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13 Marzo 2024
16:28

10 animali più stravaganti e meno conosciuti del pianeta

L’antilope saiga dal muso insolito, il barreleye fish dalla testa trasparente e la pecora foglia, capace di effettuare fotosintesi come una pianta, sono alcuni degli animali più stravaganti ma meno conosciuti al mondo.

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Le continue scoperte scientifiche in ambito zoologico hanno rivelato negli anni sempre più animali stravaganti, ciò nonostante, questi restano meno conosciuti al grande pubblico rispetto ad altre specie note per la loro bellezza.

Parliamo di animali dalle caratteristiche uniche, come il barreleye fish, dalla testa trasparente, o l’hoatzin, l’unico  uccello dotato di artigli sulle ali, o ancora l’antilope saiga dal muso unico nel suo genere tra i suoi parenti attualmente viventi.

All’elenco si aggiungono anche invertebrati dalle caratteristiche uniche come la pecora foglia, capace di effettuare fotosintesi come le piante, e la cicalina brasiliana, dall’aspetto decisamente alieno.

Il barreleye fish

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Il barreleye fish (Macropinna microstoma) è un pesce che vive nelle profondità degli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico, tra i 600 e gli 800 metri al di sotto del livello del mare.

La caratteristica più sorprendente di questo animale è la sua testa trasparente, attraverso la quale è possibile vedere gli occhi del pesce, che a loro volta sono degni di nota, in quanto possono muoversi all'interno della testa e guardare anche verso l'alto attraverso il cranio.

Questo adattamento insolito è utile per individuare prede come meduse e altri organismi gelatinosi nel buio delle profondità oceaniche.

Il proteo

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Il proteo (Proteus anguinus) è un curioso animale diffuso esclusivamente in alcune grotte dell'altopiano carsico e delle Alpi Dinariche, in particolare in Slovenia, ma è possibile trovarlo anche in Friuli-Venezia Giulia.

È una specie davvero unica per via dei suoi eccezionali adattamenti alla vita nel sottosuolo: è un anfibio, ma sembra quasi un piccolo drago cinese, può vivere fino a 100 anni e restare completamente a digiuno anche per otto, la sua pelle è priva di pigmentazione ed è praticamente cieco.

Se questo non fosse abbastanza, il proteo è anche un animale neotenico, ovvero che mantiene le caratteristiche larvali come le branchie anche allo stadio adulto, in maniera simile al più famoso axolotl (Ambystoma mexicanum).

Il basilisco piumato

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Il basilisco piumato (Basiliscus plumifrons) non è una creatura mitologica in grado di pietrificare con lo sguardo, ma una specie di lucertola originaria delle foreste tropicali dell'America centrale, imparentata con le iguane.

Deve il suo nome comune alla vistosa cresta che presentano i maschi lungo tutto il dorso che, assieme alla sua colorazione vivace, lo rende un rettile davvero affascinante.

Ma la sua caratteristica più singolare è la capacità che ha di correre sull’acqua: se spaventato, il basilisco può fuggire dai predatori correndo sulle sole zampe posteriori sul pelo dell’acqua, senza affondare, grazie alle sue lunghe dita, per poi arrampicarsi al sicuro tra i rami di un albero. È a questa sua abilità unica che deve il soprannome di “Jesus lizard”, ovvero lucertola Gesù.

La lucertola cornuta del Texas

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Il Phrynosoma coronatum, noto anche come lucertola cornuta del Texas, è un rettile nativo del Nord America che abita principalmente le regioni desertiche e semi-desertiche del sudovest degli Stati Uniti e del Messico settentrionale.

Per sfuggire ai predatori può gonfiarsi in modo che le sporgenze sul corpo simili a corna e spine si rizzino in modo da non poter essere ingoiato.

Tuttavia il comportamento più affascinante di questa lucertola è quello di spruzzare dalle palpebre uno schizzo di sangue con grande precisione, per colpire il suo predatore sul muso o nell'occhio e avere il tempo di scappare.

