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14 Febbraio 2024
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Come corteggiano gli animali nelle Oasi del WWF

Per festeggiare San Valentino il WWF ha portato in rassegna alcuni tra gli esempi più spettacolari di corteggiamento tra gli animali, ricordando anche che molte specie sono sempre più a rischio estinzione a causa dell'azione umana. Quali sono quindi gli animali più fantasiosi nel corteggiamento?

svasso
Svassi maggiori

San Valentino è la festa degli innamorati, un'occasione per celebrare l'amore romantico tra le persone, ma può essere anche l'occasione giusta per innamorarsi della natura e scoprire come gli animali vivono il corteggiamento.

È un pensiero comune che gli  altri animali non si innamorino, in realtà il discorso è più complesso. Secondo il primatologo Frans de Waal, l'amore e l'affetto sono essenziali per tutti gli animali sociali e non soltanto nel contesto del sesso. Molte specie di uccelli, come le anatre e le oche, e di mammiferi, come i lupi e alcuni primati, sono monogame e tra le coppie si sviluppano legami forti. Sono relazioni che durano tutta la vita, anche al di là del sesso, e infatti comprendono lunghi periodi in cui questo è assente.

Quello del corteggiamento, con i suoi rituali, resta però uno dei momenti più interessanti per scoprire i legami tra individui di tutte le specie. Scopriamo quindi i rituali e le abitudini di uccelli, anfibi e mammiferi in un viaggio all'interno delle Oasi del WWF in Italia.

La danza degli svassi

La prima tappa è nell'Oasi del Lago dell’Angitola, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di una zona umida di importanza internazionale, tappa fondamentale degli uccelli migratori. Tra questi c'è anche lo svasso maggiore (Podiceps cristatus) (in foto).

In occasione del rituale di accoppiamento entrambi i partner sfoggiano una magnifica livrea nuziale che avevano dismesso durante la brutta stagione. Dorso bruno, collo e parti inferiori bianche, due ciuffi auricolari neri e una vistosa gorgiera, una specie di largo collare marrone e nero, fanno dello svasso maggiore uno degli uccelli più eleganti della nostra avifauna.

Non a caso lo svasso, presente con diverse sottospecie in tutto il mondo, recentemente è stato eletto uccello del secolo in Nuova Zelanda. Ogni anno, tra il serio e l’ironico, il contest attira molta attenzione, compresa quella del comico e conduttore statunitense John Oliver, e il motivo è nobile. Lo svasso in Nuova Zelanda è infatti una specie a rischio, e la sua vittoria ha contribuito a rilanciarne l'immagine e ad accrescere l'interesse dei media nei confronti della sua conservazione.

Nell'oasi calabrese del WWF è possibile osservare questo animale in uno dei corteggiamenti più spettacolari del mondo animale e consiste in una serie di posizioni sull’acqua che raggiungono il culmine nella cosiddetta “danza del pinguino” (weed dance): dopo un’immersione, i due svassi riemergono con un ciuffo di alghe o di piante acquatiche nel becco e si avvicinano fino a impennarsi, battendo velocemente le zampe, petto contro petto, scambiandosi talvolta gli stessi vegetali del becco.

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Due svassi nuotano insieme a Toronto, foto di Sarah Pietrkiewicz (via WWF Italia)

Stabilito il legame di coppia, il nido consiste in una piattaforma galleggiante di alghe e vegetazione, spesso ancorato vicino alle rive, dove vengono deposte fino a quattro uova covate da entrambi i genitori per 25-29 giorni. È emozionante vedere i pulcini, già pochi giorni dopo la nascita, spuntare con le loro testoline e il collo a strisce bianche e nere, seminascosti dal dorso degli adulti, in attesa del cibo. Man mano che i giovani crescono, i pesci o i girini catturati dagli adulti saranno rilasciati sulla superficie dell’acqua in modo che i piccoli imparino a catturarli da soli, fino al raggiungimento della completa autosufficienza. Lo svasso maggiore, simbolo dell’oasi dell’Angitola, è nidificante e presente tutto l’anno nell’area protetta calabrese.

