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9 Giugno 2022
17:51

Busia, il cane ex randagio che ora aiuta i soldati a superare lo stress della guerra

Dalle strade di Leopoli all'ospedale di Vinnytsia dove, grazie ad un progetto di Four Paws, si è trasformata in un cane che offre supporto agli ex combattenti della guerra d'Ucraina affetti da stress post traumatico. "I randagi possono essere un valore aggiunto per la comunità"

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Giornalista
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Ha il bel musetto di un Pastore Tedesco ma viene dalle strade di Leopoli e da lì è arrivata poi nell'ospedale di Vinnytsia, nel cuore dell’Ucraina. È proprio in questo ospedale, dove arrivano in continuazione feriti dal fronte da oltre due mesi di guerra, che Busia si è trasformata da randagia a cane da terapia, inaugurando la sua nuova vita lontana dalla strada e vicina ai soldati che arrivano in pieno stress post traumatico dopo le settimane passate a combattere.

Busia si avvicina, alza la sua zampa come in una carezza e con una leccatina riesce e frantumare tutte le difese, arrivando dritta al cuore di chi soffre. «Busia svolge i suoi compiti di terapeuta in modo professionale e così facendo fornisce un prezioso supporto. Può far uscire una persona da questo stato leccando le mani o toccandola con la zampa, invitandola a interagire. I pazienti iniziano ad accarezzarla, ad abbracciarla e gradualmente si calmano. Lei non giudica né valuta, dà amore incondizionato e conforto», spiega Viktoriia Habryk, la psicologa pratica di Four Paws che lavora con la cagna e i soldati.

Un progetto Four Paws in Romania, Bulgaria e Ucraina per sostenere le persone con problemi da stress

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Tutto è cominciato nel 2004 in Romania quando nasce il progetto "Cani per le persone". Qui, infatti, Four Paws lancia il suo programma AAI (Animal assisted intervention) con ex cani randagi e con un'équipe mobile che fornisce sessioni di terapia in centri speciali per bambini con disabilità. Sotto la supervisione di uno psicoterapeuta, l'équipe e i loro cani hanno visitato settimanalmente 32 bambini e giovani con difficoltà emotive e fisiche in istituzioni specializzate.

Dal 2019 il programma AAI sbarca in Bulgaria, dove il team ha condotto oltre 200 sessioni per bambini con difficoltà di apprendimento e disabilità e con adulti con disabilità e disturbi del comportamento, e anche in Ucraina dove, grazie alla trovatella Lisa, Four Paws inizia a lavorare nell’ospedale di Vinnytsia. Grazie a Lisa, che ormai ha smesso la sua attività, l'équipe conduce un totale di 65 sessioni per bambini e adulti con disabilità, anziani e per alleviare lo stress per studenti universitari.

Arriva la guerra e Busia inizia ad aiutare i soldati che tornano dal fronte

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L’arrivo della guerra cambia, ovviamente, le priorità. E così Busia ha imparato a fornire anche supporto emotivo e prevenzione del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) ai militari delle Forze Armate dell'Ucraina che hanno ricevuto ferite e sono attualmente ricoverati nell'ospedale di Vinnytsia.

«In primo luogo, vengono selezionati e addestrati i cani adatti al compito, utilizzando metodi basati sul benessere, come il rinforzo positivo. Dopo circa dodici mesi di preparazione e addestramento, vengono valutati la salute, il temperamento e il comportamento – afferma James Pirnay, responsabile del Community Engagement di Four Paws. – I cani pronti per il lavoro rimangono calmi in tutte le situazioni. Ad esempio, una sedia a rotelle o le stampelle non sono fastidiose per il cane. È anche importante che il cane voglia lavorare con gli estranei, sia gentile, facilmente avvicinabile e non mostri segni di aggressività. Per lui il lavoro non deve mai essere un peso».

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Stress, depressione, crisi, aggressività e iperattività: sono molte le condizioni per cui la terapia canina può essere efficace. «L'interazione con il cane aiuta lo sviluppo sociale, allevia l'ansia, calma e rilassa» spiegano gli esperti di Four Paws, ma chiunque abbia avuto la fortuna di avere accanto a sé un cane nei momenti di difficoltà non ha bisogno di spiegazioni scientifiche per sapere cosa vuol dire la presenza silenziosa ma piena di amore incondizionato di un essere come un cane.

«Il compito principale del nostro lavoro è quello di sostenere e assistere la riabilitazione dei pazienti dopo che sono stati esposti alle ostilità, alle operazioni di salvataggio e sono rimasti feriti, al fine di prevenire il disturbo post-traumatico da stress, che è già una malattia psichiatrica – dice Viktoriia Habryk, la psicologa che lavora con Busia e i soldati – Se i pazienti vogliono comunicare ma hanno difficoltà a farlo, in molti casi è più facile con un cane che con un umano. Spesso arriviamo in ospedale e notiamo che una persona che non ha mai parlato con nessuno inizia a interagire con il cane dopo poco tempo». E non si fa difficoltà a crederlo. Molti amanti degli animali, spesso, affermano che è più semplice relazionarsi e comunicare con gli animali piuttosto che con gli altri esseri umani.

Il cambio di prospettiva: i randagi come valore aggiunto per la comunità

Busia non sa che con la sua inconsapevole capacità di supporto a chi si trova in difficoltà, rappresenta una nuova idea di relazione tra randagi e resto del mondo. Perché Four Paws, attraverso questo progetto, vuole proprio mettere in atto un vero e proprio cambio di prospettiva rispetto ai cani liberi.

«Con AAI vogliamo cambiare l'atteggiamento e il comportamento nei confronti degli animali randagi, dimostrando che possono aggiungere valore alla società e migliorare il benessere della comunità. Vogliamo anche dimostrare che i cani randagi possono essere dei buoni animali domestici, incoraggiando così l'adozione da parte dei rifugi locali», spiega infatti James Pirnay.

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Non tutti i cani ovviamente sono adatti a questo tipo di addestramento e soprattutto alla vita accanto a persone con problemi di diverso genere. E a volte i randagi rappresentano una complicazione che le comunità non sempre sono in grado di affrontare perché il randagismo è un fenomeno complesso.

La lunga storie delle leggi che ne tentano la regolamentazione ne è una prova, così come i tanti tentativi di creare per loro dei rifugi ad hoc. «Ma molti randagi sono compagni particolarmente buoni per gli esseri umani. Sono sensibili, affidabili e hanno una notevole energia, qualità che consentono loro di essere "cani da terapia" – conclude Pirnay –  Lavorare con loro richiede un addestramento attento e regolare da parte di dog trainer esperti, un luogo adatto e attrezzature speciali. I nostri team forniscono una formazione completa per un numero di soggetti accuratamente selezionati. Tutti i nostri cani devono soddisfare i requisiti internazionali, solo allora sono pronti per iniziare la loro nuova vita come cani da terapia».

Tutte le foto sono per gentile concessione di Four Paws

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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