua visita e prenota un pass d'ingresso gratuito», si legge sul sito dello zoo americano che ospita i panda giganti Mei Xiang e Tian Tian e il loro cucciolo Xiao Qi Ji, pronto ovviamente a sfruttare fino alla fine la presenza dei tre orsi bianchi e neri. «Onorando i termini del suo accordo con la China Wildlife Conservation Association, lo Smithsonian's National Zoo and Conservation Biology Institute invierà i tre panda in Cina entro l'inizio di dicembre 2023» spiega l’istituzione americana sottolineando che i tre panda hanno portato gioia a milioni di persone e creato un'eredità vivente di fan che abbraccia più generazioni e paesi. Inoltre, hanno avuto un impatto immenso sulla cura e la conservazione dei panda giganti nella cura umana e in natura».

La storia dei panda cinesi negli Usa cominciò nel 1972 quando il premier Enlai regalò due panda giganti al popolo americano dopo una cena ufficiale in cu la moglie del presidente americano Nixon aveva manifestato la sua passione per la razza. «Il 16 aprile 1972, i panda giganti Ling-Ling e Hsing-Hsing arrivarono nella loro nuova casa – spiega lo zoo – Nel corso dei successivi 20 anni, Ling-Ling e Hsing-Hsing produssero cinque cuccioli. Purtroppo, nessuno dei discendenti è sopravvissuto per più di pochi giorni. Ma sin dal loro arrivo, i panda hanno simboleggiato la collaborazione interculturale tra Stati Uniti e Cina».

Ovviamente l’arrivo dei due panda scatenò la curiosità e da allora centinaia di migliaia di visitatori sono arrivati da ogni parte d’America per vederli da vicino, mentre nel frattempo i due panda diventavano oggetto anche degli studi degli addetti ai lavori. «L'arrivo dei panda giganti ha offerto allo Smithsonian un'impareggiabile opportunità di studiare il comportamento, la salute, la riproduzione e l'ecologia dei panda giganti. Nello specifico, ha consentito al personale e agli scienziati che si occupano della cura degli animali di conoscere l'estro, la riproduzione, la gravidanza, la pseudogravidanza e lo sviluppo dei cuccioli del panda, nonché di studiare l'habitat nativo del panda gigante in Cina».

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Il piccolo Xiao Qi Ji che rotola nella neve nel video ripreso dal web cam dello Smitshsonian’s National Zoo di Washington

Nel 2000 fu la volta della coppia Mei Xiang e Tian Tian che arrivarono allo zoo. Il loro arrivo però fu subordinato ad un prestito e non fu un regalo. In cambio, lo zoo ha contribuito con fondi e competenze agli sforzi di conservazione in Cina, rinnovando l’accordo per tre volte il suo accordo con la China Wildlife Conservation Association a partire dal 2000. L'attuale estensione dell'accordo di ricerca è stata firmata il 7 dicembre 2020 e prevede che i panda giganti possano vivere allo zoo fino a dicembre 2023. Il 21 agosto del 2020, da Mei Xiang e Tian Tian, è nato Xiao Qi Ji che in mandarino significa “piccolo miracolo”. Un nome che fu scelto da 135 mila persone che lo votarono on line. Ma Xiao è stato una superstar dello zoo sin dalla sua nascita: oltre 639.000 persone si sintonizzarono infatti sulla Giant Panda Cam nel pieno della pandemia per assistere alla sua nascita. Anche se questo non è stato il suo unico momento di celebrità: anche le sue capriole, i salti e lo scivolare felice nella neve fresca, ripreso dalla web cam dello zoo, ha avuto un grandissimo successo ed è stato rilanciato  da più di un video su Youtube.

Dopo la partenza dei tre ospiti dello Smithsonian’n National Zoo di Washington, negli Stati Uniti rimarranno solo altri quattro rappresentanti della cosiddetta “diplomazia dei panda”.  Allo zoo di Atlanta, infatti, sono ancora presenti Ya Lun e Xi Lun, ancora cuccioli, e due adulti, Lun Lun e Yang Yang. Per loro il rientro in Cina è previsto per il 2024. «I termini del prestito dei panda giganti tra lo zoo di Atlanta e la Cina hanno sempre incluso la clausola che tutti i figli di Lun Lun e Yang Yang sarebbero rientrati in patria una volta cresciuti – ha spiegato Rachel Davis, portavoce di Zoo Atlanta. – Tutti e cinque i fratelli maggiori di Ya Lun e Xi Lun, infatti, ora vivono in Cina e quindi anche loro ripartiranno sicuramente nel 2024». Questo aveva inizialmente fatto sperare agli americani di poter ricontrattare il prestito per i due esemplari adulti, ma tutto invece fa pensare che anche loro, entro il 2024, torneranno in Oriente.

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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