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9 Giugno 2022
15:42

Blitz animalista contro Roberto Baggio all’aeroporto di Verona: «Uccide animali per diletto»

Roberto Baggio è stato accusato dall'associazione Centopercentoanimalisti di uccidere animali per diletto. Nella notte all’aeroporto di Villafranca-Verona, dove l'ex calciatore ha fatto da testimonial Ita Airways, sono apparsi dei manifesti che lo ritraggonoa caccia di anatre.

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«Un individuo che uccide animali per diletto e in più si dichiara Buddista. Incredibile, ma vero. Purtroppo per lui, lo sport non cancella l'odore». Dopo Ibrahimovic, anche l'ex calciatore Roberto Baggio è finito nel mirino degli animalisti.

Il Pallone d’Oro ’93, è stato accusato da "Centopercentoanimalisti", un gruppo di attivisti, di uccidere animali per divertimento e nella notte, all’aeroporto Valerio Catullo di Villafranca-Verona, sono apparsi dei manifesti che ritraggono l’ex giocatore a caccia di anatre.

Per capire cos’è successo, bisogna tornare indietro di qualche giorno. Baggio, infatti, il 2 giugno, è stato testimonial di Ita Airways, la compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia, per il viaggio inaugurale del volo Roma-Buenos Aires in partenza dall’aeroporto di Villafranca-Verona. Secondo i militanti, l’ex giocatore avrebbe colto l’occasione per recarsi in Argentina, dove possiede un'ampia riserva di caccia, «proprio per ammazzare animali indifesi a piacimento».

La passione venatoria di Roberto Baggio da anni è argomento di punta sul sito degli attivisti con numerosi contenuti dedicati e con un tale crescendo di accuse da arrivare fino in tribunale a seguito della querela per diffamazione da parte del calciatore nei confronti di Paolo Mocavero, il leader di Centopercentoanimalisti.

Che Roberto Baggio, però, sia un estimatore della caccia non c’è dubbio. Qualcuno ricorderà, anche sono passati molti anni ormai, quando il campione vicentino si era offerto di catturare un puma che si aggirava nei dintorni di Grado in Friuli Venezia Giulia. L’ex calciatore, cittadino onorario gradese, disse allora: «Chiamatemi e in due giorni vi catturo il puma».

Già allora la reazione degli animalisti, di cui si fece portavoce Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto molto attivo nella difesa e tutela degli animali e dell'ambiente, arrivò rapida: «Da calciatore a cacciatore, il “codino” più famoso d’Italia ora pensa di dribblare anche le leggi sulla caccia e sarebbe pronto a imbracciare il fucile per catturare l’animale». L'europralamentare dell'Idv sottolineò anche che l’ex numero 10 della Nazionale nella sua “fazenda argentina” da 10 mila ettari «si “allena” ad uccidere animali».

Baggio trascorre mesi in Argentina, insieme ad alcuni amici, per cacciare le specie locali. In un’intervista di qualche anno fa su "Il Venerdì", il "Divin codino" però aveva voluto difendersi dalle tante accuse che gli arrivavano in continuazione e aveva raccontato che della caccia a lui «piace il prima» e che farebbe «anche a meno dello sparo». Ma che ciò che assolutamente non gli andava giù «era di essere trattato da assassino» e di essere definito «un buddista col fucile».

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Simona Sirianni
Giornalista
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