video suggerito
video suggerito
6 Dicembre 2021
11:00

Cane abbandonato su un balcone a Empoli: quando e come agire

Il caso del cane lasciato sul balcone ad Empoli, e la conseguente multa alla sua famiglia, riapre una questione molto comune: quando e come agire se si vede un animale abbandonato sul balcone di un'abitazione?

358 condivisioni
Cane abbandonato balcone

Pioggia, sole battente, afa e grandine: a prescindere dalla condizione meteo il cane restava immancabilmente sul balcone per molte ore al giorno. È quanto hanno accertato ad Empoli le Guardie zoofile di Firenze che nel corso di una serie di controlli tra giugno e dicembre hanno notato un cane lasciato regolarmente da solo sul terrazzo della sua abitazione in via Mazzini.

«Gli animali non possono essere richiusi in luoghi delimitati e angusti come terrazzi di piccole dimensioni privi di idoneo riparo e senza il controllo visivo di un umano di riferimento. In questi casi viene considerato anche l'isolamento psicologico del cane», lo spiega a Kodami Alessandra Feile, coordinatrice provinciale del nucleo Guardie ecozoofile OIPA di Firenze e provincia.

Il cane lasciato sul balcone a Empoli, microchippato, trascorreva le sue giornate in solitudine e abbandonato alle intemperie, con qualsiasi condizione meteo. Una situazione che ha attirato l'attenzione delle Guardie zoofile dell'Oipa e dei vicini. L'umana del povero animale, una donna di Empoli, adesso dovrà pagare una multata di 108 euro come previsto dal Regolamento comunale per la tutela degli animali.

Dal 2007, infatti, il Comune di Empoli vieta di lasciare gli animali «in terrazza e balconi per più di sei ore giornaliere consecutive», come anche di «isolarli in rimesse o cantine, oppure segregarli in contenitori e scatole non idonee alla loro detenzione, anche se poste all’interno dell’appartamento». Questa situazione va ad incidere negativamente sul benessere dell'animale causandogli una grave sofferenza e prefigurando i reati di abbandono e maltrattamento, puniti anche dal Codice penale.

Quello di Empoli purtroppo non è un caso isolato, capita spesso di imbattersi in cani tenuti sul balcone senza riguardo per le loro condizioni. La legge nazionale in merito parla chiaro. L'art 727 del Codice penale stabilisce che «chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze». Ma come viene sanzionato il reato di maltrattamento animale?

Cane sul balcone: quando e come agire

«Fare rispettare le leggi vigenti in merito ai diritti degli animali è un dovere di tutti», è l'appello dei volontari delle Guardie zoofile fiorentine. Iniziamo però col dire che non tutte le famiglie che lasciano gli animali sul balcone, anche per diverse ore al giorno, sono punibili. Il punto centrale sono le gravi sofferenze causate all'animale. Non basta che il cane sia tenuto sul balcone: per fare scattare la segnalazione, e la conseguente sanzione, il cane deve essere lasciato in condizioni non idonee con il suo benessere, in spazi ristretti, dai quali non abbia possibilità di allontanarsi, e dove non abbia protezione dagli eventi atmosferici.

Bisogna osservare attentamente se è presente una porta aperta o semi aperta che permetta all'animale di rientrare in casa dopo aver trascorso del tempo sul balcone ma, soprattutto, è bene ricordare che gli animali sono dotati di una propria individualità, e che quindi alcuni più di altri saranno propensi a trascorrere le proprie giornate in spazi esterni. Va quindi valutato lo stato psicofisico dell'animale.

«Il problema è in quali condizioni è tenuto – sottolinea l'Enpa  – Il balcone o il terrazzo, infatti, non possono essere “luoghi di reclusione” all'aperto». Chi chiamare quando si nota una situazione del genere? Il primo passo è raccogliere materiale che documenti il trattamento riservato all'animale, inseguito sarà possibile allegarlo nella segnalazione da inviare alle istituzioni e alle associazioni attive sul territorio.

È sempre preferibile contattare in prima battuta la Polizia Municipale, i Carabinieri, oppure i Servizi veterinari locali. Quando le istituzioni non possano intervenire tempestivamente si può fare riferimento alle Guardie zoofile dell'Oipa, e ovviamente anche ai volontari della sezione locale dell'Enpa.

«I cittadini devono assolutamente fare partire le segnalazioni – sottolineano le Guardie zoofile fiorentine – Le opzioni sono due: chiamare le autorità attive 24h sul territorio, oppure, se non esiste una emergenza in cui l'animale può essere ritenuto in pericolo di vita, si può scrivere ai volontari». «In qualità di Guardie zoologiche – spiegano – possiamo intervenire con la qualifica di agenti di Polizia giudiziaria, ma essendo un servizio volontario non abbiamo a disposizione una squadra di pronto intervento e i servizi devono quindi essere programmati».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views