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9 Giugno 2021
14:11

Accarezzare il cane prima di lasciarlo solo induce uno stato di calma

Accarezzare un cane può avere degli effetti positivi sul suo stato di benessere. Una ricerca pubblicata su Journal of Veterinary Behaviour ha dimostrato che se si accarezza il cane con cui si convive prima di una breve separazione, questo mostra comportamenti di calma per tempi più lunghi e diminuisce anche il suo battito cardiaco.

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Accarezzare un cane ha degli effetti positivi sul suo stato di benessere, determinando ad esempio una diminuzione del battito cardiaco e dello stress. Questo può risultare particolarmente utile per indurre il cane ad uno stato di tranquillità quando vi è un evento traumatico, come ad esempio quando deve separarsi dal proprio referente umano. Uno studio del 2018, pubblicato sulla rivista Journal of Veterinary Behaviour, ha a tal proposito dimostrato che accarezzare un cane  prima di una breve separazione ha un effetto positivo sul suo stato di calma. La ricerca è stata ripresa a distanza di tre anni da diversi siti e sui social e questo ci fa capire quanto la separazione dal cane con cui si convive è un argomento molto ricercato: l'ansia da separazione è infatti un disturbo frequente nei nostri compagni e capire come gestirla è importantissimo per il loro benessere e per garantirgli una vita felice. Ovviamente non c'è una soluzione univoca per tutti: ogni cane è infatti un individuo a sé, dotato di una propria personalità e dalle motivazioni specifiche per la razza.

Lo studio: accarezzare il cane aiuta a calmarlo

I ricercatori dello studio hanno sottoposto dieci cani a due test: nel primo il referente umano accarezzava il cane per un minuto prima di separarsi da lui per tre minuti. Nel secondo invece non vi era alcuna interazione prima della separazione. I cani sono stati monitorati durante il periodo d'assenza del compagno umano, determinandone il comportamento e il livello di cortisolo (l'ormone dello stress). In entrambi i test i cani hanno passato molto tempo a cercare il proprio compagno umano e hanno registrato bassi livelli di cortisolo, quindi non risultavano particolarmente stressati. Nel primo test però, ossia quando la separazione è stata preceduta dalla carezza, i cani mostravano comportamenti di calma per tempi più lunghi e una diminuzione del battito cardiaco, rispetto al secondo test.

Ansia da separazione nei cani: a cosa è dovuta?

Nonostante i cani sottoposti allo studio non erano soggetti affetti da ansia da separazione, questa ricerca suggerisce che accarezzare un cane prima della separazione ha effetti positivi sul loro benessere. Ricerche future potranno verificare se questo metodo può funzionare anche su soggetti che soffrono di disturbo d'ansia da separazione. Questo è infatti un disturbo comportamentale frequente nel cane domestico, che può portare a stress e riversarsi in un'ampia gamma di comportamenti diversi.

«La separazione dal proprio gruppo è un problema complesso per il cane, un animale fortemente sociale che vive in famiglia e accettare la separazione non è mai semplice, soprattutto se parliamo di un soggetto giovane», spiega Elena Garoni, veterinaria esperta in comportamento e membro del comitato scientifico di Kodami.  La famiglia infatti rappresenta per il cane il proprio gruppo sociale e allontanarsene non rappresenta la "normalità", ma qualcosa a cui si deve abituare e deve imparare a gestire. «La separazione è una competenza che si deve sviluppare, e noi come referenti umani dobbiamo aiutare il cane in questo attraverso, ad esempio, un allontanamento graduale, una relazione solida con il gruppo famiglia e la conoscenza approfondita dell'individuo e della sua storia».

Perché il cane non riesce a stare da solo in casa

L'ansia da separazione provoca dei sintomi, dovuti a un comportamento "anormale" per il cane, che possono sfociare in diversi comportamenti come, ad esempio, la distruzione di oggetti in casa o l'ululato quando si trova da solo. Quello su cui bisogna agire però non sono i sintomi ma le cause che provocano l'ansia, da cui dipenderà la diagnosi e la terapia. «Il cane che non riesce a stare a casa da solo può avere diversi motivi – aggiunge Elena Garoni – Spesso è per causa di una mancata abitudine, ad esempio per un cane di giovane età. Altre volte può trattarsi di un vero e proprio iper-attaccamento al compagno umano, ma non solo: anche la paure degli spazi chiusi per traumi passati incide su determinati soggetti. In più potrebbe essere che il cane abbia altre patologie come iperattività o vuole avere il "controllo" di tutta la famiglia. Bisogna capire quindi qual è la causa che provoca ansia e agire su quella: se ad esempio il cane è molto agitato quando esco dalla porta e poi distrugge tutti i cuscini della casa, è meglio prendersi un po' di tempo prima per tranquillizzarlo. Se il cane invece è iperattivo il trattamento sarà diverso».

Se decidete di condividere la vostra vita con un cane e iniziare questo bellissimo percorso insieme bisogna così prima di tutto chiedersi se si hanno davvero le possibilità per dedicargli le attenzioni necessarie. Una breve separazione quotidiana infatti può essere ben gestita dal cane, ma lasciarlo troppo tempo solo può rappresentare per lui causa di forte disagio e malessere, soprattutto considerando la sua socialità di specie. Infine è importante non solo il tempo che gli dedichiamo ma, più di tutto, la qualità di questo.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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