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28 Giugno 2022
11:10

Caccia, lettera-diffida delle associazioni alle Regioni: «Seguite le indicazioni UE»

Con una lettera-diffida inviata alle Regioni, le associazioni ambientaliste chiedono che vengano rispettate le nuove indicazioni europee sulla caccia agli uccelli migratori: chiusura anticipata per alcune specie e divieto assoluto per la tortora selvatica.

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Un'altra stagione di caccia è ormai alle porte e il braccio di ferro tra associazioni e Regioni continua. Con una lettera-diffida inviata a tutte le regioni italiane, alcune delle principali associazioni ambientaliste italiane chiedono a gran voce che vengano adeguati i nuovi calendari venatori in conformità con le ultime indicazioni europee: chiusura anticipata e divieto di caccia alla tortora selvatica.

«Le Regioni predispongano calendari venatori che rispettino rigorosamente il divieto di caccia nel periodo di migrazione prenuziale degli uccelli, attenendosi in maniera puntuale alle indicazioni derivanti dal processo di revisione europeo dei Key Concepts ed evitando di arrecare danno al patrimonio naturale dello Stato» scrivono LIPU, WWF Italia, ENPA, LAC e LAV.

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Le associazioni chiedono che venga chiusa entro il 10 gennaio la caccia alle anatre e agli altri uccelli acquatici

Le ONG hanno scritto contestualmente anche al Ministero della Transizione Ecologica e all'ISPRA, ai quali si chiede di agire in fretta affinché le esigenze di tutela della biodiversità siano pienamente rispettate dai nuovi calendari venatori. Con la chiusura del nuovo documento europeo dei Key Concepts, un testo scientifico messo a punto a livello comunitario per aiutare gli Stati Membri ad applicare la Direttiva Uccelli, è giunta la conferma delle nuove date di inizio della migrazione primaverile in Italia.

Per diverse specie di uccelli la migrazione prenuziale sta infatti avvenendo in anticipo rispetto al passato, pertanto in considerazione del rigoroso divieto di abbattere gli uccelli in questa fase biologica, sancito da Direttiva Uccelli e legge italiana, è dunque indispensabile che le Regioni emanino calendari venatori adeguati, che prevedano tra le altre cose la chiusura entro il 31 dicembre della caccia ai turdidi (tordo sassello, tordo bottaccio e cesena) ed entro il 10 gennaio della caccia alle anatre e altri uccelli acquatici.

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Per il tordo bottaccio e gli altri turdidi la caccia deve cessare entro il 31 dicembre

Secondo le associazioni, i nuovi dati sullo studio della migrazione sono ormai chiari e definiti e le Regioni non hanno più alibi a cui aggrapparsi. Le ONG chiedono inoltre di revocare i calendari venatori già emanati, difformi dalle regole europee e dalle evidenze scientifiche, e prevederne di nuovi e corretti.

Inoltre, altro punto cruciale della diffida è l'attenzione rivolta alla tutela della tortora selvatica, per la quale la Task force istituita dalla Commissione Europea ha chiesto il "prelievo zero", in pratica: divieto assoluto di caccia. La tortora selvatica è ormai da anni al centro delle battaglie effettuate a suon di ricorsi tra associazioni, Regioni e mondo venatorio.

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Per la tortora selvatica, in calo in tutta Europa, viene chiesto il divieto assoluto di caccia

La specie sta subendo da tempo un calo numerico drammatico, ma enti regionali e cacciatori sembrano non volerne sapere di ridurne il prelievo nonostante i dati scientifici inequivocabili. Come aveva già anticipato a Kodami Giovanni Albarella della LIPU, la prossima sarà una stagione di caccia all'insegna dei ricorsi perché le Regioni, come accaduto in passato, non sembrano volere compiere alcun passo indietro.

Se i calendari non verranno adeguati alle indicazioni europee, le associazioni ricorreranno alla magistratura amministrativa e contabile per l'accertamento del danno erariale provocato, nonché informeranno la Commissione Europea dell'ennesima, e questa volta chiaramente dolosa, violazione italiana della Direttiva europea per la conservazione degli uccelli selvatici.

La biodiversità e gli uccelli migratori sono patrimonio naturale dello Stato, appartengono a tutti e sono costituzionalmente tutelati.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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