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13 Aprile 2024
9:00

Come capire se al cane fanno male i denti

Un cane che prova dolore ai denti lo manifesta in molti modi: rifiuta il cibo, mangia meno o mastica solo dal lato della bocca dove prova meno dolore. Il dolore può anche modificare in parte il suo comportamento.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il dolore ai denti può interessare i cani di tutte le età: possono soffrirne i cuccioli quando avviene l'eruzione dei denti da latte e poi dei denti definitivi, ma può affliggere anche i cani adulti o anziani se affetti da patologie dentali.

Un cane che prova dolore ai denti lo manifesterà in molti modi: ad esempio rifiutando il cibo, mangiando meno, masticando dal lato della bocca dove prova meno dolore, strusciando la bocca vicino agli oggetti o alle zampe. Il dolore ai denti può anche modificare in parte il suo atteggiamento, il cane potrebbe diventare più schivo e in alcuni casi più reattivo e meno tollerante.

Riuscire a capire se il cane ha dolore ai denti è fondamentale per poterlo aiutare, soprattutto se parliamo di un cane adulto o anziano.

Vomita cibo intero

Il cane che prova dolore ai denti evita di masticare e dunque usa la lingua a modo di cucchiaio, non solo per bere ma anche per ingoiare il cibo direttamente, senza masticarlo e spesso con voracità. Questo ha un effetto deleterio sull'apparato gastrointestinale ed è frequente che il cane vomiti il cibo intero non digerito.

Mangia meno

Il cane con un dolore ai denti mediamente grave tende a mangiare meno, rifiuta il cibo duro o solido come crocchette o pane e anche masticativi o snack,  prediligendo quello morbido che non deve masticare, consapevole che altrimenti proverà algia.

Sbava

Spesso oltre ai denti è coinvolto tutto l'apparato boccale, che si infiamma. Lo stato di dolore, unito all'infiammazione, provoca un aumento della salivazione, che può fuoriuscire dalla commessura labiale e dunque si nota che il cane sbava.

Masticazione irregolare

Se il dolore ai denti coinvolge solo un lato della bocca, si può notare una masticazione unilaterale: il cane mastica solo dal lato dove non prova dolore e lo fa anche con ampi movimenti, per riuscire a sopperire al deficit dell'altro lato dolorante.

Struscia il muso

Se il dolore ai denti è forte, il cane tende a strusciare o strofinare il muso vicino a mobili o superfici per provare a "togliere" il fastidio che ha in bocca.

Ha le zampe rosse o con saliva

Capita di frequente che il cane con problemi dentali abbia le zampe anteriori umide di saliva e tendenti al rosso. Accade perché, a causa del forte dolore, prova con le zampe a togliere il fastidio in bocca e dunque sporcherà le zampe di saliva. La saliva crea sulle zampe dermatite e dunque arrossamento, che viene poi peggiorato anche dal lambimento continuo delle zampe.

Alitosi

Se il cane ha l'alito cattivo, è probabile che provenga dai denti su cui si è accumulato il tartaro. Il tartaro è un insieme di batteri, saliva e sali minerali che si accumulano sui denti gradualmente. Oltre a danneggiare i denti, crea irritazione delle gengive e spesso scollamento del colletto gengivale, retrazione della gengiva e ascessi. Quindi l'alitosi, sebbene non significhi sempre dolore dentale, è comunque correlata a una patologia dentale e va curata.

Sanguinamento boccale

Problemi dentali possono provocare forte infiammazione e anche infezione. Tutto questo può sfociare in lesioni gengivali e caduta dei denti che, oltre al dolore, possono provocare anche sanguinamento.

Arrossamento o ingrossamento gengivale

Le patologie dentali possono estendersi anche al paradonto e coinvolgere le gengive che si presenteranno arrossate, talora ipertrofiche e soggette facilmente al sanguinamento.

Diabete ed Endocarditi batteriche

C'è una forte correlazione tra problemi dentali e un peggioramento del diabete. Inoltre le infezioni dentali possono facilmente estendersi ad organi principali come il cuore, i reni e il fegato.

Cambiamenti comportamentali

Un cane che prova dolore ai denti modifica il proprio comportamento: tende a isolarsi per evitare di "farsi male" e dunque evita anche interazioni e giochi. In alcuni casi potrebbe manifestarsi anche un comportamento reattivo, che però non è sinonimo di aggressività, ma di personale difesa verso il dolore. Questo può accadere se, ad esempio, viene toccato dove ha dolore.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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