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26 Settembre 2021
9:44

Veneto: il Tar sospende (in parte) il calendario venatorio. La Regione minimizza

Il Tar di Venezia ha deciso: il calendario venatorio del Veneto va in parte sospeso. Il ricorso era stato presentato dalla Lac, la Lega per l’abolizione della caccia, e ora mette a un angolo le doppiette. Viene vietata la caccia di due specie di uccelli, il combattente e la pavoncella. I giudici hanno stabilito la chiusura della caccia per la quaglia al 31 ottobre anziché al 31 dicembre e viene anticipata quella al cesena e al tordo sassello al 20 gennaio (anziché, come previsto, al 31 gennaio).

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Il Tar di Venezia ha deciso: il calendario venatorio del Veneto va in parte sospeso. Il ricorso era stato presentato dalla Lac, la Lega per l’abolizione della caccia, e ora mette a un angolo le doppiette. Viene vietata la caccia di due specie di uccelli, il combattente e la pavoncella. I giudici hanno stabilito la chiusura della caccia per la quaglia al 31 ottobre anziché al 31 dicembre e viene anticipata quella al cesena e al tordo sassello al 20 gennaio (anziché, come previsto, al 31 gennaio). Si anticipa allo stesso giorno (anziché a fine mese), la chiusura per germano reale, folaga, gallinella d’acqua, alzavola, mestolone, canapiglia, porciglione, fischione, codone, marzaiola, frullino, beccaccino. Sono annullate, inoltre, le due giornate aggiuntive settimanali di caccia ai migratori nei mesi di ottobre e novembre.

Lo commenta come un «vero terremoto» il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni. «È il terzo pronunciamento dei giudici veneziani contro la caccia in Veneto: con il primo, a inizio agosto, hanno accolto il ricorso della Lac sospendendo la caccia da appostamento alla Tortora: il secondo, alla fine dello stesso mese, ha accolto quello di Lipu, Wwf, Enpa e Lav contro la caccia alla Pavoncella».

Non ci sta a ingoiare una sconfitta l’assessore regionale veneto alle Attività Venatorie, Cristiano Corazzari. «Diversamente da quanto atteso e auspicato dal mondo ambientalista, le recenti ordinanze del Tar hanno di fatto salvaguardato l’impostazione generale del calendario venatorio adottato dalla Giunta regionale per la stagione 2021-2022 – commenta – Con Ordinanze del Tar Veneto n. 00491/2021 e 00492/2021, infatti, il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso il calendario venatorio della Regione del Veneto solamente in alcune delle sue parti lasciando inalterata l’architettura complessiva dello stesso confermando, in tal modo, la validità delle scelte gestionali operate dall’Amministrazione regionale – prosegue l’assessore – In particolare le uniche specie oggetto di sospensione sono risultate Pavoncella e Combattente. A questa sospensione si aggiunge un semplice richiamo in ordine alle specie Quaglia, Tordo sassello e Cesena di cui è stata prevista una riduzione del periodo di prelievo al pari delle specie di avifauna acquatica».

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