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22 Dicembre 2021
16:23

Zoë Kravitz studia la lotta tra gatti per interpretare Catwoman. Ma come combattono i felini?

Zoë Kravitz per interpretare alla perfezione la Catwoman nel film "The Batman" ha studiato veri combattimenti di gatti e leoni per rendere più naturali possibile i movimenti del suo personaggio.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Zoë Kravitz sta cercando il suo lato felino per interpretare alla perfezione la Catwoman del cinecomic tratto dai fumetti della DC, The Batman, che a marzo 2022 arriverà nelle sale.

E così, Selina Kyle/Catwoman, come ha raccontato in un’intervista a Empire, per definire i movimenti del suo personaggio, ha osservato attentamente i filmati di alcuni gatti e leoni che combattono, in modo da riprodurre quello stesso stile in maniera più naturale possibile.  Il risultato finale raggiunto, ha spiegato, è stato così «un’amalgama di diversi tipi di arti marziali e un movimento felino, simile a una danza».

L’imminente reboot del 2022, diretto da Matt Reeves, che vede come protagonista Robert Pattinson, segnerà la quinta incarnazione cinematografica live-action di questo personaggio iconico, dopo le performance di Michelle Pfeiffer in Batman-Il Ritorno, Halle Barry e di Anne Hathaway nel capitolo finale della trilogia del Cavaliere Oscuro – Il Ritorno di Christopher Nolan.

Dedita al furto e originariamente creata come avversaria di Batman, con il passare degli anni il personaggio di Catwoman ha acquisito caratteristiche di bontà e di solidarietà diventando un'eroina-antieroina, sempre più moralmente ambigua nei tempi recenti. Versione e ruolo che, a detta dei rumors, gli spettatori dovrebbero ritrovare nella Selina interpretata da Zoë Kravitz.

Le lotte tra gatti

I gatti sono animali molto territoriali che tendono a difendere il loro spazio dai gatti estranei al gruppo sociale. Ed è proprio questa peculiarità la motivazione più frequente che li porta a lottare tra loro.

La maggior parte delle volte, infatti, i conflitti tra i felini casalinghi, quando ne sono presenti più d’uno, avviene proprio per la difficoltà di stabilire il territorio di ciascun individuo. Naturalmente anche il gatto che può uscire “discute” con i suoi “vicini” per il territorio esterno, ma è più difficile che si azzuffi fisicamente come quelli domestici, in genere si tratta più di scontri vocali.

Un'altra ragione per battagliare che riguarda i gatti maschi, è la concorrenza per l’accoppiamento con una femmina. Ma, ormai avviene molto raramente tra i mici che vivono in casa, visto che la maggior parte sono castrati. Naturalmente anche le femmine possono avere i loro motivi per scontrarsi: tipici sono sempre quelli per il territorio, ma spesso l’origine scatenante riguarda il preservare l’incolumità dei loro cuccioli.

Nella posizione di attacco, il gatto cerca di apparire all’avversario più imponente di quello che è, per questo gonfia la propria pelliccia, inarca la schiena e si gira di lato. La posizione delle orecchie è molto importante. Infatti, viene utilizzata per captare le potenziali minacce alle sue spalle mentre tutta l’attenzione visiva è calamitata in avanti verso il nemico. Spesso le porta anche all’indietro o verso il basso per difendere gli organi interni, durante combattimento.

Per intimidire ancora di più l’avversario, il gatto prima di attaccare emette dei forti vocalizzi e mostra i denti, mentre durante la lotta utilizza le zampe anteriori per sferrare colpi diretti al muso e al corpo dell’avversario, utilizzando anche la bocca per afferrarlo.

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Simona Sirianni
Giornalista
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