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4 Gennaio 2024
12:24

«Basta nutrire le volpi o moriranno». L’avviso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha invitato i visitatori a non dar più da mangiare alle volpi, perché farlo significa condannarle a morte.

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«Dare da mangiare alle volpi equivale a condannarle a morte». A lanciare l’appello è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. «Lungo le arterie stradali che attraversano il Parco – hanno spiegato gli esperti sui loro canali social – sono ormai facilmente avvistabili alcune volpi. Questi animali selvatici sostano a bordo strada, in attesa di qualche avventore che fermandosi decida di lasciare loro del cibo, in cambio di foto e video».

Capita spesso, infatti, di trovare sui social filmati di volpi che vengono nutrite con panini, merendine e altri alimenti non adatti a loro. Questi contenuti vengono spesso rilanciati anche dai media, diffondendo però una visione sbagliata di questi animali, che sono selvatici e così devono essere trattati. Altrimenti si rischia di mettere in pericolo la loro sopravvivenza.

«Molte persone credono che queste volpi siano in cerca di aiuto, malate o denutrite – ha spiegato il Parco – La realtà è purtroppo ben diversa. Questi comportamenti  sono stati letteralmente loro insegnati dalle tante persone che nel tempo hanno continuato a scambiare queste volpi per dei domestici e loro, notoriamente "furbe", hanno accettato il cibo perché banalmente è più comodo. Si tratta ormai di animali selvatici confidenti e condizionati dal cibo dato loro dagli umani, che hanno una vera e propria dipendenza da questa "forma" di alimentazione. Un'abitudine che con molta probabilità stanno trasmettendo anche alla prole».

Come ha sottolineato il Parco, ci sono almeno quattro buone ragioni per non dare da mangiare alle volpi. Vediamole insieme:

  • La prima è che il cibo consumato dagli umani non va bene per le volpi, può essere un vero e proprio veleno e favorire l’insorgenza di malattie. 
  • La seconda è che nutrire le volpi può far perdere loro la naturale inclinazione a procacciarsi del cibo in natura, aumentando le probabilità di morte nei periodi di bassa affluenza turistica.
  • E ancora, la terza ragione è che abituarle al contatto umano e quindi spingerle a sostare stabilmente al bordo o al centro della strada, incrementa drasticamente le probabilità che vengano investite da un’automobile.
  • Infine, il Parco ha ricordato che chi avvicina le volpi ferme ai lati della strada e le attrae, dando loro del cibo, è sanzionabile amministrativamente ai sensi dell’art. 30 (disturbo alla fauna), comma 2, Legge 394/1991 (come integrato dall’art. 4 dell’Ordinanza del Parco del 13 agosto 2020 in materia di accessibilità e di fruizione turistica del Parco). La sanzione può arrivare fino a 1032 euro.

Meglio, dunque, limitarsi ad ammirare le volpi da lontano, senza cercare di avvicinarle e lasciando che si procurino da sole il cibo. Evitando di mettere a rischio la loro sopravvivenza solo per scattare una foto.

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Giulia Argenti
Giornalista
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