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28 Febbraio 2024
9:00

5 segnali che il tuo cane è a disagio

Postura rigida, sguardo evitante e sbadigli frequenti sono alcuni dei principali modi in cui il cane segnala un disagio. Ci sono però anche altri segnali da non sottovalutare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nel complesso mondo delle relazioni tra cani e umani, la capacità di interpretare i segnali che i nostri amici a quattro zampe ci inviano è fondamentale per garantire loro una vita serena e felice. Un cane che si sente a disagio può manifestarlo in modi sottili, che spesso sfuggono all’attenzione o vengono interpretati in modo errato. Vediamo insieme cinque segnali di disagio nel cane tra i più comuni, per fornire strumenti utili ad una migliore comprensione e comunicazione con il nostro compagno a quattro zampe.

I comportamenti di disagio possono essere scatenati da molteplici fattori: situazioni di stress, ansia, paura, o anche semplicemente l’essere messi in una posizione o ambiente non familiare. Un cane che mostra segni di disagio potrebbe, ad esempio, nascondersi dietro il suo compagno umano quando si trova in presenza di estranei, o potrebbe rifiutare di mangiare se si sente ansioso o stressato. Quindi è importante comprendere, in prima istanza, che i segnali dei cani vanno contestualizzati, e possono avere molteplici sfumature, non vanno perciò considerati in modo universale.

1. Irrigidimento del corpo

Un primo segnale di disagio può essere notato osservando il linguaggio generale del corpo del cane. Un cane a disagio spesso assume posture rigide, con il corpo teso e la coda bassa o tra le gambe. Questo tipo di linguaggio del corpo indica che il cane non si sente al sicuro nella situazione in cui si trova e potrebbe essere pronto a difendersi se si sente minacciato. L’irrigidimento è spesso accompagnato dalla piloerezione nella zona delle scapole o della groppa. La tensione è generale e coinvolge anche il collo e la testa, le orecchie sono tese e lo sguardo del cane tende ad essere fisso. Qui è possibile che l’emozione sottostante sia un misto di paura/rabbia.

2. Evitamento dello sguardo

Un secondo segnale importante è l’evitamento dello sguardo. I cani comunicano molto attraverso il contatto visivo. Un cane che evita di incrociare lo sguardo può essere interpretato come un segno di disagio o insicurezza. Questo comportamento è spesso accompagnato da altri segnali di ansia, come leccarsi le labbra, sbadigliare o ansimare vistosamente. Per i cani, come per la maggior parte degli animali sociali, uomo compreso, lo sguardo ha una forte accezione sociale e in taluni casi può rappresentare un’intrusione nello spazio intimo dell’individuo. Qui è molto importante considerare il tipo di relazione che intercorre tra il cane e il referente relazionale in campo.

Spesso cani timidi evitano lo sguardo di persone estranee, nel tentativo di non attivare un’interazione che per loro potrebbe essere difficile da gestire. Ma questo atteggiamento potrebbe essere mostrato anche in relazione ai componenti della famiglia in particolari situazioni in cui il cane si sente in difficoltà. Alcuni cani mostrano questo atteggiamento quando comprendono la nostra intenzione di manipolarli, per esempio, magari perché mal tollerano l’essere spazzolati o asciugati dopo una passeggiata, o quando gli stiamo per chiedere di fare qualcosa che preferirebbero non fare, come entrare in un Kennel per coloro che patiscono questo tipo di situazione.

3. Leccarsi le labbra o sbadigliare frequentemente

Quando un cane si lecca le labbra o sbadiglia ripetutamente in assenza di cibo o sonno, è probabile che stia manifestando stress o ansia. Questi comportamenti possono essere reazioni a stimoli che il cane percepisce come minacciosi o semplicemente scomodi, e servono come tentativi di autocalmarsi. In taluni casi sono invece rivolti a noi, o ad un altro individuo, con intento comunicativo. Il cane li emette per cercare di segnalare il suo disagio aspettandosi un feedback positivo dal destinatario della comunicazione. Per esempio se si sente pressato da un’eccessiva vicinanza che suscita in lui preoccupazione. In pratica, in questo caso sta chiedendo spazio.

4. Tremori

I tremori possono essere un segnale di disagio particolarmente evidente, specialmente in assenza di basse temperature. Un cane che trema potrebbe essere spaventato o ansioso. È importante notare che i tremori possono anche essere sintomo di problemi medici, quindi è sempre meglio consultare un veterinario se questo comportamento persiste senza una causa evidente. Questi tremori sono spesso associati ad un atteggiamento dimesso del cane, orecchie basse, groppa piegata verso il basso e sguardo intimorito. In molti casi si presenta anche abbondante scialorrea, ossia salivazione eccessiva. Alle volte il cane si mette anche raccolto nella posizione di seduto, e se l'emozione negativa è molto intensa alcuni individui tendono a sollevare una zampa anteriore stringendola al petto. Indubbiamente in questo caso siamo di fronte ad un cane molto spaventato.

5. Rifiuto del cibo

Infine, un segnale molto chiaro di disagio in un cane è il rifiuto del cibo. Anche il cane più goloso può rifiutare di mangiare se si sente estremamente stressato o ansioso. Questo comportamento dovrebbe essere monitorato attentamente, poiché il rifiuto prolungato del cibo è qualcosa di anormale per un cane. Qui possiamo riflettere sul fatto che uno stato di disagio del nostro cane potrebbe sia essere legato ad un evento, o situazione, nel qui e ora, momentaneo, ma anche ad uno stato permanente, costante nel tempo. In questo caso, dopo aver escluso cause cliniche di disagio, è molto importante indagare su quali potrebbero essere le ragioni che mantengono il nostro compagno in un perenne stato di ansia e frustrazione prima che ciò si trasformi in stress permanente o cronico.

Capire i segnali di disagio nel cane è il primo passo per poter intervenire in modo adeguato, cercando di eliminare la causa del disagio o aiutando il nostro compagno a gestire meglio la situazione stressante. La comunicazione e l’osservazione attenta sono strumenti preziosi nella costruzione di un rapporto armonioso e rispettoso con i nostri amici animali. Ricordiamo sempre che il benessere del cane non è solo una questione di salute fisica, ma anche di equilibrio emotivo e psicologico.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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