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1 Gennaio 2023
10:35

Come ritrovare un gatto smarrito

Una caratteristica peculiare del gatto è che, in quanto predatore solitario, tende a perlustrare ed esplorare il proprio territorio per controllarlo e gestirlo. Significa dunque che può succedere che si allontani da casa, un comportamento che molti associano alla fuga ma che non è propriamente tale.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
gatto

Una delle caratteristiche peculiari del gatto è che, in quanto predatore solitario, tende a perlustrare ed esplorare il proprio territorio per controllarlo e gestirlo. Significa dunque che può succedere che si allontani da casa, un comportamento che molti associano alla fuga ma che non è propriamente tale. Vediamo allora come ritrovare un gatto smarrito.

Perché i gatti scappano e dove si nascondono?

Il gatto è un carnivoro e, come tale, tende ad andare alla ricerca di territori di caccia. Come tutti i predatori solitari, ha la necessità di essere stanziale, cioè di stabilirsi su un territorio (la cui vastità dipende dalle sue caratteristiche ambientali) e di trovare al suo interno tutti i riferimenti di cui necessita per sentirsi sicuro, riposare, riprodursi e nutrirsi. Quando un gatto “scappa” non sta dunque effettivamente fuggendo da quello che ha eletto suo territorio, ma si sta semplicemente allontanando per esplorarlo e organizzarlo secondo i suoi bisogni.

Chiaramente può succedere che riesca a uscire dalla porta di casa e si allontani, e in caso di gatti cresciuti e vissuti in un’abitazione, senza accesso al mondo esterno, può subentrare legittima preoccupazione all’idea che possa capitargli qualcosa. Al netto di circostanze eccezionali, e dell’identità e dell’individualità di ogni singolo gatto, è però difficile che si allontani di molto: resterà nei paraggi di quella che considera casa sua, tentando di farvi ritorno, e nel frattempo resterà nascosto sino a quando non sentirà che è sicuro uscire. I nascondigli sono solitamente luoghi riparati e lontani dal caos e dalla confusione: possono essere cantine, sottoscala, ma anche cespugli o alberi da cui osservare l’ambiente circostante in sicurezza.

Come ritrovare un gatto smarrito

Cercarlo prima in casa

Nel malaugurato caso in cui un gatto di casa si allontani e non faccia ritorno si può procedere in diversi modi per tentare di ritrovarlo nel minore tempo possibile. La prima cosa da fare è assicurarsi che non sia in realtà nascosto da qualche parte in casa: i gatti tendono a trovare nascondigli molto ingegnosi, ed è possibile che tendino a restarci se qualcosa li ha turbati, stressati o spaventati. Prima di precipitarsi fuori casa è quindi utile fare una ricerca all’interno, controllando a fondo le stanze e cercando in armadi, mobili e cassetti, in eventuali intercapedini e in generale in tutti i luoghi in cui potrebbe infilarsi per cercare rifugio.

Se la ricerca non dà frutti si può provare ad attirarlo facendo uscire eventuali estranei da casa, abbassando al minimo il rumore e chiamandolo dolcemente (i gatti riconoscono la voce del loro umano di riferimento), magari provando anche a usare il cibo, il rumore dei croccantini nella ciotola o della scatoletta che viene aperta. Il panico non è utile: più il gatto percepirà che c’è qualcosa di inusuale nell’ambiente, più tenderà a nascondersi. Urlare o correre da una stanza all’altra, insomma, si rivelerà controproducente.

Perlustrare i dintorni di casa

Se il gatto non è in casa e si sospetta sia uscito, la cosa migliore da fare è cercare nel quartiere di residenza. Come detto, il gatto non è un animale che si allontana molto dal suo territorio, ed è molto più facile che se ne stia nascosto al sicuro. La prima cosa da fare, dunque, è cercare nei dintorni dell’abitazione da cui si è allontanato, sempre senza cedere al panico. Il cibo può essere utile per attirarlo, ma è bene ricordare che i gatti, in quanto predatori, tendono a essere più attivi di notte, quando la situazione è anche più tranquilla. È più probabile dunque che possa avventurarsi fuori dal suo nascondiglio all’imbrunire, quando si sentirebbe più sicuro e quando in giro ci sono meno persone e meno auto (se vive in città). Durante il giorno si può comunque cercarlo esplorando potenziali nascondigli, che potrebbero essere cantine, sottoscala, siepi e giardini, ma anche garage e le stesse auto

Mettere avvisi nel quartiere e sui gruppi social di quartiere

Un’altra cosa utile da fare è affiggere nel quartiere di residenza volantini con la foto del gatto – a colori e il più recente possibile – con tutte le indicazioni sulle modalità dell’allontanamento e le caratteristiche che potrebbero essere utili per ritrovarlo. Attenzione: è sempre meglio avvisare le persone di non cercare di prenderlo (a meno che non sia in pericolo o a rischio, o che si sia certi di riuscire) perché davanti a estranei che tentano di interagire con lui un gatto domestico, che ha poca conoscenza e dimestichezza dell’ambiente in cui si trova, potrebbe fuggire. Allo stesso modo gli avvisi si possono diffondere sui social, sfruttando i gruppi di quartiere per diffondere l’appello e la fotografia.

Il microchip può essere utile per ritrovare il gatto

Il microchip è lo strumento più efficace per risalire alla famiglia di un gatto, perché è l’unico non manipolabile dall'esterno. Collari con medagliette possono essere facilmente persi se non addirittura bypassati intenzionalmente, e i sistemi GPS hanno raggi d'azione limitati nello spazio e nel tempo. Il microchip, ovvero il piccolo chip impiantato sotto pelle, riporta le informazioni e i contatti degli umani di riferimento, e nel caso in cui un gatto smarrito venisse ritrovato da estranei li può aiutare a risalire alla sua famiglia. L’unico modo perché avvenga, però, è che chi ha trovato il gatto lo porti da un veterinario, o comunque da qualcuno che abbia un lettore di microchip.

Cosa fare se non trovi più il gatto?

Se le ricerche non hanno dato alcun frutto e il gatto manca da casa ormai da più giorni, è necessario segnalare lo smarrimento. La denuncia può essere presentata alla Polizia Locale del Comune di residenza, al dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl di riferimento o a un veterinario accreditato con la Asl.

Può essere utile anche segnalare lo smarrimento ad associazioni di volontari attive sul territorio, che hanno familiarità anche con i gatti di colonia e che potrebbero notare la presenza di un gatto “sconosciuto”. Allo stesso modo, può rivelarsi utile anche telefonare agli studi veterinari di zona, ai gattili e alle strutture convenzionate con il Comune: il gatto potrebbe essere stato recuperato dalla strada, magari ferito, e portato in clinica o al gattile.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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