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Una cagna trema con la coda tra le zampe in un angolo di un box di cemento con le pareti tinteggiate di un colore verde speranza, è terrorizzata. In sottofondo si sentono i latrati di centinaia di altri cani, le volontarie sono costrette quasi a urlare per far sì che le loro voci sovrastino gli abbai.
Il video pubblicato l'8 novembre dall'associazione Oipa Napoli e Provincia su Facebook ha totalizzato più di 550 mila visualizzazioni, migliaia di commenti e altrettante condivisioni. I volontari si trovano in un canile di Giugliano in Campania convenzionato con il comune di Napoli. Sono lì per altri cani, tanti cani, che hanno bisogno di un'adozione. Mentre eseguono il loro giro notano una cagnolina in un angolo di un box che a una prima occhiata era sembrato loro vuoto.
«Ci siamo fermate e abbiamo guardato più da vicino, la vista della piccola in quelle condizioni era straziante − racconta a Kodami Enza Buono, responsabile di Oipa Napoli − Così una delle funzionarie del canile ci ha fatte entrare e ci ha raccontato che la cagna aveva non più di 5 anni ed era stata trasferita due giorni prima da un altro canile in cui si trovava dal 2018. Era così spaventata che alla nostra vista non ha trattenuto i bisogni».
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Non si conosce nulla del suo passato. La piccola non ha un nome, solo un numero identificativo, e per quanto ne sappiamo nessuna storia l'ha accompagnata nel suo trasferimento. I cani che arrivano in canile spesso si trovano in strutture sovraffollate con ripercussioni sulla salute psico-fisica dei soggetti, molti dei quali saranno costretti a vivere tutta la vita rinchiusi in quei luoghi a queste condizioni. Immaginate di trovarvi d'improvviso rinchiusi in una cella e di ascoltare le urla degli altri detenuti, tutte insieme, confuse e a decibel altissimi. Come vi sentireste?
Una cagnolina di appena quattro chilogrammi, spaesata, strappata ai luoghi, agli odori e ai suoni a lei familiari, si trova a tremare in un angolo di un box di cemento. «Il canile presso cui si trovava dal 2018 ha perso la gara d'appalto con il comune di Castellammare, il comune di appartenenza della cagnolina, e lei è stata dunque trasferita», spiega Enza.
«Non scriverò una sola parola. Basta il video a spezzare il cuore», scrivono i volontari di Oipa Napoli e Provincia sui loro account social. E poi ancora: «Le daremo un nome e, soprattutto la dignità» dice alla fine del video la volontaria che, seduta sul cemento accanto alla piccola, tenta di rasserenarla mentre la cagna trema con il muso rivolto verso l'angolo del box, incapace di incrociare lo sguardo umano. E la dignità, infatti, sta anche in un nome, nel riconoscere un essere vivente in quanto tale, fornendogli un'identità diversa da quella del numero di serie a lei assegnato una volta entrata in canile.
Così è stato scelto per lei il nome di Ciappi che per una delle volontarie aveva un forte valore sentimentale. «Non potevamo lasciarla lì, era troppo traumatizzata e ha bisogno di seguire un percorso con un educatore che possa aiutarla in un momento così difficile − continua Enza − Così abbiamo trovato per lei uno stallo casalingo. Siamo tornate il giorno dopo aver registrato il primo video a vedere come stava e poi l'abbiamo portata con noi. Non appena è arrivata nella sua nuova sistemazione temporanea, è subito entrata in contatto e in sintonia con gli altri cani della casa: era felicissima. Ha mangiato e si è messa nella sua cuccetta».
«Non ci sembra essere un cane fobico − spiega Enza − ma è presto per effettuare valutazioni definitive. Ci sono già arrivate tantissime richieste di adozione e offerte di aiuto e ne siamo molto felici». Per il momento Ciappi non potrà essere data in adozione, ma presto avrà bisogno di una famiglia.
Per informazioni su Ciappi contattare Enza Buono tramite Whatsapp al numero 3396506432
