Anche cani e gatti “hanno famiglia”: a Viterbo spuntano cartelli contro gli incidenti stradali

Tra le curve della strade della Provincia di Viterbo gatti e cani diventano testimonial di una campagna per la sicurezza stradale. Protagonisti di questa iniziativa sono alcuni animalisti che, sulla Strada romana, ne hanno installati alcuni. E sono diventati subito virali.

Un gatto dice «Non correre, i miei piccoli mi aspettano (proprio come i tuoi)» e «Vai piano, anche io ho famiglia (proprio come te). Due cuccioli, un cagnolino e un gattino, dicono «Rallenta, non ucciderci» e altri due, un po’ più grandi, sottolineano: «Non correre, pensa a noi».

I cartelloni sono appoggiati sul terreno e su alcuni pali messi lungo la via, vicini alla Valle dell'Arcionello. Tante sono state le condivisioni del post su Facebook, e diversi attivisti in tutta Italia stanno pensando di continuare a realizzare questa campagna grazie al “fai da te”.

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Martina Randazzo, su Facebook, commenta così: «Oggi ho perso il mio piccolo Loki… Investito nella statale di fronte casa mia. Ho dovuto raccogliere il suo corpicino freddo e bagnato dalla pioggia…sono distrutta. Il mio primo pensiero è stato quello di fare dei cartelli cosi da metterli per la strada». E Stefano Pasquini dice: «Vorrei prendere esempio e sensibilizzare sulla vita di ricci, tassi e volpi, martiri indifesi della strada». «Cartelli del genere dovrebbero essere messi per legge», sottolinea Christian Testoni.

«Mia madre aveva proposto a mio padre, che ha una società di grafica pubblicitaria a Viterbo, di mettere alcuni cartelli sulla strada perché alcuni gatti della colonia erano stati investiti – spiega a Kodami Benedetta, una delle promotrici dell’iniziativa – Abbiamo preso le foto migliori dei nostri mici, ora rimasti in 14 perché gli altri sono stati purtroppo investiti»

«Sulle strade del viterbese ci sono molti animali che vengono uccisi, tantissimi ricci – prosegue l’attivista – Noi stiamo già preparando altri manifesti da mettere all’inizio della via. L’idea è quella di mettere non solo gatti e cani, ma anche cinghiali e ricci. Ci limiteremo così nel nostro piccolo a tutelare i nostri animali. Non ci aspettavamo una risposta social così grande, le foto sono state condivise migliaia di volte».