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4 Novembre 2021
18:15

Blitz dei forestali a Sessa Aurunca: scoperta una prigione per animali, 19 cani e 2 cardellini sequestrati

Diciannove cani meticci, tra cui due cagne gravide e cinque cuccioli, sono stati trovati in un’abitazione privata in pessime condizioni igienico-sanitarie, afflitti da gravi forme di parassitosi e alopecia. Per questa ragione sono stati tutti sequestrati e tolti alla persona che si sarebbe dovuto prendere cura di loro. È accaduto a Sessa Aurunca, in Provincia di Caserta, grazie al un blitz realizzato dai Carabinieri forestali, dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale e dai veterinari della Asl del territorio.

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Diciannove cani meticci, tra cui due cagne gravide e cinque cuccioli, sono stati trovati in un’abitazione privata in pessime condizioni igienico-sanitarie, afflitti da gravi forme di parassitosi e alopecia. Per questa ragione sono stati tutti sequestrati e tolti alla persona che si sarebbe dovuto prendere cura di loro.

Il fatto è avvenuto a Sessa Aurunca, in Provincia di Caserta, grazie al un blitz realizzato dai Carabinieri forestali, dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale e dai veterinari della Asl del territorio. Un uomo, G.L. di 62 anni, è stato denunciato. Tutti gli esemplari non avevano la microchippatura. Per questa ragione il personale dell’azienda sanitaria locale ha provveduto ad apporre i microchip, a registrarli all’anagrafe canina e, poi, a trasferire tutti gli animali al canile convenzionato "Santa Lucia", nel Comune di Cellole.

I cani sono stati posti sotto sequestro giudiziario ed affidati in custodia al gestore dello stesso canile. Le forze dell’ordine li hanno tolti dalla disponibilità del 62enne per la somma di due reati: la detenzione di animali in modo incompatibile con la loro natura (articolo 727 del codice penale), e maltrattamento animale (articolo 544ter c.p). Di questo ora l’uomo dovrà rispondere all’autorità giudiziaria.

Nella casa del 62enne sono stati trovati anche due cardellini, una specie protetta. Per questo gli uccelli sono stati prima posti sotto sequestro penale (perché la legge ne vieta la detenzione) e poi sono stati liberati e introdotti nell’ambiente d'origine, quello del Parco regionale di Roccamonfina.

Il Comune di Cellole provvederà ad emanare un’ordinanza sindacale di inabitabilità della struttura, che tra l’altro è risultata senza qualsiasi requisito igienico-sanitario. Per la detenzione dei cani risultati privi di regolare iscrizione all’anagrafe canina regionale è stata notificata una sanzione amministrativa per un ammontare complessivo di 3.800 euro.

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