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«Unisco scienza e arte per esplorare il mistero dell’empatia tra gli esseri viventi». E' così che Isabella Rossellini attrice, modella, regista e ora anche etologa presenta il suo one woman show “Darwin’s Smile” in programma al Teatro Comunale di Vicenza martedì 16 gennaio. Si tratta di un monologo sulle affinità delle emozioni degli animali e degli umani che prende spunto dal libro di Charles Darwin “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”. Rossellini esplora come l’empatia, dote fondamentale per l’attività dell’attore, sia necessaria anche per lo studio del comportamento animale.
Il monologo, di cui l'attrice è anche autrice oltre che protagonista, si trasforma così in un’inaspettata lezione sull’evoluzione nella quale viene presentata la “continuità” tra gli esseri umani e gli animali, specialmente nel modo di esprimere le emozioni. In scena, poi, avvolta in splendidi e ingombranti costumi, si trasforma in una varietà di animali tra cui cani, gatti, galline e pavoni, e persino in Charles Darwin.
Isabella Rossellini ha una passione antica per gli animali che risale a quando era bambina. Il suo primo animale si chiamava Yuppie, un Maltese che le regalò mamma Ingrid Bergman. Ma a cambiarle la prospettiva fu un libro di Konrad Lorenz sull’etologia, "L’anello di Re Salomone" che le regalò il padre. Quella lettura fu una rivelazione dalla quale cominciò a sognare di diventare etologa e, anche se molto più avanti nel tempo, ci sarebbe riuscita tornando all’università ben dopo i cinquant’anni e laureandosi all’Hunter College di New York con un master in Comportamento e conservazione degli animali e dedicandosi all’allevamento, affascinata da come cambiano gli animali con l’addomesticazione.
Oggi vive a meno di 100 chilometri da New York nella sua “Mama Farm”, con 150 pecore, 10 capre, 20 anatre e 10 arnie di api e, soprattutto, 1500 galline di tante razze diverse, «quelle che fanno più uova, quelle con più piume, quelle che sopravvivono ai climi più caldi», come lei stessa ha raccontato durante la presentazione del suo libro, intitolato “Le mie galline e io” (Ed. Jaca Book) nel quale ha raccontato le storie dei pennuti come Amelia Earhart, nome in onore dell’aviatrice pioniera di fine Ottocento, o di Speedy che vola veloce e non sta mai ferma. E ancora di quella che ha chiamato Andy Warhol per il curioso ciuffetto bianco di piume che ha in testa e che ama accoccolarsi sulle sue gambe ma detesta essere accarezzata.
Una fattoria dove pratica agricoltura rigenerativa e dove sono stati messi al bando pesticidi, erbicidi, insetticidi e anche i fertilizzanti dannosi per l'ambiente. La farm è anche diventata il set di un film, "Interactions – When cinema looks to nature", un progetto ambizioso nel quale dodici registi internazionali, ciascuno a modo proprio, indagano sul legame tra natura, mondo animale ed essere umano, interrogandosi su temi che spaziano dalla conservazione dell'ecosistema alla biodiversità, dal cambiamento climatico ai rischi per le risorse idriche.
Un cambio di vita, quello di Isabella Rossellini, nato anche da una domanda che l'attrice si è posta tutta la vita e cioè se gli animali fossero capaci di pensare o avere sentimenti come noi: una domanda alla quale ha trovato la risposta.