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18 Ottobre 2023
12:51

Dalle vipere che cadono dal cielo alla convivenza con i selvatici: la nostra analisi dei programmi elettorali per le provinciali in Trentino

Si avvicina il giorno delle elezioni provinciali in Trentino. Kodami ha letto i programmi dei candidati, alla ricerca delle proposte in ambito di convivenza con le altre specie.

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orso

Domenica 22 ottobre, dalle ore 6 alle 22, gli abitanti del Trentino saranno chiamati a votare per il rinnovo della Giunta e del Presidente della Provincia Autonoma. Per fare chiarezza sulle posizioni dei sette candidati alla presidenza, Kodami ha letto i programmi elettorali, scoprendo che nella maggior parte dei casi il riferimento alla convivenza con la fauna selvatica rimane marginale, sebbene nell'ultimo anno questo tema sia stato spesso al centro della cronaca locale e nazionale, in particolar modo dal 5 aprile scorso, quando il giovane Andrea Papi ha perso la vita nei boschi di Caldes in seguito all'aggressione dell'orsa JJ4.

Tra liste di buoni propositi lunghe oltre 50 pagine ed elenchi riassumibili in poche righe, il risultato generale è un fiume di parole che, nel loro insieme, dimostrano chiaramente la direzione di marcia di un territorio in cui quasi nessun candidato ha il coraggio di aprire bocca a favore della convivenza con le altre specie. 

Come se non bastasse, nella lettura ci siamo imbattuti anche in un riferimento, ridicolo e grottesco, ad una delle più famose leggende metropolitane che riguardano la fauna selvatica del nostro paese, ovvero la fantasiosa teoria secondo la quale in Trentino vi sarebbe stata una reintroduzione da parte dell'uomo delle vipere.

Gli animali non umani, in questi programmi, vengono nella maggior parte dei casi definiti e considerati un danno o un rischio da gestire e mai un valore aggiunto o parte integrante di questo territorio dall'indiscutibile valore naturalistico. 

Sergio Divina

Sergio Divina è già stato Senatore della Lega Nord dal 2006 al 2018. In questa occasione è supportato da tre liste prevalentemente autonomiste: Noi con Divina Presidente, Alternativa Popolare per il Trentino e Giovani per Divina Presidente. Nel suo programma cita 14 punti tra i quali si affrontano temi come la valorizzazione della montagna, il turismo, il valore delle imprese e la gestione dei rifiuti. L'agricoltura viene definita «uno dei settori più importanti per un rilancio economico autentico e duraturo, con ricadute sulla produzione di alimenti di qualità, sulla manutenzione del territorio, sulla valorizzazione ambientale del paesaggio, capace di consolidare l’insediamento in zone di montagna». Orsi e lupi, però, non vengono nemmeno citati.

Maurizio Fugatti

Il Presidente uscente Maurizio Fugatti (Lega) è supportato da Fratelli d'Italia, Forza Italia, dal Partito Autonomista Trentino Tirolese (PATT) e UDC, oltre che dalle liste Fassa, Noi Trentino e La Civica. 

Nel suo programma, lungo oltre 50 pagine, riassume con precisione ciò che ormai è chiaro a tutti i Trentini e non solo, ovvero il desiderio di ampliare le possibilità di abbattimento: «Vi è la necessità urgente di un contingentamento delle due specie in sovrannumero e con una crescita annua ormai fuori controllo. Obiettivo prefissato è quello di contenere drasticamente il numero degli esemplari presenti sul territorio trentino e intervenire celermente con l'abbattimento di soggetti problematici o pericolosi».

L'attuale giunta, si sa, considera orsi e lupi come un problema di sicurezza pubblica e lo dimostra il fatto che, al momento, ad occuparsi di gestione della fauna selvatica è la Protezione Civile: «Le leggi nazionali e le direttive europee così come sono non garantiscono la sicurezza dei cittadini», si legge. La proposta del Presidente uscente è quindi quella di modificare il Pacobace (Piano d'Azione interregionale per la conservazione dell'Orso bruno delle Alpi Centro orientali) e ottenere una revisione della Direttiva Habitat.