L’hoatzin

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L'hoatzin (Opisthocomus hoazin) vive nella foresta pluviali sudamericane ed è uno degli uccelli più strani del mondo: non è noto per la sua bellezza, come ad esempio gli uccelli del paradiso, anzi è soprannominato uccello puzzolente per via dell’odore che emette, ma la sua caratteristica unica è quella di avere degli artigli sulle ali.

I suoi pulcini, infatti, presentano due artigli sulle dita delle ali che gli permettono di arrampicarsi tra i rami della foresta e che verranno persi con l’età adulta. Nessun altro uccello al mondo possiede questa caratteristica, fatta eccezione per alcune specie ancestrali come Archaeopteryx che vivevano durante il regno dei dinosauri, centinaia di milioni di anni fa.

Il campanaro bianco

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Il campanaro bianco (Procnias albus) è noto per essere l’uccello più rumoroso del mondo, capace di produrre vocalizzazioni simili al suono di una campana – da cui prende il nome – fino a 125,4 decibel: più forte di un martello pneumatico.

Si trova nelle foreste di Venezuela, Guyana, Suriname, Guyana Francese e nello stato brasiliano del Pará, così come a Trinidad e Tobago e Panama. Come nelle altre specie affini del genere Procnias, i maschi hanno dei lunghi bargigli, strutture carnose che pendono dal becco, simili a quelli rossi e ben più famosi che hanno i galli.

L’uakari calvo

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L’uakari calvo (Cacajao calvus) è una scimmia originaria delle foreste pluviali dell'Amazzonia, nota per il suo aspetto peculiare: ha infatti la testa completamente calva e di un colore rosso acceso.

Questa caratteristica lo rende decisamente unico tra le scimmie. Purtroppo questi animali sono minacciati dalla perdita di habitat e dalla caccia, sia per il consumo di carne che per essere tenuti come animali da compagnia dalle popolazioni indigene.

L’antilope saiga

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La saiga (Saiga tatarica) è un'antilope caratteristica delle steppe e delle pianure semi-desertiche dell'Asia centrale, riconoscibile per il suo aspetto distintivo: la fisionomia generale ricorda quelle di altre piccole antilopi con lunghe corna nei maschi, zampe sottili e un colore che va dal crema al beige, ma il muso di questo animale, con il suo naso straordinariamente lungo e flessibile, che si estende verso il basso come un proboscide, non ha eguali in nessun altro ungulato affine.

Questo naso così peculiare è adattato per filtrare l'aria durante le stagioni polverose e riscaldarla durante l’inverno freddo.

La pecora foglia

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La Costasiella kuroshimae, conosciuta anche come "leaf sheep" (letteralmente pecora foglia) è sicuramente un unicum non solo tra i nudibranchi, ma in tutto il regno animale.

Questo piccolo mollusco gasteropode, infatti, trascorre la vita a nutrirsi di alghe, ma non le assimila semplicemente: è in grado di preservare i loro cloroplasti, gli organelli responsabili della fotosintesi clorofilliana, all’interno del suo corpo. Questo non solo le permette di assumere un colore verde mimetico per eludere i predatori, ma addirittura di sfruttare la fotosintesi in maniera indiretta, assorbendo la luce solare e generando energia proprio come un vegetale.

Questa abilità straordinaria consente quindi alla Costasiella di avere una notevole autonomia energetica e di non dipendere dalla continua ricerca di cibo.

La cicalina brasiliana

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Di insetti dalla fisionomia bizzarra ne esistono a migliaia, ma forse in pochi riescono ad eguagliare la cicalina brasiliana (Bocydium globulare).

Questa specie appartiene all’ordine degli emitteri, lo stesso di cimici e cicale, e la sua caratteristica più sorprendente è la presenza di una protuberanza ramificata con quattro sfere e uno spuntone sulla parte posteriore del suo corpo. La loro funzione non è ancora nota con certezza, ma si ritiene che possano essere coinvolte nella mimetizzazione, nella difesa contro i predatori o nell'attrazione di un partner.

Questi insetti dall’aspetto alieno vivono in un vasto areale che va dal Messico all'America meridionale, si nutrono di materiale vegetale e sono innocui per l’essere umano.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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