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14 Gennaio 2022
9:00

Anche gli animali ballano

Tra i mammiferi, gli uccelli, i pesci e anche i rettili esistono danzatori provetti. Alcuni ballano e cantano insieme, creando magnifiche coreografie.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Per noi esseri umani, la danza è un’attività assai potente, che integra le capacità di movimento, di espressione artistica, di comunicazione sociale e di creazione di emozioni. Tuttavia, la danza non è un comportamento esclusivo della nostra specie. Alcuni animali non umani, infatti, eseguono “danze” per vari scopi, tra cui l'acquisizione di cibo e il corteggiamento.

Nelle circostanze competitive, la danza svolge un ruolo fondamentale, poiché funziona come una sorta di autopromozione del ballerino, che desidera riuscire a propagare le proprie informazioni genetiche nella popolazione. Inoltre, alcuni animali, come gli uccelli, creano coreografie complesse nelle quali abbinano gesti specifici alle vocalizzazioni, e in questo modo producono display più efficaci. Vediamo insieme alcune tra le specie animali note per i loro balli.

Primati non umani

Tra i primati non umani, danze ritmiche sono state finora segnalate in alcune scimmie antropomorfe, come i gorilla e i gibboni, e nei cebi cappuccini (Cebus capucinus), per lo più per attrarre il partner. Gli scimpanzé (Pan troglodytes) si cimentano nella famosa "danza della pioggia", che consiste in fischi eccitati e movimenti ritmici con cui i danzatori trasferiscono il peso corporeo da un piede all'altro, facendo ondeggiare i rami degli alberi e correndo su e giù. È particolarmente nota la performance dei gorilla di montagna (Gorilla beringei), che, per informare i compagni riguardo alle loro dimensioni e alla loro forza, si battono ritmicamente sul petto, emettendo fischi e dando colpi a terra con entrambe le mani.

Tra i gibboni di Hainan (Nomascus hainanus), sono le femmine a ballare per adescare un maschio adulto: in particolare, allungano le braccia e le fanno ondulare sinuosamente, accompagnando il tutto con il movimento ritmico della testa.

Nei cebi cappuccini l’accoppiamento è preceduto da una danza in cui uno o entrambi i partner fanno sporgere le labbra, in una smorfia definita “muso d’anatra” e prendono a fissarsi, vocalizzando e compiendo piroette. Quindi si rincorrono lentamente, mantenendo il contatto visivo, e continuando a grugnire o squittire.

Questi inseguimenti al rallentatore sono altamente ritualizzati: i movimenti sono esagerati, deliberati e abbastanza ritmici, e le due scimmie di solito si trovano sullo stesso ramo.

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Montezuma oropendola

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Il Montezuma oropendola (Psarocolius montezuma) è un uccello canoro itteride tropicale che abita lungo le coste caraibiche. Per conquistare la partner, esegue un canto e una danza ad ali spiegate, in cui i movimenti sono perfettamente sincronizzati con gli elementi chiave del canto.

Diamanti mandarini

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I diamanti mandarini (Taeniopygia guttata) maschi coreografano spettacoli di tip tap mentre cantano, esibendosi in un display molto complesso per attirare su di sé l'attenzione della femmina.

Cavallucci marini

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Quando due cavallucci marini, un maschio e una femmina, si incontrano, danno vita ad un rituale di corteggiamento molto coreografico, che può durare anche diverse ore. Entrambi illuminano i propri colori e poi iniziano a ballare, intrecciando le code e nuotando in cerchio.

Aquila testabianca

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Le aquile di mare testabianca (Haliaeetus leucocephalus) ame­ricane sono gli animali più monogami del regno, quan­do un maschio e una femmina si scelgono è davvero per sempre. Per formare il loro legame compiono numerosi rituali acrobatici di corteggiamento che incorporano elementi di aggressività.

Il più famoso è la “spirale della morte”, in cui le due aquile calve si librano nel cielo ad alta quota, si afferrano con gli artigli e poi si lasciano cadere rotean­do a spirale, per staccarsi, infine, appena prima di toccare il suolo.

Api

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La danza delle api è certamente uno dei sistemi di comunicazione animale più popolari. Le api bottinatrici oscillano e fanno vibrare il torace e le ali, comunicando alle compagne le informazioni necessarie per raggiungere fonti di cibo o acqua, in un movimento stereotipato che eseguono sulla superficie del favo.

Maggiore è la distanza della risorsa, maggiore è la durata e il numero di movimenti di oscillazione. La direzione della risorsa viene invece codificata in base all’orientamento del corpo, usando il sole come riferimento.

Rettili

I rettili sono generalmente considerati incapaci di comportamenti complessi. Eppure, anche tra loro esistono danzatori provetti. Un esempio sono le lucertole anole dal mento giallo (Anolis gundlachi). Quando devono attrare l’attenzione di un conspecifico, esse muovono ritmicamente la testa e sventolano la loro bandiera gialla posizionata sul collo, eseguendo contemporaneamente rapide flessioni sui quattro arti. È questa la tecnica che hanno sviluppato per dire: “Ehi guardami, sono qui!”.

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I serpenti maschi di alcune specie, come i testa di rame, i serpenti a sonagli e alcuni colubridi, si impegnano in una tipica danza di combattimento.

Le vipere maschio, ad esempio, sollevano la parte anteriore del corpo da terra e si fronteggiano ondeggiando. Un maschio avvolge, quindi, il suo corpo attorno a quello dell’altro e lo getta saldamente a terra, ripetendo questa azione anche numerose volte.

Non è infrequente che, durante questo combattimento, si verifichino tentativi di accoppiamento tra i due maschi. Ciò suggerisce come tale danza possa rappresentare un comportamento omosessuale, o anche un comportamento volto a verificare il sesso della controparte.

Bibliografia

Miles, M.C. et al. (2018). Animal choreography of song and dance: a case study in the Montezuma oropendola, Psarocolius montezuma, Animal Behaviour 140, 99-107.

Landgraf, T.  et al. (2018). Dancing honey bee robot elicits dance-following and recruits foragers. arXiv preprint arXiv:1803.07126.

Brattstrom, B.H. (1974). The Evolution of Reptilian Social Behavior. Integrative and Comparative Biology 14, 35-49.

Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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