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9 Gennaio 2023
15:25

Una nuova specie di boa nano scoperta nella foresta amazzonica in Ecuador

Si chiama Tropidophis cacuangoae e prende il nome da Dolores Cacuango, pioniera nella lotta per i diritti dei popoli indigeni, degli agricoltori e delle donne ecuadoriane.

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Un gruppo internazionale di scienziati ha appena scoperto e descritto una nuova specie di serpente quasi certamente endemica e quindi esclusiva dell'Ecuador. Si tratta di un boa nano, un piccolo rettile lungo al massimo 30 cm e che vive nell'Amazzonia ecuadoriana: la nuova specie è stata ribattezzata Tropidophis cacuangoae in onore di Dolores Cacuango, pioniera nella lotta per i diritti dei popoli indigeni e delle donne ecuadoriane.

Come spiegato nell'articolo pubblicato recentemente sull'European Journal of Taxonomy, l'epiteto scientifico cacuangoae è infatti la latinizzazione del cognome di Dolores Cacuango Quilo (1881-1970), conosciuta però dalla maggior parte delle persone come Mamá Dulu. Soprattutto nella prima metà del XX secolo, Cacuango si è distinta come attivista e leader nella lotta per i diritti dei popoli indigeni, dei contadini e delle donne in Ecuador.

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Il 26 ottobre del 2020, giorno del suo anniversario di nascita, Google ha dedicato un doodle a Dolores Cacuango

Nel 1944, insieme al Partito Comunista dell'Ecuador, ha fondato la Federazione Ecuadoriana degli Indios, mentre nel 1946, insieme a María Luisa Gómez de la Torre Páez, la prima scuola bilingue (quichua – spagnolo) del Paese. Mamá Dulu è stata ed è ancora oggi uno dei riferimenti più noti e influenti della sinistra e del femminismo ecuadoriano insieme a Tránsito Amaguaña e la suo retaggio è ancora molto forte in Ecuador.

La nuova specie di boa nano a lei dedicata, conosciuta ad oggi con per appena due esemplari, è stata trovata all'interno delle foreste della Riserva Nazionale di Colonso Chalupas e nel parco privato Sumak Kawsay, nel nord-est del Paese. Appartiene alla famiglia Tropidophiidae, un gruppo composto da 34 specie di piccoli serpenti, quasi tutti fossori, esclusivi di America centrale e meridionale.

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Vista dorsale dell’esemplare femmina. Foto di Danilo Medina

Si tratta di rettili molto elusivi che passano la maggior parte del tempo sottoterra per uscire di notte, ma nonostante ciò alcuni possiedono colorazioni parecchio brillanti che possono deliberatamente cambiare tra notte e giorno per camuffarsi meglio. La nuova specie appena scoperta, tra l'altro, è considerata dagli autori una vera e propria reliquia del tempo perduto, poiché possiede ancora parti delle ossa pelviche, vestigia di quando, milioni di anni fa, i serpenti avevano ancora le zampe.

Altre specie geneticamente vicine a Tropidophis cacuangoae vivono nel sud dell'Ecuador e in Perù, oltre che nel sud-est del Brasile, nella foresta atlantica. Pertanto, secondo gli autori, significa che tutte queste aree, ora separate da migliaia di chilometri, erano un tempo un'unica grande foresta. I boa nani sono serpenti completamente innocui, ma alcune specie, quando minacciate e messe alle strette, possono sanguinare volontariamente da occhi, bocca e narici per spaventare un eventuale predatore.

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Foto degli esemplari in natura di Mauricio Ortega–Andrade e Danilo Medina

Infine, considerando che questi piccoli boa sono stati trovati esclusivamente in una piccola area geografica della foresta pluviale primaria, gli autori credono che la specie possa essere già rischio estinzione e meriterebbe sin da subito alti livelli di protezione, anche se occorrono studi più approfonditi per conoscere la reale distribuzione e consistenza della popolazione. La scoperta di questa nuova specie, in ogni caso, evidenzia l'urgente necessità di accelerare le ricerche nelle aree remote rimaste ancora poco esplorate, dove potrebbero nascondersi ancora un sacco di piante e animali in attesa di essere scoperti.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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