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19 Ottobre 2023
15:59

Aiuti ai cani dei senza tetto e delle persone in difficoltà economiche: il progetto di Save The Dogs si allarga

Un contributo di 65mila euro è arrivato all'associazione Save the dogs per il progetto Amici di strada, dedicato ai cani dei senza dimora di Milano. I fondi serviranno a raddoppiare il numero delle uscite delle unità di strada, creare un presidio fisso, estendere gli interventi anche alle famiglie indigenti con animali.

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Ottime notizie per Save the Dogs, l’associazione guidata da Sara Turetta: per continuare a portare avanti il progetto “Amici di strada, Compagni di vita” dedicato ai cani delle persone senza dimora di Milano, sono arrivati all’organizzazione 65mila euro da parte di Fondazione di Comunità Milano, no profit che sostiene interventi di utilità sociale, che permetteranno di ampliare gli aiuti anche alle persone più fragili e in difficoltà economica.

I soldi serviranno a raddoppiare il numero delle uscite delle unità di strada Save the Dogs, facendole passare dalle attuali 4 a 8 al mese, ma serviranno anche a creare un presidio fisso di assistenza con cadenza settimanale e, infine, a estendere gli interventi alle famiglie sempre più numerose che non riescono più a prendersi cura adeguatamente dei propri compagni di vita per problemi economici. Un problema, questo ultimo, che si fa sentire particolarmente in questo momento a causa della durissima crisi che sta colpendo gran parte del Paese e che coinvolge anche Milano, città che in quanto ad animali non scherza, con i suoi 120mila domestici presenti nelle famiglie meneghine.

Un legame quello uomo-animale che nel capoluogo lombardo è davvero molto sentito, ma che rischia di spezzarsi di fronte all’impossibilità di garantire a quelli che sono ormai considerati membri della famiglia anche solo che il cibo: «La condizione di povertà in cui si ritrovano alcune famiglie –  spiega Turetta – spesso porta i pet mate ad affrontare un grande senso di colpa e di frustrazione per il fatto di non riuscire a dare al proprio animale tutto ciò di cui ha bisogno, ma porta anche una grande tristezza dovuta alla consapevolezza che tale situazione potrebbe voler dire addirittura rinunciare al proprio amico. Noi ci battiamo affinché questo non avvenga, affinché quel legame affettivo non si interrompa».

Grazie a Fondazione di Comunità Milano, infatti, Save the Dogs potrà mettere a disposizione, non solo delle persone senza dimora, ma anche delle famiglie indigenti, beni di prima necessità e cure veterinarie gratuite che garantiscano il benessere dei loro animali e tutelino, non cosa di poca importanza, anche la salute pubblica. «Ormai sono due anni che Amici di strada è stato attivato, ma nel frattempo qualcosa è peggiorato ancora, e ci siamo resi conto di trovarci di fronte a un fenomeno ben più ampio, che non tocca solo le persone senza dimora – continua ancora Turetta – L’aumento delle richieste di intervento, che ci arrivano anche attraverso altre associazioni umanitarie attive sul territorio che conoscono la nostra attività, è stato notevole».

Milano, effettivamente, offre per le persone vulnerabili una forte rete solidale di aiuti, cosa che non fa allo stesso modo per le persone in condizioni di povertà che non sono in grado di provvedere ai propri animali, per le quali mancano servizi o progetti strutturati e continuativi di assistenza. Ed è proprio per colmare questa carenza che Save the Dogs ha deciso di intercettare questa specifica dimensione del bisogno, partendo dalla più difficile, quella di coloro che vivono per le strade del capoluogo lombardo.

Nasce così “Amici di strada, Compagni di vita” nel 2021 e da allora i volontari che sono scesi in strada nelle zone presidiate di Lambrate, San Babila, Corso Europa, Arco della Pace e Darsena, hanno fatto tantissimo e in un solo anno sono riusciti a fornire tutti i prodotti di prima necessità a 77 coppie persona-animale, aggiungendo ai kit anche l’assistenza sanitaria, le vaccinazioni, l'identificazione con microchip e le sterilizzazioni gratuite, grazie anche alla collaborazione con il Comune di Milano e del Servizio Veterinario di ATS..

«Si tratta di un progetto di grande importanza per me e per l’associazione, ma anche per tutta la comunità: – conclude Turetta – garantire cure veterinarie attraverso controlli periodici permette, infatti, di assicurare un buono stato di salute degli animali e di prevenire la diffusione di malattie potenzialmente pericolose per la salute pubblica e per gli animali stessi. Inoltre, fatto di non poca rilevanza, contribuisce alla mappatura e all’identificazione della popolazione canina e alla registrazione degli animali nella banca dati regionale, unica risposta al momento al fenomeno del randagismo».

Cosa, quest'ultima, che riporta alla missione iniziale di Save the Dogs, nata nel 2002 in Romania per cambiare il futuro degli animali destinati a essere soppressi nei canili pubblici del paese, avviando progetti alternativi di gestione del randagismo. L'organizzazione arriva a Milano nel 2005 e qui comincia a realizzare tutta una serie di progetti che puntano a migliorare il benessere degli animali, concentrandosi particolarmente su interventi quali le sterilizzazioni, il censimento randagi, l’educazione alle adozioni, la convivenza responsabile con gli animali da compagnia.

E i risultati non sono tardati ad arrivare: ad oggi sono oltre 8.200 le adozioni realizzate in Europa, oltre 2.295 le sterilizzazioni in Italia con il programma #NonUnoDiTroppo (in Campania e in Calabria), 77 i cani dei senza dimora raggiunti regolarmente dall’unità di strada a Milano. E tutto prosegue anche in Romania, dove sono 2mila gli animali assistiti ogni anno nella moderna clinica veterinaria costruita e 41.200 i cani e i gatti sterilizzati finora gratuitamente in questo paese.

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Simona Sirianni
Giornalista
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