Le immagini dell’orso Juan Carrito a Pescocostanzo

L'orso marsicano Juan Carrito è stato ripreso dalle telecamere di video-sorveglianza a Pescocostanzo. A diffondere le immagini è il Comune di Pescocostanzo che poche ore fa aveva stilato un succinto decalogo con le regole di comportamento da tenere nei confronti dell'orso.

26 Aprile 2022
17:03
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Juan Carrito a Pescocostanzo
Juan Carrito a Pescocostanzo

L'orso marsicano Juan Carrito è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza a Pescocostanzo. Le immagini sono state diffuse proprio sulle pagine social del Comune.

«Il senso della nostra condivisione è: Juan Carrito ve lo facciamo vedere noi, non rincorretelo più – spiega a Kodami il sindaco di Pescocostanzo Roberto Sciullo – Ieri ho visto immagini dell'orso "letteralmente" inseguito da persone che volevano riprenderlo, un atteggiamento pericoloso per tutti, orso ed esseri umani».

Juan Carrito torna in città, questa volta però non si tratta di Roccaraso, ma di Pescocostanzo, un altro noto centro turistico abruzzese. A separare le due città in provincia dell'Aquila sono poco meno di 6 chilometri, una distanza irrisoria per un orso come Carrito, capace di percorrerne oltre 150 in poche settimane.

A Pescocostanzo Juan Carrito è stato avvistato più volte nel corso degli ultimi giorni, e in alcuni casi è stato anche ripreso dagli stessi cittadini, mentre cammina in piena notte per le vie della cittadina, non lontano dalla chiesa nota come "Madonnina del Convento".

Gli effetti del suo passaggio però si sono fatti sentire soprattutto nelle masserie della zona, distanti dal centro abitato, dove Carrito ha preso di mira diverse galline e anche una capra, comportamenti coerenti con la natura opportunistica dell'orso.

«Tutti gli orsi danno questo genere di problematiche, a Pescocostanzo ha fatto diversi danni, compresa la distruzione di un pollaio in un agriturismo – sottolinea Sciullo – In merito a questo, dato che Carrito è monitorato, crediamo che il Parco nazionale della Maiella dovrebbe anticipare le sue mosse, è una richiesta che avanzerò alla direzione. Nel frattempo abbiamo predisposto i risarcimenti».

Per evitare ulteriori danni il Parco della Maiella ha messo a disposizione di quanti ne facciano richiesta delle reti elettrificate e porte in ferro a tutela dei pollai. Lo stesso Parco poi ha comunicato che provvederà al rimborso dei danni causati agli animali domestici. Azioni attuate per sedare il malcontento crescente della popolazione, e aiutare l'orso a tenersi più lontano dai centri abitati. Solo così, infatti, potrà restare libero in natura come auspicato dalla direzione del Parco della Maiella.

«Bisogna ripensare le comunità, un passo in avanti lo abbiamo già fatto perché mentre questo inverno Carrito si cibava  principalmente di rifiuti, ora fa quello che fanno anche gli altri orsi, e se impariamo a contenere ed evitare simili danni, forse riusciremo a trovare una sintesi tra benessere dell'orso e la tutela dei cittadini», ricorda il Sindaco.

Diverse settimane fa Juan Carrito era stato avvistato a Roccaraso, anche qui, esclusa qualche sortita nelle masseria, aveva evitato di entrare in pieno centro abitato, e dopo un giro di perlustrazione della sua "ex casa" era tornato a quote più alte. Si spera che ciò possa accadere anche nella vicina Pescocostanzo.

Con l'aumento della popolazione di orso bruno marsicano, specie endemica dell'Appennino italiano, le occasioni di incontro con questo animale sono destinate ad aumentare, per questo i 39 Comuni del Parco della Maiella e i 25 sul territorio del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise stanno abbracciando buone pratiche per comunità sempre più "a misura d'orso".

Anche il Comune di Pescocostanzo sta agendo in questo senso: poche ore fa ha pubblicato un succinto decalogo con le regole di comportamento per evitare di danneggiarne Juan Carrito, e con lui tutti gli altri 50 individui di orso marsicano che transitano l'Appennino abruzzese:

  • Esporre solo al mattino i contenitori per la raccolta differenziata, allo scopo di evitare che l'orso possa assuefarsi nuovamente ai rifiuti antropici;
  • Ricoverare in stalla ogni specie di animale durante la notte;
  • È vietato rincorrere Carrito per effettuare riprese video e/o fotografie, dato che proprio la progressiva riduzione delle distanze hanno reso l'orso "confidente", facendogli perdere l'innato timore nei confronti dell'essere umano.

«Non sono questi i comportamenti che ci aspettiamo dai nostri concittadini, per il rispetto di tutti e per il rispetto verso Carrito. Possiamo comprendere che la curiosità è tanta, ma il rispetto verso Carrito deve essere maggiore. Siamo convinti della capacità di tutti i nostri concittadini del rispetto delle regole della natura», ha concluso l'amministrazione comunale.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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