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13 Giugno 2022
16:16

“Confidente a chi? Parliamone insieme”: l’incontro al Parco nazionale d’Abruzzo

Il 17 e il 18 giugno 2022 il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha organizzato il workshop "Confidente a chi? Parliamone insieme" dedicato alla gestione dell'orso confidente.

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orso marsicano parco abruzzo

Chi sono gli orsi confidenti? È questo il tema che sarà al centro del workshop "Confidente a chi? Parliamone insieme" organizzato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). L'incontro si terrà il 17 e il 18 giugno 2022 si riuniranno a Scanno, in provincia dell'Aquila, tecnici ed esperti di orsi, confidenti e/o problematici, per confrontarsi in un workshop internazionale rivolto al personale che si occupa di conservazione e comunicazione dei grandi carnivori.

L'evento si svolgerà nell’ambito delle attività del centenario del Parco, nel borgo montano dell’Alta Valle del Sagittario che per anni è stato il laboratorio per affrontare il tema della convivenza uomo-orso. Scanno è infatti un piccolo comune di 1.700 abitanti nel territorio del Pnalm tra i più frequentati dall'orso marsicano Juan Carrito, noto alle cronache per la sua estrema confidenza, tanto da essere ripreso più volte mentre viene avvicinato dalle persone e dai loro animali domestici, come nel caso dell'incontro con un Pastore tedesco a Villalago.

Una dinamica estremamente negativa che ha portato Carrito a essere rinchiuso all'interno dell'Area faunistica di Palena. Oggi l'orso è tornato in natura, ma la sua vicenda ha svelato tutti i problemi legati al ritorno di questa sottospecie endemica dell'Appennino sul territorio italiano.

Il programma del Pnalm prevede due giorni di lavoro, il primo riservato ai tecnici e addetti ai lavori, mentre il secondo prevede una parte aperta al pubblico e a tutti coloro che sono interessati all’argomento.

«Il workshop – ha dichiarato il presidente del Pnalm Giovanni Cannata – vuole essere un momento importante di formazione e confronto tecnico-scientifico da cui potranno scaturire idee, soluzioni e nuove collaborazioni per migliorare la gestione della specie simbolo del Parco e dell’Abruzzo, la cui sopravvivenza è legata anche a scelte gestionali che riguardano tutta la collettività. Ma sarà anche un momento utile di comunicazione delle iniziative intraprese».

La prima giornata dell'evento sarà dedicata alle problematiche tecniche che riguardano le azioni gestionali sugli orsi, in particolare si discuterà dei protocolli di gestione, quali sono le esperienze italiane e internazionali, quali sono le problematiche legate alla prevenzione e alle attività di dissuasione. Un momento riservato ai tecnici delle aree protette, delle regioni interessate dalla presenza degli orsi sia dell’Appennino sia dell’arco alpino, dei Carabinieri Forestali, dei corpi di sorveglianza e delle associazioni ambientaliste.

La seconda giornata sarà invece aperta a tutti per divulgare le problematiche legate alla comunicazione degli animali confidenti e di quanto la presenza umana può condizionare il comportamento degli orsi e come si può costruire una comunità a misura di orso, come quelle dell'America del Nord.

Il confronto sarà arricchito dalla presenza di due esperti canadesi, Jay Honeyman e Lana Ciarnelllo, che porteranno la loro testimonianza sul grizzly e sull’intenso lavoro multidisciplinare che conducono per una migliore coesistenza tra orsi e uomini.

Andres Ordiz, Piero Genovesi e Giulia Bombieri analizzeranno la tematica degli orsi problematici sulla base della letteratura scientifica internazionale, mentre Stefano Grignolio anticiperà i risultati di un lavoro condotto al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sui ritmi di attività degli orsi marsicani. Infine i tecnici del Parco e della Provincia di Trento porteranno la loro testimonianza e analizzeranno le difficoltà gestionali tecniche e di comunicazione.

«Il protocollo per la gestione per gli orsi confidenti nato grazie al progetto Life Arctos è stato uno strumento importante per affrontare in maniera organica e coordinata un aspetto particolarmente delicato della sfida della conservazione dell’orso – ha concluso il direttore del Parco Luciano Sammarone – A distanza di circa 10 anni, quello strumento merita una revisione a cui potremo lavorare anche grazie a questo confronto».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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