video suggerito
video suggerito
30 Dicembre 2022
17:12

Scoperto un raro fossile di dinosauro con i resti del suo ultimo pasto: un mammifero

Uno studioso canadese ha scoperto in Cina un raro fossile di dinosauro con tracce del suo ultimo pasto nello stomaco. Da indagini approfondite è emerso che i resti appartengono ad un'antica specie di mammifero.

51 condivisioni
Immagine

Dopo un'analisi approfondita di alcuni reperti cinesi che erano stati ritrovati già da una decina di anni, un docente canadese della McGill University di Montreal, Hans Larsson, ha scoperto uno dei rari fossili di dinosauro che presentano uno stomaco con le tracce dell'ultimo pasto dell'animale. Una scoperta di grande rilevanza, anche perché dalle indagini approfondite è emerso che i resti presenti nello stomaco del predatore appartengono ad un'antica specie di mammifero.

Siamo abituati a considerare la vita delle antiche specie di mammiferi che vissero ai tempi dei dinosauri, come un'esistenza terribile, costantemente soggetta al pericolo di essere predati da parte dei predatori o di venire schiacciati inavvertitamente dalle zampe dei colossali sauropodi.

Per quanto la vita di queste antiche creature non sia stata probabilmente molto appariscente, rispetto all'attuale condizione dei mammiferi che quasi dovunque rappresentano l'apice della catena alimentare del globo, in verità le tracce di predazione degli antichi mammiferi da parte dei dinosauri sono state quasi sempre molto rare. Non perché i grossi rettili disdegnassero cibarsi di questi animali, ma a seguito delle ridotte dimensioni delle specie considerate e della loro difficile conservazione all'interno degli stomaci dei dinosauri che si sono fossilizzati.

Considerando infatti quanto fossero ridotte le dimensioni degli antichi rappresentanti dei mammiferi – il più grande esistente durante il Mesozoico è Repenomamus, grande come un attuale cane di un metro, ma in media le specie sinora scoperte hanno le dimensioni di un grosso scoiattolo – possiamo dedurne che i predatori principali di questi animali fossero dinosauri allo stesso tempo di "piccole dimensioni", ovvero giovani individui o specie che non presentavano di certo la stazza di un Tirannosauro.

Per ricavare perciò delle testimonianze fossili su questi rapporti di predazione e scovare i resti di qualche antico mammifero, per i ricercatori la migliore strategia che si è rivelata utile optare è stata quella di andare a ristudiare i fossili dei dinosauri di una stazza non troppo superiore a quella equiparabile di un essere umano, facendo particolare attenzione a quei reperti che presentavano un torace e un addome completo.

Così è avvenuta la scoperta di Hans Larsson, che oltre ad essere un docente universitario è anche uno scienziato del museo Redpath di Scienze Naturali, sempre di Montreal.

«All'inizio non ci potevo credere. C'era un minuscolo piede di mammifero simile a un roditore lungo circa un centimetro, perfettamente conservato all'interno di uno scheletro di Microraptor », ha dichiarato il docente, raccontando la storia di come si è imbattuto nel fossile mentre visitava le collezioni dei musei in Cina.

La specie del fossile in cui al suo interno Larsson ha riscontrato il piede del mammifero appartiene alla ormai nota specie Microraptor zhaoianus, un parente prossimo del Velociraptor come di moltissimi uccelli ed uno dei dinosauri-non aviali dotati di piume più comuni in Asia, con circa 300 esemplari conservati all'interno nelle collezioni museali del mondo.

«Questi reperti sono l'unica prova solida che abbiamo sul consumo di cibo di questi animali estinti da parte dei piccoli predatori. La loro peculiarità è che sono eccezionalmente rari», ha chiarito Larsson, quando ha commentato la pubblicazione della sua scoperta su Journal of Vertebrate Paleontology.

Immagine
Nella foto c’è un primo piano di un minuscolo piede di mammifero, lungo circa un centimetro, tra le costole di un fossile di Microraptor. Fotografia di Hans Larsson

Proprio all'interno dell'articolo lo scienziato canadese afferma: «Precedenti interpretazioni privi di alcuna tipologia di supporto scientifico avevano considerato il Microraptor come un arboreo cacciatore di uccelli e un abile cacciatore di pesci. Sebbene i vari contenuti dello stomaco noti sarebbero prede plausibili in base alle dimensioni, non ci sono prove chiare che provano quale di loro sia stato predato piuttosto che divorato da morto come carogna, con il Microraptor che probabilmente svolgeva entrambe le funzioni di predatore e spazzino e cercava cibo in più habitat. Qui descriviamo i resti di un piccolo piede di mammifero fossile conservato all'interno della cavità corporea dell'esemplare olotipo del piccolo dinosauro piumato Microraptor zhaoianus. Ciò si aggiunge alla nota diversità della dieta di questo genere».

La rarità di scoperte come queste è molto elevata. Nella intera storia della paleontologia, l'esemplare studiato da Larsson è solo il 21esimo esempio conosciuto di un dinosauro fossilizzato con il suo ultimo pasto conservato e il secondo in cui è presente un mammifero. Sapere inoltre che il Microraptor era un carnivoro generalista, poco più grande di un Beagle, offre una nuova prospettiva su come avrebbero potuto funzionare gli ecosistemi antichi.

I predatori generalisti odierni infatti sono fra i più importanti stabilizzatori degli ecosistemi, in quanto possono nutrirsi di diverse specie e spesso svolgono anche il ruolo di spazzini, andando a costituire un elemento stabilizzante all'interno della famosa equazione di Lokta-Volterra, uno strumento matematico utilizzato in ecologia che cerca di prevedere gli equilibri dinamici fra preda e predatori. Secondo la ricerca uscita lo scorso 20 Dicembre, il Microraptor è il primo esempio noto di carnivoro generalista nell'era dei dinosauri. E il mammifero al suo interno sarebbe una delle prime vittime accertate di predazione da parte dei dinosauri.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views