 I doni dei gruccioni

gruccioni Merops apiaster
Gruccioni

Il gruccione è un uccello molto colorato che si nutre esclusivamente di insetti che cattura in volo, e nidifica su scarpate di sabbia o sotto terra scavando gallerie lunghe anche 3 metri, dove alla fine realizza la camera di cova. I maschi per conquistare la femmina usano donarle degli insetti, come farfalle, libellule, api o altro (foto in alto).

I cavalieri d’Italia, prima di accoppiarsi, eseguono un rituale caratteristico: il maschio gira attorno alla femmina, ma stando attento a non passarle mai di fronte, una sorta di ferro di cavallo. Se la femmina gradisce le avances abbassa la testa e consente al maschio di salirle sopra.

Cavalieri d'Italia
Cavalieri d’Italia

Dopo la breve copula, il maschio scivola su un lato e, con i colli e becchi incrociati e abbracciati con le ali, iniziano a camminare assieme per qualche secondo (foto in alto).

Il maschio del falco pescatore, per dimostrare la sua grande abilità, oltre a fornire continuo materiale per costruire e arredare il nido, offre del pesce fresco alla sua amata, finché lei non cede al corteggiamento e gli si offre. Nell'Oasi WWF di Orbetello, in provincia di Grosseto, ha nidificato una sola coppia formata da Mora, una bellissima femmina nata in Corsica e un maschio di cui non si conosce l’origine perché privo di anelli (foto in basso).

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La coppia formata da Mora e il maschio a Orbetello (WWF)

I canti d'amore degli anfibi

rana di Lataste
Rane di Lataste

Spostandoci nella palude dell’Oasi WWF Le Cesine, nel Leccese, si può assistere ad incontri speciali accompagnati da suoni d’amore. I “cantautori” sulle acque sono gli anfibi, che durante il corteggiamento emettono scanditi da pause, quasi a volersi distinguere a comunicare messaggi precisi a determinati soggetti. Ed è proprio quando il coro diventa più intenso che gli anfibi raggiungono il culmine del loro incontro amoroso.

Lo stesso si può assistere anche all’Oasi di Bosco WWF di Vanzago, vicino Milano, dove grazie a uno specifico progetto Life è stato istituito dalla Regione Lombardia e gestito dal WWF un Centro anfibi per la riproduzione e il rafforzamento delle popolazioni di tre anfibi rari e minacciati: rana di Lataste (in foto), tritone crestato e pelobate fosco.

Gli inseguimenti dei caprioli

Caprioli Alessandro Sgro WWF
Caprioli, foto di Alessandro Sgro (via WWF Italia)

L’accoppiamento nel capriolo (Capreolus capreolus), specie simbolo dell’Oasi Bosco Vanzago vicino Milano, avviene in maniera inusuale durante l’estate, e le nascite hanno inizio verso il mese di maggio. Il corteggiamento consiste in una serie di inseguimenti ritualizzati da parte del maschio che rincorre la femmina con il collo proteso in avanti e la testa bassa. Questi inseguimenti avvengono generalmente lungo un percorso circolare che diviene sempre più piccolo quando ci si avvicina al culmine dell’estro femminile.

Nel mese di febbraio, invece, proprio nelle settimane a cavallo del giorno di San Valentino si rinnovano i palchi dei maschi dei caprioli che insistono nell’area del Bosco WWF di Vanzago. I palchi dei caprioli sono decidui (si rinnovano annualmente), formati interamente da tessuto osseo ricoperto, nella fase di crescita, dal “velluto”.

Il ciclo di sviluppo annuale dei palchi è governato dall’attività ormonale dell’ipofisi, che a sua volta stimola l’attività dei testicoli. Febbraio per i caprioli del Bosco di Vanzago, quindi, è il mese dell’insorgere dei palchi che si completeranno con l’arrivo della primavera.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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