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7 Gennaio 2023
10:06

Trovato il fossile di un raro ibrido con corpo di uccello e testa di dinosauro

Un nuovo reperto trovato in Cina riscrive la storia evolutiva delle prime forme di uccelli che erano così tanto simili ai loro parenti teropodi da avere un cranio non dotato di becco e simile a quello dei Tirannosauri.

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Gli uccelli sono una tipologia altamente evoluta dei dinosauri teropodi che sopravvissero all'estinzione del Cretaceo e che cominciarono a diversificarsi dai loro lontani parenti già durante il dominio dei dinosauri stessi.

Sono diversi ormai i reperti che dimostrano questa affermazione, dalla prima specie scoperta di Archaeopteryx al Natovenator ritrovato solo qualche tempo fa: ritrovamenti che ci permettono di capire quale sia stato il processo che ha spinto alcuni teropodi a sviluppare il piumaggio e a divenire via via sempre meno simili alle lucertole.

Per i paleontologi però è difficile attribuire quando è avvenuto il vero salto evolutivo che ha permesso ad alcune specie di distinguersi dai loro parenti rettili, tanto da poter essere considerati più uccelli che semplici dinosauri dotati di piume.

È recente però la notizia che evidenzia come uno scheletro fossilizzato di un uccello cretacico trovato in Cina potrebbe essere dotato delle caratteristiche intermedie che ci si aspetterebbe di trovare in una specie ibrida, a metà fra gli uccelli attuali e gli antichi predatori rettili che vivevano fra i boschi preistorici dell'Asia.  Il suo nome è Cratonavis zhui. Visse 120 milioni di anni e potrebbe aiutare a chiarire i passaggi chiave del processo di trasformazione di queste creature a metà dei due gruppi animali.

Un dinosauro piumato o il vero primo uccello?

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Presentando una testa arcaica, simile a quella di un dinosauro, non dotata di becco, sopra un corpo che ha caratteristiche fisiche più in comune con i moderni uccelli, lo Cratonavis zhui è davvero una specie peculiare.

L'articolo che accompagna la sua scoperta è stato pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution e lì i paleontologi – guidati dal paleontologo Zhou Zhonghe dell'Accademia cinese delle scienze (CAS) – spiegano come hanno scansionato il fossile tramite tomografia computerizzata e come hanno scoperto che il teschio dell'animale è del tutto simile a quello di un classico teropode.

«Le caratteristiche craniche primitive parlano di come la maggior parte degli uccelli del Cretaceo come il nostro Cratonavis non potevano muovere il palato superiore in maniera indipendente rispetto alla scatola cranica e alla mascella inferiore, un'innovazione funzionale ampiamente diffusa tra gli uccelli viventi che contribuisce alla loro enorme diversità ecologica», afferma Il paleontologo del CAS Zhiheng Li. La rara combinazione del cranio incapace di muovere il palato con lo scheletro di un uccello quasi moderno è infatti la caratteristica più importante che è possibile notare nel fossile dello Cratonavis, indice del mosaicismo evolutivo nella prima diversificazione dei rettili in uccelli.

Notevole è anche il fatto che il fossile di Cratonavis abbia una scapola lunga e il primo metatarso del piede, caratteristiche che sono del tutto assenti in tutti gli altri fossili appartenuti agli antenati dinosauriani degli uccelli e negli stessi uccelli moderni. Per il Cratonavis però disporre di una scapola molto lunga probabilmente era una compensazione al fatto che non disponeva di uno sterno sufficientemente adatto nel fornire un appoggio ai muscoli usati principalmente per flettere le braccia e le ali, caratteristica che di sicuro ha reso l'animale nella lunga sequenza di specie che vanno dai dinosauri agli uccelli una sorta di chimera, utile per sperimentare il comportamento di volo.

I paleontologi infatti spiegano «la scapola allungata potrebbe essere stata utilizzata per aumentare il vantaggio meccanico del muscolo per la retrazione/rotazione dell'omero, che compensa l'apparato di volo in genere sottosviluppato rispetto alle forme moderne di uccelli, e queste differenze rappresentano la sperimentazione morfologica nel comportamento di volo all'inizio della diversificazione degli uccelli dai rettili».

In generale era però l'intero corpo del Cratonavis shui a risultare diverso rispetto agli animali che si erano evoluti prima e a quelli che sarebbero giunti poi, come le specie di uccelli del tardo cretaceo che a differenza sua erano dotati fra l'altro di un becco da uccello.

Ma se i paleontologi dovessero però valutare il C. shui, lo definirebbero più un dinosauro o un uccello? Questa è forse la domanda più ricorrente a cui stanno ora rispondendo gli esperti. Il Cratonavis a chi era più vicino filogeneticamente, oltre che a livello morfologico e comportamentale?

Gli scienziati cinesi sembrano essersi decisi. Viste le caratteristiche delle scapole allungate, del metatarso del piede (che è presente in specie successive, ma non negli uccelli moderni) e alla presenza del folto piumaggio, la cui ombra è possibile osservare nel fossile, gli esperti ritengono che il Cratonavis debba essere posizionato a metà tra il dinosauro/uccello Archaeopteryx e gli Ornithothoraces, che rappresenta il gruppo di creature che comprende tutti gli uccelli moderni e i loro antenati più stretti.

«E' il primo uccello-dinosauro e l'ultimo dei dinosauri-uccello», dicono i paleontologi cinesi, riferendosi al fatto che probabilmente Cratonavis è una specie unica nel suo genere e la forma di transizione per eccellenza. «Con lui l'evoluzione è già entrata nel mondo degli uccelli, ma presenta delle caratteristiche talmente ancestrali, come il cranio da Tirannosauro, che lo rendono la forma più arcaica di uccello che finora è possibile immaginare. Non ha becco, non ha neanche la stessa tipologia di ali che avranno in seguito gli uccelli. Ha un piede arcaico e probabilmente non riusciva neppure a sostenere il volo come facevano altri dinosauri dotati di piume nello stesso periodo. Però è indubbio che era un passo in avanti nella direzione che porta agli uccelli rispetto alle altre creature. Questo è ciò che lo rende così affascinante.»

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Una delle immagini presenti nello studio che delinea la forma da teropode del cranio dello Cratonavis zhui

Il ragionamento degli scienziati cinesi sembra verosimile. Dai reperti fossili infatti sappiamo che gli uccelli successivi all'epoca di Cratonavis erano dotati per esempio di becchi dotati di denti e di ali più simili a quelli delle moderne anatre e piccioni. Il Cratonavis perciò potrebbe risultare come il punto di congiunzione fra le forme più arcaiche e le specie già considerabili uccelli in tutto e per tutto.

Riguardo invece al suo comportamento sappiamo che probabilmente seguiva uno stile di vita simile a quello degli attuali rapaci.

«Il metatarso così allungato deriva sicuramente dalla selezione di un comportamento predatorio simile a quello delle aquile», concludono gli studiosi, riferendosi al modo con cui questi animali al giorno d'oggi puntano la preda, per poi calarsi sopra di essa dall'alto.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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