Sempre sullo stesso tema Fugatti sottolinea anche la posizione della Lega riguardo la proposta di costruzione dei corridoi faunistici, supportata da alcune associazioni di tutela animale: «Non è una soluzione percorribile, a causa del mancato assenso delle regioni vicine».

E non è tutto, perché nel lunghissimo programma elettorale viene inserito anche un paragrafo dedicato unicamente alla caccia e alla pesca. Fugatti mette nero su bianco la propria intenzione di supportare questo settore e, secondo quanto descritto, lo fa «per evitare che una presenza eccessiva di animali selvatici possa nuocere al territorio».

Infine il candidato parla anche di cani da caccia e della possibilità, da parte dei cacciatori trentini, di ampliare le zone in cui praticare le attività venatorie: «Si dovrà individuare una zona che possa consentire l'addestramento dei cani e si dovrà proseguire il confronto con lo Stato per superare le disposizioni che ad oggi vietano ai cacciatori trentini di andare a caccia fuori dalla Provincia».

Filippo Degasperi

Filippo Degasperi (Onda Civica), supportato da La me Val – Primiero Vanoi Mis, Onda e Unione Popolare, è uno dei protagonisti della passata legislatura e in questi ultimi anni ha più volte parlato di tutela dell'ambiente. Tra le altre cose, nel 2021 ha proposto una mozione per la costruzione di corridoi faunistici nell'ottica di ridurre gli incidenti stradali causati dall'impatto con animali selvatici.

Il suo programma è di fatto l'unico che parla di orsi e lupi non solo in termini di "problema da risolvere". «Insieme agli allevatori ed ai gestori delle malghe e degli alpeggi – scrive – stenderemo un progetto specifico di riqualificazione dell’allevamento in media quota (…), ricercando un difficile, ma possibile equilibrio con la fauna selvatica».

Secondo Degasperi, inoltre, la politica provinciale è chiamata correggere gli errori commessi in questi anni in fatto di convivenza e propone la richiesta di un aiuto da parte della politica nazionale: «Va richiesto un concreto supporto economico e di metodo al governo centrale, ripensando percorsi informativi/formativi volti alla convivenza tra uomo e selvatici».

Francesco Valduga

Francesco Valduga è il candidato del Partito Democratico e il suo ruolo è stato, fino a pochi giorni fa, quello di Sindaco a Rovereto, uno dei più grandi centri urbani trentini situato nel Sud della Provincia.

Il tema della fauna selvatica lo affronta da un punto di vista culturale, oltre che gestionale: «La comprensibile rabbia delle popolazioni che vivono nelle aree con la presenza dei grandi carnivori deve essere seguita da interventi concreti per ridare fiducia e senso di padronanza nella gestione dei plantigradi che negli ultimi anni è risultata assente». Per questo motivo, secondo il candidato del Pd, bisogna «prevedere l’approvazione di un nuovo progetto Life Ursus e, se necessario, mettere in atto catture o abbattimenti. (…)Analoga attenzione deve essere prestata alla presenza crescente dei lupi o di altri animali che comportano gravi danni all’agricoltura di montagna e al patrimonio zootecnico e animale domestico».

Si parla inoltre di "limitazione della specie" e del potenziamento della squadra di "emergenza orso", che rendano possibile l’attuazione di misure di dissuasione e di presidi necessari per gli orsi confidenti. In questo caso, però, vi è anche una proposta inedita: l'istituzione di un comitato scientifico permanente adibito al monitoraggio e alla gestione del fenomeno dei grandi carnivori in Trentino.

Il candidato del Pd parla inoltre della sostituzione delle isole ecologiche e dei bidoni dell’organico con strutture anti-orso, ma non sarà facile mettere in atto tutto ciò che viene promesso perché a supporto di Valduga non vi sono solo Italia Viva, Alleanza Verdi e Sinistra, Campo Base, Fascegn e Azione ma anche CasaAutonomia.eu, ovvero il partito di cui fa parte Alessio Anselmi, autore di un infelice post su social in cui con una immagine ritoccata cavalca un orso come aveva fatto… Vladimir Putin.

