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12 Agosto 2023
13:00

Cosa vuol dire quando il cane abbaiando guarda fuori dalla finestra?

Capita spesso di vedere il cane che abbaia mentre guarda fuori dalla finestra. I motivi possono essere diversi: per allertarci, per richiamare la nostra attenzione o per comunicare con altri cani.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Uno degli scenari che spesso si presentano a chi vive con un cane è sentirlo abbaiare mentre guarda fuori dalla finestra. Questo accade solitamente perché vede, sente o percepisce qualcosa provenire dall'ambiente esterno.

La lunghissima convivenza tra uomo e cane ha portato quest'ultimo, nel corso degli anni, a puntare molto sull'espressione vocale per comunicare con noi, un po' perché è utile all'animale, un po' perché è la stessa stretta convivenza a incentivare questa modalità di espressione, che avviene generalmente attraverso l'abbaio.

I vocalizzi dei cani, abbaiare in primis, sono quindi da considerarsi, a seconda delle situazioni, espressioni di uno stato d’animo, richieste, e trasmissioni di un’informazione. Vediamo allora cosa vuol dire quando il cane abbaiando guarda fuori dalla finestra.

Abbaia per allertare di una potenziale minaccia

Una delle situazioni più comuni dell’abbaio è quando il cane individua la presenza di un estraneo nelle vicinanze. È un abbaio che può variare in profondità e frequenza a seconda che l’intenzione del cane sia quella di dissuadere l’estraneo dall’avvicinarsi ulteriormente, o di allertare il proprio gruppo di riferimento del fatto che, appunto, all'esterno è presente un potenziale e imminente pericolo.

Essendo animali molto sensibili ai cambiamenti nell'ambiente, che si tratti di movimenti, persone che passano, altri animali o suoni esterni, anche il semplice passaggio di persone o veicoli può attirare la loro attenzione e provocare un abbaiare.

Abbaia per chiedere attenzioni

Può accadere che l'abbaio derivi da una richiesta di attenzione. Se si parla, per esempio, di un cane che trascorre molto tempo in casa, da solo, abbaiare potrebbe diventare un modo per esprimere noia e frustrazione, e per cercare attenzione e interazione con i pet mate.

Questo dipende principalmente dal fatto che i cani si rendono conto rapidamente del modo in cui noi esseri umani reagiamo ai loro vocalizzi, e di come attirino la nostra attenzione. In questi caso li si sente emettere un abbaio cadenzato, spesso singolo, una sorta di "richiamo" che può essere emesso se il cane ha notato qualcosa fuori dalla finestra e vuole suscitare interazione con il pet mate.

Abbaia per richiesta

I cani sono in grado di apprendere sia dai loro comportamenti sia dalle reazioni che suscitano negli altri. Se un cane, abbaiando alla finestra, nota che il pet mate lo fa uscire, potrebbe associare l'abbaiare con l'ottenere di uscire, appunto. Questo comportamento spesso va di pari passo con la richiesta di attenzione, che abbiamo già illustrato.

Abbaia per l'eccitazione

I cani possono abbaiare anche per esprimere semplicemente emozioni. Succede non soltanto con la paura e il senso di minaccia, come abbiamo già spiegato, ma anche per manifestare eccitazione: se vedono qualcosa che li stimola in modo particolare, potrebbero abbaiare per mostrare la loro reazione. A volte capita che l'eccitazione si intrecci con la frustrazione. Se, per esempio, il cane vedesse un gatto fuori dalla finestra, potrebbe esplodere in abbai per comunicare la presenza del gatto, l'eccitazione che l'avvistamento gli provoca e anche la frustrazione nel non poterlo raggiungere.

Abbaia per comunicare con altri cani

Se il cane nota dalla finestra altri cani o animali all'esterno, potrebbero abbaiare come forma di comunicazione con loro. Il comportamento dell’abbaio è infatti anche allelomimetico, ossia può essere stimolato in un cane nel solo sentire l’abbaio di un altro cane. In sostanza è un’attività di gruppo tra conspecifici dove l’uno induce e stimola l’altro. Lo dimostrano gli episodi frequenti in cui cani che vivono nello stesso quartiere cominciano ad abbaiare nel solo sentire il cane che sta all’altro capo della via, senza vedere direttamente il movente dell’abbaio del primo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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