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25 Ottobre 2023
13:35

Il Tar Sardegna dice no alla proroga della caccia decisa dalla Regione

Bocciato il calendario venatorio che prorogava la caccia a tordi e uccelli acquatici in Sardegna sino al 31 gennaio 2024. Deliperi (Grig): «Principio di precauzione a favore della fauna selvatica, non dei cacciatori».

tordo sassello
Tordo sassello

In Sardegna niente caccia a tordi e uccelli acquatici oltre il 10 e il 20 gennaio 2024. Il Tribunale amministrativo regionale ha infatti bocciato il calendario venatorio della Regione che fissava la proroga della caccia di queste specie a fine gennaio 2024. La sentenza emessa dal collegio del Tar Sardegna presieduto da Marco Buricelli, ha infatti accolto il ricorso del Gruppo di intervento giuridico, rappresentato da Carlo Augusto Melis Costa, avvocato del Foro di Cagliari, contro la proroga della caccia indicata dalla Regione.

Il collegio ha sottolineato il fatto che l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale) aveva indicato come data ultima per i tordi il 10 gennaio e per gli uccelli acquatici delle zone umide (anatidi, rallidi e limicoli) il 20 gennaio 2024, mentre la Regione aveva invece optato per il termine del 31 gennaio, senza allegare ragioni sufficienti a dimostrare l'irrilevanza dello spostamento in avanti della data, rispetto alle risultanze ricavabili dal parere dell'Ispra, sotto il profilo della tutela degli animali in esame.

«I dati menzionati nel provvedimento impugnato – ha affermato il Tar Sardegna – risultano insufficienti a giustificare un discostamento dal parere dell’Ispra, tenuto conto in particolare della finalità della normativa, anche comunitaria, volta a garantire, nel rispetto del principio di precauzione, la piena tutela delle specie animali in discussione, anche attraverso il divieto di caccia nei periodi di migrazione prenuziale».

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Tordo bottaccio

«Quest’ultimo provvedimento giudiziario –  spiega Stefano Deliperi presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) – è il quindicesimo consecutivo dal 2017 e ben s’inserisce in un’ormai lunga serie di pesantissime censure dei calendari venatori regionali isolani degli ultimi anni che hanno visto un’amministrazione regionale purtroppo prona alle pressioni delle associazioni venatorie, in contrasto con il minimo buon senso necessario per la corretta gestione del patrimonio faunistico, segno di pessima volontà e capacità regionale di gestire il patrimonio faunistico. Impareranno qualcosa  Regione e associazionismo venatorio? In ogni caso, la stagione venatoria per Cesena, Tordo bottaccio, Tordo sassello e per gli uccelli acquatici chiuderà prima per salvaguardare l’avifauna selvatica nel periodo della migrazione prenuziale».

Secondo Deliperi il «principio di precauzione deve essere puntualmente osservato, ed è a favore della fauna selvatica, non dei cacciatori».

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Daniela Scamuzzi
Giornalista
Sono giornalista professionista, vivo e lavoro tra Roma e la Sardegna, terra delle mie origini. Mi occupo da anni di salute, ecologia e welfare per agenzie di stampa, televisione, periodici. Amo la natura, sono vegetariana, credo e mi impegno per un mondo che finalmente impari a rispettare realmente la vita degli animali e la loro libertà.
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