A meno di una settimana dal voto, questa foto (cancellata poche ore dopo la pubblicazione) ha tutto un altro valore, soprattutto considerando il testo a cui era abbinata: «Grigliata d’orso! Questo succederà quando saremo al governo del Trentino e saremo andati a Bruxelles per cambiare la normativa e lasciare che i cacciatori controllino il numero di orsi nel nostro territorio». Un obiettivo ben diverso rispetto a quello descritto nel programma elettorale di Valduga.

Elena Dardo

Elena Dardo è l'unica donna tra i candidati Presidente della Provincia Autonoma. Un tempo faceva parte del Movimento 5 Stelle mentre oggi corre da sola per il partito Alternativa.

Leggendo il suo programma siamo rimasti senza parole perché, citando i progetti passati di reintroduzione delle specie selvatiche, oltre agli orsi, tornati in Trentino grazie al progetto Life Ursus, fa riferimento anche al rilascio delle vipere, ovvero una delle più famose bufale che circola da tempo sui social e di cui su Kodami abbiamo parlato più volte. Il fatto che uno dei candidati alla presidenza di un contesto come quello trentino, dove la fauna dovrebbe essere un tema centrale, possa citarla come vera, è assurdo e imbarazzante.

Il programma di Dardo dedica però ampio spazio alle tematiche faunistiche e le proposte, in questo caso, prevedono il coinvolgimento di esperti per la gestione degli orsi, per decidere se e quanti esemplari debbano essere allontanati «senza rifuggire dalla possibilità di abbattimenti selettivi per i soggetti considerati pericolosi».

Si parla poi di corridoi faunistici che vengono considerati come una delle opzioni da prendere in considerazione e viene anche affrontato il tema dei bidoni anti orso (ancora scarseggianti in provincia) e delle mangiatoie per il foraggiamento degli ungulati da parte dei cacciatori, installate anche con il consenso pubblico nelle aree vicine ai centri abitati e in prossimità dei sentieri turistici e delle abitazioni: «Queste rappresentano una logica fonte di richiamo per gli orsi che sono invogliati ad avvicinarsi ai sentieri turistici e alle abitazioni», si legge.

Per quanto riguarda i lupi, invece, oltre al monitoraggio, la candidata parla di un aumento della consapevolezza da parte di chi lavora sui pascoli: «Va effettuato un lavoro di persuasione sui proprietari di malghe, affinché mettano in atto misure preventive come cani da guardiania, recinti elettrificati e ricoveri chiusi per la notte».

Marco Rizzo

Il candidato di Democrazia Sovrana e Popolare (DSP) ha presentato un programma suddiviso in cinque argomenti. Il secondo è definito "ambiente, mobilità e spopolamento". Uno dei punti toccati è proprio quello della convivenza con i grandi carnivori, a cui vengono dedicate poche, ma emblematiche righe: «Proponiamo una gestione ponderata dei grandi carnivori (inseriti in modo sconsiderato in Trentino dalla giunta Dellai solo per vendere una falsa immagine di territorio incontaminato a scopo turistico), che preveda interventi per razionalizzarne il numero qualora fosse a rischio la sicurezza degli abitanti e di allevatori e pastori».

La grande differenza del programma di Rizzo è il termine "razionalizzare", che sostituisce i più comuni "ridurre", "abbattere" e "prelevare".

Alex Marini

Alex Marini è il candidato del Movimento 5 Stelle e, in ruolo di Consigliere, fa parte del gruppo misto dell'attuale Giunta. Il programma del M5S è riassunto in 5 punti (su 49 pagine). Si parla di istruzione, salute, lavoro, welfare, economia, sviluppo, prevenzione della corruzione e ambiente, ma precisando che i punti cruciali, per quanto riguarda questo argomento, sono l’economia circolare, il contrasto al cambiamento climatico, il rifiuto della costruzione di un inceneritore e la lotta contro il consumo del suolo, la difesa dei laghi e, anche in questo caso, delle riserve d'acqua. Molto spazio all'ambiente, quindi, ma di orsi e lupi, non c'è traccia.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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