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1 Ottobre 2023
10:29

Due cani vagano sulla Statale in provincia di Viterbo, i poliziotti bloccano il traffico e li salvano

È successo nei giorni scorsi sulla strada 675, che collega Lazio e Umbria. I due animali erano fuggiti dalle rispettive case ed erano finiti nel traffico, con l'altissimo rischio di finire investiti.

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Doppio salvataggio da parte della Polizia di Stato sulla strada statale 675, la trafficata arteria che collega il Lazio all’Umbria. Gli agenti sono intervenuti per mettere al sicuro due cani che stavano vagando nel traffico, smarriti e spaventati, ad altissimo rischio investimento.

L’intervento è scattato dopo le numerose segnalazioni arrivate alla sala operativa della sezione Polizia Stradale di Viterbo. Alcuni automobilisti avevano notato i due cani – in punti diversi della statale – muoversi pericolosamente tra il ciglio della strada e le carreggiate, mentre i mezzi in transito provavano a evitarli. I poliziotti si sono quindi immediatamente spostati nei punti in cui i cani erano stati avvistati, e sono riusciti a recuperarli in sicurezza bloccando temporaneamente il traffico e avvicinando i due animali, tranquillizzandoli e facendoli poi salire a bordo delle auto di servizio.

I cani, molto spaventati ma incolumi, sono stati accompagnati da un veterinario, che ha cercato e trovato il microchip. Non si trattava fortunatamente di un abbandono, ma di un allontanamento: i loro pet mate da ore li stavano cercando, e grazie ai dati registrati sul microchip i poliziotti sono riusciti a rintracciarli e fargli sapere che i cani erano al sicuro. Il tempo di raggiungere lo studio veterinario, e hanno potuto riunirsi.

Quanto accaduto rimarca, una volta di più, l’importanza del microchip, e anche delle tempestive segnalazioni alle forze dell’ordine in caso di avvistamento di animali su strada. Grazie alle immediate telefonate degli automobilisti al 112 (prassi da seguire in questi casi), i poliziotti sono riusciti a recuperare i cani nel modo più sicuro, bloccando il traffico ed evitando così che, spaventati, potessero provare a scappare finendo sulla traiettoria di qualche auto. Il microchip si è rivelato invece fondamentale per rintracciare le famiglie dei due animali: in assegna del dispositivo, sarebbero con tutta probabilità finiti in canile, con il rischio di non riunirsi mai ai loro umani di riferimento.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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