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8 Settembre 2021
9:25

Amministrative, chi sono e cosa vogliono fare per la tutela degli animali i candidati sindaco di Torino

Il 3 e 4 ottobre si svolgeranno a Torino le elezioni amministrative 2021 e non tutti i candidati a sindaco si sono espressi riguardo le proprie intenzioni in fatto di benessere degli animali. Le associazioni animaliste attive sul territorio hanno però stilato una lista di proposte, nella speranza di poter dialogare con i candidati.

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Torino, Milano, Napoli, Bologna e Roma: sono i capoluoghi di regione che andranno al voto per le elezioni amministrative del 2021 i prossimi 3 e 4 ottobre, con i cittadini chiamati a eleggere il nuovo sindaco dopo mesi di campagna elettorale portata avanti nel difficile periodo della gestione dell’emergenza coronavirus. Tanti i temi al centro dei programmi elettorali dei vari candidati sindaco, compreso quello della tutela e della protezione degli animali.

Le elezioni amministrative di Torino non vedranno la candidatura della sindaca uscente Chiara Appendino, la quale ha ceduto il posto alla vincitrice delle primarie on line del M5S, ovvero Valentina Sganga, già Consigliera di maggioranza e capogruppo del Movimento 5 Stelle nell'attuale Consiglio comunale. Insieme all'imprenditore Paolo Damilano (Centrodestra) e a Stefano lo Russo (Centrosinistra), professore ordinario di geologia applicata al Politecnico della città, Sganga è nella terna dei nomi favoriti per l'accesso al ballottaggio del 17 e 18 ottobre 2021.

Questa amministrazione comunale ha dovuto affrontare negli ultimi mesi una battaglia interna proprio riguardo le tematiche del benessere animale. Lo scorso febbraio infatti, il Comune ha pubblicato una proposta di modifica del regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città, (poi ritirata), suscitando le critiche dei presidenti delle circoscrizioni. Le modifiche apportate al regolamento avrebbero, di fatto, vietato ai senzatetto di chiedere la carità in compagnia dei propri cani. La sindaca Appendino, che nel programma elettorale del 2016 inseriva il tema del benessere animale nelle sue priorità, ha immediatamente risposto alle polemiche con un post su Facebook, affermando che l'intenzione non era quella di sottrarre gli animali ai senza dimora, ma piuttosto tutelarli da violenze e maltrattamenti di cui talvolta sono vittime.

Sul territorio urbano del capoluogo piemontese sono presenti 2 canili (di cui uno sanitario) e oltre 20 associazioni animaliste, molte delle quali si occupano di cani e soprattutto di gestione delle colonie feline, un argomento questo che è stato inserito anche nelle proposte presentate ai candidati da parte delle associazioni animaliste.

«Abbiamo compilato una lista di idee, suggerimenti e consigli per la tutela degli animali e per l'ambiente e abbiamo invitato tutti i candidati ad un evento che si terrà il 16 settembre con l'obiettivo di spiegarle approfonditamente – afferma Marco Francone, responsabile locale della Lega Antivivisezione (LAV) e firmatario della proposta – Fino ad ora non abbiamo ancora ricevuto alcuna conferma di presenza all'evento da parte dei candidati e ora stiamo ragionando sulla possibilità di organizzare anche un incontro individuale, in modo da riuscire almeno a dialogare direttamente con ognuno di loro».

Le richieste degli animalisti suddivise in punti

Ecco quindi in breve i punti principali delle proposte presentate dalle associazioni animaliste ed ambientaliste piemontesi:

  • Impegno per un maggiore coinvolgimento delle associazioni per la tutela degli animali già durante la stesura degli atti amministrativi che riguardano gli animali. Coinvolgerle in qualsiasi modo e tempo informando a tal fine tutti i settori dell'amministrazione.
  • Realizzazione di corsi d’informazione ed aggiornamento per la Polizia Municipale e istituzione presso la Sala Operativa di uno specifico servizio di pronto intervento in caso di segnalazioni urgenti di maltrattamento in corso, in sinergia con l’Ufficio Tutela Animali e in collaborazione e supporto delle guardie zoofile volontarie della associazioni animaliste e zoofile.
  • Impegno a che il Regolamento per la tutela e il benessere degli animali, venga aggiornato e successivamente pubblicato, diffuso e fatto rispettare, è necessario che venga fatto conoscere ai cittadini ed agli operatori del settore attraverso campagne d’informazione, in collaborazione con le associazioni per la tutela degli animali.
  • Sostegno alle fasce più deboli dei cittadini che vivono con cani e gatti e per meglio prevenire e gestire il randagismo si dovrebbe istiuire un “buono spesa animali” per le persone a reddito basso e un "buono adozioni-quattro zampe social card" per chi adotta un animale da un canile o gattile.
  • Censimento aggiornato delle colonie feline e tutela delle stesse colonie, anche in caso di lavori edili nell'area di presenza dei gatti, Specifici interventi di sostegno, per far fronte alle spese di alimentazione e veterinarie, a coloro che, trovandosi in precarie condizioni economiche e di salute, accudiscono le colonie feline in libertà, In collaborazione con le associazioni.
  • Fornitura di casette per il riparo degli animali. Attuazione di una campagna promozionale per il volontariato presso le colonie feline, eventualmente mediante accordi con scuole e università.
  • Finanziamenti di interventi di sterilizzazione dei gatti liberi, da realizzarsi in maniera massiccia;

