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29 Maggio 2023
13:32

Alluvione in Emilia Romagna, l’appello del centro il Pettirosso: «Una barca è affondata, aiutateci a ricomprarla»

I volontari del centro di recupero fauna selvatica di Modena da giorni si aggirano per le zone alluvionate a bordo di imbarcazioni per trarre in salvo animali. Una di queste, fondamentale per il loro lavoro, è però affondata.

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Da giorni ormai si aggirano nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna a bordo di canotti e imbarcazioni per cercare e portare in salvo animali che rischiano la vita, ma anche loro si ritrovano adesso a chiedere aiuto: sono i volontari del Centro Fauna Selvatica il Pettirosso di Modena, che si ritrovano a gestire un situazione drammatica senza uno dei loro mezzi di trasporto e soccorso.

Una delle barche usate dai volontari, infatti, è affondata nei primissimi giorni di emergenza, lasciandoli senza uno strumento fondamentale per portare a termine i salvataggi: «È stata compagna di ben tre emergenze alluvionali – hanno fatto sapere sui social – chi volesse può aiutarci a ricomprarlo perché come vedete non possiamo stare senza per noi, per loro e per voi, per esserci sempre».

Proprio sui social i volontari pubblicano, giorno dopo giorno, aggiornamenti relativi ai soccorsi portati a termine. Nei giorni scorsi hanno tratto in salvo otto gatti rimasti intrappolati in mezzo all’acqua alta per giorni, fradici, affamati ma vivi. Anche l’asinello Mais, simbolo della resistenza dell’Emilia Romagna davanti a questa immane tragedia, è stato soccorso grazie alla collaborazione tra il Centro Loto e il Pettirosso, ma lo stesso purtroppo non si può dire di molti altri animali, molto meno fortunati: nel corso di un intervento tra Conselice e Lavezzola, i volontari hanno rinvenuto i corpi di decine di conigli annegati, riuscendo a trarne in salvo soltanto una decina.

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Sono proprio gli animali da cortile e da fattoria quelli più a rischio. Con le strade alluvionate e inagibili è spesso difficile raggiungere le campagne, dove mucche, capre, asini, cavalli, conigli e galline restano isolati per giorni, finendo per morire di fame o ipotermia. Difficile per i soccorritori portarli in salvo senza i mezzi adeguati, anche alla luce delle dimensioni di alcuni, e così non rimane altro da fare che provare a soccorrere quelli più piccoli e accompagnare i più grandi verso zone all’asciutto, più sicure, o in alternativa portare loro da mangiare e da bere per aiutarli a sopravvivere.

Per farlo, però, servono i mezzi adatti: le barche sono fondamentali per spostarsi agevolmente su strade diventate fiumi e terreni trasformati in laghi, da qui la richiesta di aiuto da parte del Pettirosso. Nella regione sono arrivate numerosissime associazioni che si occupano di tutela animale,  e i Vigili del Fuoco ormai da giorni sono impegnati in Emilia Romagna, dove l'alluvione è costata la vita a 15 persone, ha lasciato senza casa altre 20.000 e mietuto centinaia di vittime tra gli animali, compresa la fauna selvatica. Quelle di Forlì e Ravenna sono le province che versano in condizioni peggiori: soprattutto nel ravennate, tra Conselice, Cervia e Casola Valsenio, 30 soccorritori acquatici, a bordo di anfibi e piccoli natanti, consegnano porta a porta alimenti e medicine a chi è bloccato ai piani alti delle abitazioni o recuperano beni dalle case allagate per conto dei proprietari. Negli stessi territori sono 130 gli esperti che si stanno occupando delle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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