Dog Ranch di Sassello, il parco canile di Erik ed Evelina dove i cani ritrovano la libertà

Hanno trasformato il loro amore per gli animali in un parco canile che si sviluppa su 130mila metri quadri di terreno, dove cani abbandonati e maltrattati possono scoprire la vita che non hanno mai conosciuto. Tutto questo è il Dog Ranch di Sassello, in Liguria, un paradiso immerso nel verde unico in Italia, gestito da Erik ed Evelina.

21 Aprile 2021
10:50
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Hanno trasformato il loro amore per gli animali in un parco canile che si sviluppa su 130mila metri quadri di terreno, dove cani abbandonati e maltrattati possono scoprire la vita che non hanno mai conosciuto. Sono Erik ed Evelina, i titolari del Dog Ranch di Sassello, in Liguria, un rifugio unico in Italia. In questo paradiso immerso nel verde, questa coppia condivide la loro libertà assieme a decine di cani, spesso con un passato difficile alle spalle.

«Il nostro sogno era quello di creare una piccola attività dove potessimo autosostenerci e ospitare cani provenienti da situazioni di disagio – ha spiegato la coppia a Kodami – L’idea è nata dal papà di Evelina, Riccardo Gaspari, che era un grande amante degli animali». Il Dog Ranch nasce sul concetto di parco canile, ovvero un luogo in cui i cani non siano semplicemente di passaggio, bensì degli individui in grado di compiere delle scelte: «Il nostro modo di lavorare si evolve in base a questo concetto, tentando di lasciare il cane sempre più libero di esprimersi – afferma Erik – Meno divieti, meno obblighi, meno paletti ci sono in una struttura come la nostra più i cani riescono a esprimersi e quindi riusciamo a capirli e conoscerli meglio».

Un lavoro che Erik ed Evelina hanno svolto grazie all'aiuto di istruttori ed educatori cinofili, così da essere affiancati da professionisti come loro per valutare in maniera oggettiva la situazione di ciascun cane: «I nostri ospiti arrivano qua attraverso una collaborazione di volontari in tutta Italia, dal Sud come nelle zone circostanti. Ogni situazione viene valutata, in modo da capire se il cane si può adattare al contesto, se sia adatto a vivere da noi, perché non è detto che qualsiasi cane possa vivere al Dog Ranch. Più il cane non sarà adatto, meno libertà e possibilità di esprimersi avrà».

Sono tanti i cani ospitati e in attesa di adozione, come Billy, un cagnolino sordo che è stato abbandonato al rifugio dalla sua precedente famiglia. Altri, invece, come Perla, sono diventati membri a tutti gli effetti del Dog Ranch: «Abbiamo capito che per lei la situazione ideale era quella di completa libertà – ha spiegato Evelina -, ha bisogno di potersi vivere le relazioni coi cani e con le persone senza troppi paletti e limiti. Quest’anno abbiamo deciso di adottarla e renderla parte della nostra famiglia e non è più in adozione».

I cani che vivono al Dog Ranch seguono uno specifico percorso educativo, attraverso il quale acquisiscono sempre più esperienze e che non può prescindere dal creare un rapporto di fiducia con l’uomo. Una missione, quella di Erik ed Evelina, sostenuta da associazioni e donazioni che arrivano da tutta Italia: «Il Dog Ranch attraverso l’associazione Teste di cane organizza raccolte di pappe, fondi, medicine e beni di prima necessità, e tutto quello che ci può aiutare a far vivere meglio i nostri ospiti. Per la maggior parte dei nostri ospiti siamo noi ad adoperarci a volte privatamente, quando non arrivano abbastanza donazioni».

Nonostante le difficoltà iniziali e molti sacrifici, questa coppia non si è mai persa d’animo, riuscendo a trasformare il loro sogno in realtà: «Il sacrificio è grosso, come sono grosse le soddisfazioni, perché a discapito della nostra scarsa vita economica abbiamo grandi soddisfazioni dalle adozioni che facciamo, dai risultati che otteniamo da alcuni dei nostri ospiti. Credo che alla fine sia la cosa più importante e gratificante, che ci porta comunque ad andare avanti e migliorare giorno per giorno».

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