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20 Aprile 2022
13:42

Con la Brexit viaggiare dal Regno Unito con il proprio animale costa di più

La Brexit non è stata solo un problema per gli umani che viaggiano dalla Gran Bretagna verso qualsiasi paese dell'UE, ma ha reso molto più complicato e costoso anche i viaggi degli animali. Dal primo gennaio 2021, infatti, il classico passaporto europeo ha perso la sua validità.

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La Brexit non è stata solo un problema per gli umani che viaggiano dalla Gran Bretagna verso qualsiasi paese dell'UE e l'Irlanda del Nord, ma ha reso molto più complicato e costoso anche i viaggi degli animali.

Dal primo gennaio 2021, infatti, tutti i passaporti per animali da compagnia rilasciati ai pet mate di animali domestici residenti in Gran Bretagna, hanno perso la loro validità. Il documento necessario per viaggiare con il proprio amico adesso è il certificato sanitario europeo, l'Animal Health Certificate, «rilasciato da un veterinario ufficiale dello Stato nel paese di partenza non più di 10 giorni prima dell'arrivo dell'animale domestico nell'UE».

Ma non basta. Perché, pur avendo una validità di quattro mesi, il certificato dovrà essere rinnovato a ogni nuovo viaggio. Una grande differenza e un cambiamento notevole rispetto al Pet Passport richiesto prima della Brexit, che restava valido per sempre.

Con, peraltro, un aumento di costi significativo, visto che il prezzo di un certificato sanitario per il viaggio oscilla in media tra le 110 e le 180 sterline fino a un massimo di 300, a seconda dello studio veterinario a cui ci si rivolge.

Le regole per viaggiare dal Regno Unito con gli animali

I pet mate britannici o i tanti stranieri residenti in Gran Bretagna, pertanto, per viaggiare verso l’Unione Europea e verso l'Irlanda del Nord, dovranno assicurare che i loro amici siano stati microchippati, vaccinati contro la rabbia almeno 21 giorni prima del viaggio, trattati contro le infezioni da tenia e appunto muniti di questo nuovo certificato di salute animale (Animal Health Certificate).

La durata, come detto, varrà 10 giorni dalla data di rilascio per l'ingresso nell'UE e avrà valore solo per ogni singolo viaggio nell'Unione. I certificati veterinari saranno scritti sia in inglese che nella lingua ufficiale di ogni paese europeo in cui si viaggerà, ma saranno i proprietari a dover richiedere al veterinario il certificato con la seconda lingua del Paese in cui si recheranno.

Non ci sono modifiche, invece, degli attuali documenti che servono agli animali domestici per entrare in Gran Bretagna dall'UE o dall'Irlanda del Nord. Viaggiare verso il Regno Unito è più facile, perché il Paese ha dichiarato che, per il momento, non cambierà le regole.

Quindi l’animale, come sempre, dovrà essere dotato microchip o tatuaggio leggibile, valido solo se apposto prima del 3 luglio 2011, e avrà bisogno del semplice passaporto europeo per animali da compagnia.

Naturalmente dovrà essere vaccinato contro la rabbia in modo corretto, ovvero non potrà avere meno di 12 settimane, età per poter ricevere la prima dose di vaccino contro rabbia. Dovrà aver ricevuto un trattamento contro la tenia (Echinococcus) tra le 24 e le 120 ore prima dell’arrivo, che il veterinario registrerà sul passaporto. E, infine, non potrà entrare in territorio britannico con un viaggio su un natante privato.

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Simona Sirianni
Giornalista
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