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12 Marzo 2024
9:00

Cosa significa quando il gatto ha il naso asciutto?

Può capitare che il gatto abbia il naso asciutto, soprattutto se stava dormendo o era sdraiato al sole. In alcuni casi, però, il naso asciutto potrebbe essere sintomo di un problema di salute.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Può capitare che il gatto abbia il naso asciutto, ma non sempre c'è da preoccuparsi: soprattutto se il micio stava dormendo o era sdraiato a godersi il sole, il normale rialzo della temperatura corporea basale che si ha in questi casi contribuisce a "seccare" il naso che dunque appare "secco".

Ci sono però dei casi in cui il naso asciutto può effettivamente significare che il gatto non stia bene e abbia la febbre. In questi casi, il micio è abbattuto, inappetente e poco reattivo al gioco. Se si nota questo tipo di atteggiamento, è bene effettuare subito una visita di controllo.

Come deve essere il naso di un gatto sano

Il naso di un gatto in salute ha delle caratteristiche precise. Vediamole insieme:

  • Ha una colorazione rosea – A parte lievi variazioni dovute alla pigmentazione del mantello, il colore deve essere di un rosa vivo che testimonia una buona circolazione;
  • È umido e/o tiepido – In condizioni normali il naso è lievemente umido, tiepido, non freddo e nemmeno secco;
  • È pulito – Non ci sono croste sui bordi o presenza di muco.

Cause del naso asciutto nel gatto

Le cause del naso asciutto nel gatto sono molte, alcune del tutto innocue e altre che possono invece farci pensare ad una malattia sottostante.

La cosa più semplice è notare che il gatto ha il naso asciutto quando dorme. In questo caso la temperatura basale – che nei mici è già di norma più elevata della nostra (38-39°C) – aumenta quando è raggomitolato a riposare magari vicino al termosifone, in una coperta o sotto il sole. In questi casi non avete nulla da preoccuparvi.

Altra evenienza del tutto normale è sentire il naso asciutto dopo che il gatto è rientrato da una passeggiata o magari ha giocato: anche in questo caso il rialzo della temperatura basale dovuto all'esercizio fisico ha contribuito a fare apparire il naso asciutto.

Ci sono però delle patologie che possono provocare la secchezza del naso, tra queste rientrano tutte le malattie infettive provocate ad esempio da herpesvirus, calicivirus, Fiv, Felv, Fip, panleucopenia o ancora emobartonella e malattie da zecche.

Di solito in questi casi ci sono altri sintomi che accompagnano il naso asciutto e che devono destare preoccupazione: il gatto infatti sarà inappetente, letargico, poco reattivo, potrebbe starnutire spesso, avere scolo oculare, vomito e diarrea. In questi casi è doveroso contattare subito il veterinario per una visita.

Come si fa a capire se il gatto sta male

Per capire se il gatto sta male solo dalla secchezza del naso o meno è impossibile: ci sono troppe variabili che ne influenzano l'umidità. Una cosa che potete fare è però osservarlo. Per capire se il gatto sta male, guardate come si comporta, se tende ad isolarsi, se dorme più del dovuto, se rifiuta il cibo o mangia poco solo se lo sforzate.

Inoltre consiglio di notare anche se ha episodi di vomito e diarrea, starnuti, tosse e se urina e defeca regolarmente: sono tutti aspetti che dovrete riferire al vostro veterinario per aiutarlo nella diagnosi.

Cosa fare se il gatto ha il naso secco

Se il gatto ha il naso secco prima di tutto provate a contestualizzare la situazione. Come scritto precedentemente osservate se stava dormendo magari vicino a fonti di calore o al sole. In questo caso mettetelo al fresco, fatelo bere e notate se dopo un ora la situazione del naso cambia.

Se invece notate che il gatto è letargico, e oltre il naso secco è anche molto caldo, potreste provare a misurare la febbre. Misurare la febbre al gatto non è semplice ma ci potete provare: occorre un termometro pediatrico e dell'olio. Una volta inserito il termometro nell'ano dovete inclinarlo di 60 gradi in modo che la punta aderisca  alla parete del retto e segni dunque la temperatura corretta.

Purtroppo per via del pelo i termometri a infrarossi molto utilizzati in umana non garantiscono una lettura corretta della temperatura negli animali. Un nuovo presidio invece denominato thermochip può essere di grande aiuto. Il thermochip è un particolare microchip che si usa per l'identificazione degli animali e che viene impiantato sotto pelle in modo rapido ed indolore, che in aggiunta consente di leggere la temperatura corporea.

Se però non avete modo di misurare la temperatura e notate che effettivamente il gatto ha qualcosa che non va è bene portarlo dal veterinario per una visita ed eventualmente effettuare delle analisi del sangue.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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