Il video del lupo estraneo attaccato dal branco. L’esperto: «Scontri rari, ma talvolta molto violenti»

In Abruzzo un branco di lupi difende il proprio territorio aggredendo violentemente un individuo estraneo, l’esperto Marco Antonelli: «Di solito non si arriva allo scontro, ma in particolari condizioni possono accadere».

16 Marzo 2023
13:59
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Dopo due giorni di osservazione nel Parco Nazionale d'Abruzzo, la Guida Alpina e fotografo naturalista Pietro Santucci è riuscito a filmare una nuova ed emozionante scena tra lupi. Alcuni individui invadono il territorio già occupato da un altro branco che reagisce per allontanare gli intrusi. Lo scontro è cruento e uno dei lupi invasori viene accerchiato, attaccato e ferito in maniera grave.

«Si tratta di un documento davvero straordinario, mai ripreso in Italia. Le poche immagini che solitamente documentano scontri territoriali tra nuclei familiari differenti arrivano quasi sempre dal Nord America – spiega Marco Antonelli, naturalista e zoologo che da anni studia i lupi – Ovviamente sono dinamiche che possono accadere anche qui, soprattutto quando la densità di individui è alta, i territori liberi diminuiscono e le tensioni aumentano nelle zone di confine tra branchi».

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Episodi del genere, soprattutto in Europa, sono infatti molto rari. I lupi sono mammiferi estremamente territoriali ma come altre specie cercano in tutti i modi di evitare lo scontro fisico, rischioso sia per chi attacca che per chi difende. Proprio per questo, attuano diverse strategie e comportamenti di marcatura e comunicazione intraspecifica per stabilire i confini in maniera inequivocabile ed è sorprendente il modo in cui questi vengono rispettati, come dimostra uno studio tramite GPS dell'Università del Minnesota. Nonostante ciò, in particolari condizioni i branchi possono arrivare anche ad aggredire i lupi estranei.

«Nella maggior parte dei casi non si arriva allo scontro fisico. Le marcature territoriali definiscono i confini in maniera precisa e vengono quasi sempre rispettati dai branchi – continua Antonelli – In alcuni casi questo però non basta, soprattutto quando ci sono giovani lupi in dispersione che sono alla ricerca di nuovi territori e che attraversano così aree già occupate da altri branchi».

Quando un giovane lupo raggiunge la maturità sessuale – intorno ai due anni di età – abbandona il suo branco di nascita per intraprendere il viaggio di dispersione alla ricerca di un nuovo territorio e un partner con cui creare un proprio nucleo familiare. In questa fase, molto delicata, spesso è costretto ad attraversare territori già occupati da altri lupi, che reagiscono cercando di difendere la propria casa allontanando l'intruso con le buone o con le cattive, se necessario».

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«Quando un lupo sconfina, il branco residente può arrivare a comportarsi  come si vede nel video. L'obiettivo primario è ovviamente quello di scacciarlo dal proprio territorio e di solito non si arriva allo scontro fisico – spiega ancora Marco Antonelli – Quando però questo diventa inevitabile, talvolta è abbastanza violento, proprio come si vede in questo documento. In rari casi, può addirittura capitare che si arrivi alla morte dell'individuo estraneo. In questo caso non sappiamo come sia finita per il lupo estraneo, anche se considerando il numero di lupi che lo hanno attaccato potrebbe aver riportato ferite anche molto gravi».

Scontri tanto violenti non erano stati mai documentati in Italia ma, con l'aumento della popolazione, i territori liberi diventano sempre meno e di conseguenza i contatti, anche violenti, sono destinati ad aumentare. «Per l'Italia non esistono dati o studi sulla mortalità intraspecifica (causata dagli stessi lupi, ndr) proprio perché si tratta di eventi rari e legati alle alte densità di popolazione – conclude Antonelli – Ma considerando la crescita della popolazione che sta vivendo il lupo nel nostro paese, è possibile che interazioni del genere aumentino in futuro. Altrove invece, come in Nord America, questi scontri sono più frequenti e i lupi stessi possono anche essere la prima causa di mortalità per la specie».

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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