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Sta girando su tante riviste internazionali la notizia di un uomo, Joe Tate, che aiuta un cucciolo di alce a oltrepassare il guardrail di un autostrada e a raggiungere la propria mamma. L'accaduto è avvenuto a domenica 6 giugno in Alaska, vicino Clam Gulch nella Penisola di Kenai, quando Tate stava tornando in macchina da una gita di pesca con gli amici a Ninilchik. D'improvviso è rimasto bloccato in una fila di macchine, che si erano fermate per far passare un'alce, che inquieta camminava avanti e indietro per la strada.
Dopo poco l'uomo si è accorto della presenza del cucciolo che, in evidente stato di stanchezza, cercava di raggiungere il genitore dall'altro lato della strada, ma, a causa dell'altezza del guardrail, non riusciva a oltrepassarlo. Dopo 30 minuti in cui è stato a osservarlo, cercando di capire se fosse davvero il caso di intervenire, Joe Tate è sceso dalla macchina e ha deciso di prendere in braccio l'alce e portarlo dall'altro lato del guardrail. Dopodiché se n'è subito andato, lasciando che tornasse dalla mamma da solo. Gli amici, al momento del recupero, hanno impedito che la mamma vedesse la scena, mettendosi con il proprio veicolo tra lei e Joe Tate.
Fortunatamente tutto è andato per il meglio, ma i rischi a cui l'uomo è andato incontro sono davvero tanti. Ecco il post pubblicato su Facebook da una persona che ha assistito alla scena, riuscendo anche a scattare qualche foto:
Perché è meglio non manipolare la fauna selvatica
Joe Tate sostiene di aver pensato di contattare il Department of Fish and Game o l'Alaska Wildlife Troopers, una divisione del dipartimento di sicurezza dell'Alaska che ha lo scopo di proteggere le risorse naturali e la fauna selvatica. La sua preoccupazione era però che ci avrebbero messo troppo tempo ad arrivare e intanto sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto agli animali se non si agiva nell'immediato. Nonostante tutto sia andato per il meglio, Joe Tate ha davvero corso un grosso rischio.
In generale non si dovrebbe mai manipolare la fauna selvatica, soprattutto in presenza di madri con i piccoli, che potrebbero reagire in maniera aggressiva per proteggere i propri cuccioli. Inoltre, la manipolazione richiede delle competenze per evitare di causare danni agli animali e la trasmissione di malattie: è infatti sempre consigliabile contattare le autorità e i Centri di Recupero più vicini. L'Alaska Wildlife Troopers ha infatti dichiarato che è illegale "maneggiare qualsiasi animale selvatico in un modo simile" e che se ci si trova in una situazione del genere bisognerebbe immediatamente chiamare il personale competente.
L'alce (Alces alces)
L'alce è la specie più grande della famiglia dei cervidi. È un ungulato provvisto di palchi, ossia delle strutture, simili a corna, che cadono ogni anno per poi ricrescere. Nell'alce i palchi sono davvero particolari: sono infatti palmate e fungono da antenne per amplificare il suono. La specie è distribuita sia in Eurasia che in Nord america e si stima sia arrivata in Nord america dall'Asia circa 11.000-14.000 anni fa. Vive in una gran varietà di habitat diversi, è erbivoro e si nutre principalmente delle parti vegetative delle latifoglie, di arbusti e piante acquatiche. Le minacce per le popolazioni di Alces alces sono principalmente legate all'alterazione dell'habitat a causa dell'uomo. In Nord america le popolazioni sono in declino dagli anni '90 e probabilmente uno dei fattori che ha contribuito è stata l'invasione dei cervi negli habitat delle alci, a causa dell'apertura di alcuni passaggi che ne hanno favorito gli spostamenti. I cervi però hanno portato le alci a contatto con agenti patogeni e malattie, causando spesso la morte degli individui.
