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17 Dicembre 2021
9:58

Blitz degli animalisti mascherati da “La Casa di Carta” davanti alla farmaceutica Aptuit

I militanti di Centopercentoanimalisti, ispirandosi alla serie tv “La Casa di Carta”, sono andati davanti alla sede dell’azienda farmaceutica Aptuit, a Verona, chiedendo di liberare gli animali.

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«Qui vengono tenuti animali e non solo i Beagle. Vergogna, chi lavora qui è complice». I militanti di Centopercentoanimalisti non sono andati tanto per il sottile e, ispirandosi alla serie tv “La Casa di Carta” sono andati davanti alla sede dell’azienda farmaceutica Aptuit, a Verona, chiedendo di liberare gli animali che sono all’interno della struttura e che vengono usati per la sperimentazione animale.

Gli attivisti non l’hanno mandata a dire e hanno parlato di «assassini». Quattro sono i manifestanti mascherati che si vedono nel video realizzato dalla stessa organizzazione e che è stato pubblicato su Youtube. Al centro della loro critica l’uso di cuccioli di Beagle arrivati dalla Francia e destinati alla sperimentazione farmaceutica, così come previsto dai protocolli di ricerca che prevedono, ancora oggi, il loro uso per la scienza in quel passaggio tra lo studio cellulare e quello sugli esseri umani.

Kodami ha raccontato più volte il caso di Aptuit, al centro di diverse prese di posizione da parte delle associazioni e anche dell'amministrazione comunale, che ha chiesto dettagli direttamente all'azienda sanitaria locale. La delegata del Sindaco per la tutela e il benessere degli animali, Laura Bocchi, aveva sottolineato: «Purtroppo la normativa nazionale autorizza l'utilizzo degli animali, e in alcune parti obbliga addirittura la sperimentazione su di essi per quel che riguarda la commercializzazione dei farmaci».

I manifestanti hanno indossato le maschere di Salvador Dalì, hanno acceso fumogeni ed affisso un manifesto diretto ai dirigenti della multinazionale, chiedendo di liberare gli animali. «Da "La Casa di Carta" si è passati alla "Casa di Aptuit", per far capire che i presidi e le azioni di disturbo non basteranno più prima o poi qualche animalista entrerà nella struttura se i Beagle non verranno liberati a breve», dichiarano gli attivisti. Nel manifesto sono stati corretti gli pseudonimi dei protagonisti della Casa di Carta (nella serie tv hanno i nomi di alcune città) e sono stati sostituiti con le sigle delle multinazionali farmaceutiche che in Italia hanno subito in passato incursioni animaliste.

Non è la prima volta che gli animalisti protestano davanti la sede dell’impresa veronese. E si sono dati appuntamento il prossimo 22 dicembre: poco prima del Natale daranno vita al loro nuovo presidio di protesta.

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