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24 Agosto 2023
19:33

Caccia nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, le associazioni chiedono lo stop

Stop alla caccia nelle zone dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione dello scorso maggio. È la richiesta inviata alla Regione Emilia-Romagna l’Oipa insieme ad altre associazioni ambientaliste e animaliste.

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Stop alla caccia nelle zone dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione dello scorso maggio. È la richiesta inviata alla Regione Emilia-Romagna dall’Oipa insieme ad altre associazioni ambientaliste e animaliste (*).

La richiesta è arrivata dopo che la Regione ha previsto nel suo calendario venatorio  addirittura una preapertura della stagione di caccia che consentirà di sparare ad alcune specie sin dal 3 settembre. Una questione analoga a quella siciliana, dove nonostante l'emergenza incendi l'apertura della caccia è stata anticipata dal 17 al 2 settembre.

Le associazioni hanno quindi chiesto alla Regione Emilia-Romagna di applicare l’articolo 19 della legge nazionale n. 157/92 in cui si prevede che le Regioni possano vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia «per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità». Chiedono anche all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) di esprimere un parere sul merito della questione.

«Nell’arco di venti giorni, due grandi alluvioni in sequenza hanno causato una grave devastazione nel territorio, colpendo pesantemente anche la fauna selvatica che ha visto il proprio habitat distrutto – hanno ricordato le associazioni – In conseguenza, sono state compromesse, quasi sempre in maniera irreparabile, nascite e nidificazioni in corso proprio in quel periodo sia nei territori montani, sia in pianura».

«Per queste motivazioni, che dovrebbero essere condivisibili anche da coloro che sostengono di avere a cuore la natura e il benessere della fauna selvatica per poi ucciderla, confidiamo in una sospensione dell’imminente apertura della stagione venatoria per dare la possibilità agli animali selvatici di recuperare un normale ciclo vitale irrimediabilmente compromesso dai tragici avvenimenti climatici dello scorso maggio», concludono le associazioni.

Ora starà alla giunta guidata da Stefano Bonaccini esprimersi sulla questione per cercare di salvare le specie messe a rischio dalle doppiette dei cacciatori.

(*) Animal Liberation, Arca 2005, Cadapa, Circolo Legambiente Delta del Po di Comacchio, Cruelty Free, Enpa Ravenna, Italia Nostra Ravenna, Lav Bologna, Lac Emilia Romagna, Leidaa, Lndc Animal Protection, Oipa Italia, Panda Imola, Protezione Animali Ambiente Cesena

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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