Altri temi trattati dalle associazioni sono l'aumento delle aree sgambo nella Città Metropolitana, l'organizzazione di corsi per volontari dei canili, la realizzazione di una campagna pubblicitaria che sfavorisca l'utilizzo di botti, petardi e fuochi artificiali, la predisposizione di misure volte a sfavorire l'impiego di animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti, la definizione di misure che sfavoriscano la detenzione di animali selvatici, l'impegno per l'introduzione del tema "rispetto degli animali" nelle scuole, l'aggiunta della garanzia di "opzioni veg" nei bandi gara per la ristorazione collettiva e infine la promozione di pratiche alternative alla sperimentazione sugli animali.

Elezioni comunali a Torino 2021: gli animali nei programmi dei candidati

Valentina Sganga (M5S)

Valentina Sganga si definisce attraverso i social «l'unica candidata ad avere una sensibilità ecologica». La sua carriera politica effettivamente ha avuto inizio con il referendum per l'acqua pubblica del 2010 e nel testo allegato alla sua candidatura affronta il tema della salvaguardia della Terra e del contrasto al cambiamento climatico ritenendole entrambe priorità seconde solo all'offerta di lavoro. Al momento la candidata, supportata anche dall'attuale sindaca uscente, non ha ancora approfondito le sue intenzioni in tema di benessere animale, ma pochissimi giorni fa, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede torinese del Movimento, ha ribadito l'alleanza del Movimento con Europa Verde – Verdi Torino, confermando quindi quanto affermato nei mesi precedenti le primarie. Per il momento, comunque, l'unico segnale positivo riguardo il suo interesse per la tutela degli animali è il fatto che nel suo curriculum, presentando i componenti della famiglia, fa il nome anche di  Furia, il suo cane.

Stefano Lo Russo (Centrosinistra)

Il candidato sindaco del Centrosinistra Stefano Lo Russo è professore di geologia al Politecnico del capoluogo piemontese e nel suo programma oltre a parlare di accelerazione nei lavori presso il cantiere della linea Torino – Lione, approfondisce anche una serie di proposte riguardanti gli animali d'affezione. «Una Torino che funziona deve includere anche i nostri amici a quattro zampe. Particolare cura andrà alla qualità e alla pulizia delle aree dedicate agli animali domestici che andranno estese in tutti i quartieri – si legge nel programma pubblicato il 4 settembre – L'attenzione sarà rivolta agli animali meno fortunati, alle colonie dei gatti e ai cani randagi e alle strutture municipali che li accolgono. Il Comune di Torino promuove, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, attività didattico-culturali rivolte a favorire la conoscenza e il rispetto degli animali nonché il principio della convivenza con gli stessi. In collaborazione con la rete del volontariato metteremo in atto azioni di sostegno alla cura degli animali per le persone anziane in difficoltà. Individueremo altresì un'area idonea per ospitare un cimitero pubblico per gli animali da affezione».

Paolo Damilano (Centrodestra)

Il programma del candidato del centro destra Paolo Damilano, è costruito attorno a cinque grandi argomenti: l’economia, il territorio, le trasformazioni, le persone e la qualità della vita. In nessun di questi capitoli e in nessuna delle 37 pagine di approfondimenti vengono però descritte proposte riguardanti la tutela o il benessere degli animali da compagnia, nemmeno quando definisce le intenzioni riguardo la tematica degli homeless, che tanto aveva generato polemiche lo scorso inverno. Molto chiaro è invece nell'esprimere il proprio parere, anche nel suo caso positivo, riguardo il cantiere della Tav, uno degli argomenti più sentiti di questa campagna elettorale.

Davide Betti Balducci (Partito Gay LGBTQ+) alleato del Partito Animalista

Un'alternativa a M5S, Centrosinistra e Centrodestra che affronta la tematica del benessere animale arriva dal Partito Animalista, il quale si è fatto spazio in queste elezioni grazie all'alleanza con il Partito Gay (LGBTQ+) rappresentato da Davide Betti Balducci in quella che viene chiamata la "coalizione dei diritti".

In questo caso i diritti presi in considerazione nel programma sono anche quelli degli animali. Balducci infatti dichiara fin da subito le sue opinioni riguardo l'antispecismo: «Il nostro è un movimento fondato nella cultura e negli ideali di salvaguardia dell’ambiente della difesa degli animali, contro lo sfruttamento, la violenza e i maltrattamenti delle specie viventi tutte – afferma nella prima dichiarazione ufficiale come candidato sindaco – La nostra lista rappresenterà tutti gli animalisti e i veri ambientalisti di Torino, che potranno trovare nei nostri candidati il vero rispetto per gli animali, ambiente e persone».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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