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24 Gennaio 2024
13:21

Una nuova specie di serpente del caffè è stata appena scoperta in Ecuador

Un team di zoologi sta cercando di proteggere la natura di una foresta moto ricca di biodiversità cercando nuove specie. L'ultima appena scoperta appartiene a un gruppo di serpenti noti per vivere tra le coltivazioni di caffè.

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Ninia hudsoni, una specie simili a quella appena descritta. Foto da Wikimedia Commons

Un team di zoologi della Fondazione Khamai e della Liberty University ha appena scoperto una nuova specie di serpente del caffè all'interno delle foreste nebulose dell'Ecuador nordoccidentale, una delle aree meno esplorate di tutte le Americhe. I serpenti del caffè sono un gruppo di rettili diffusi in Centro e Sud America chiamati così perché molto comuni nelle piantagioni. Il ritrovamento è avvenuto un po' per caso, mentre uno degli autori della scoperta, il biologo Alejandro Arteaga, si trovava nella foresta per scattare delle foto da inserire nel suo nuovo libro.

Il nome che gli scienziati hanno dato a questa nuova specie è Ninia gutudori e la sua descrizione è stata pubblicata tra le pagine di Evolutionary Systematics. Non si tratta di un serpente molto grande, essendo lungo poco più di 15 cm, tuttavia è una specie velenosa. Come altri serpenti appartenenti allo stesso genere, il Ninia gutudori abita spesso nelle piantagioni di caffè, dove può rappresentare un pericolo per gli agricoltori.

La sua presenza un tempo si spingeva probabilmente anche all'interno della foresta nebulosa nord-orientale, dove negli ultimi decenni il disboscamento e gli incendi hanno però distrutto gran parte dell'habitat originale di molte specie. Attualmente, questa specie vive comunque ad altitudini comprese tra 1.000 e 1.500 metri sul livello del mare, dove non si trovano altre specie con abitudini e comportamenti simili.

Il suo nome scientifico è un omaggio all'ornitologo Guy Tudor, che secondo gli autori della scoperta era «un naturalista e illustratore scientifico a tutto tondo con una profonda passione per gli uccelli e per tutti gli altri animali». Hanno deciso così di dedicare proprio a lui la nuova specie come forma di riconoscimento per il suo importante contributo per la conservazione degli uccelli del Sud America.

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Ninia gutudori. Foto di Alejandro Arteaga

Gli scienziati, fortunatamente, non credono che questa specie sia a rischio di estinzione immediato, ma come tanti altri rettili che in passato sono diventati improvvisamente minacciati è probabile che alcune sue popolazioni siano comunque in declino. Non solo per via della deforestazione e dell'agricoltura che avanza, ma anche a causa dell’estrazione mineraria su larga scala che coinvolge diversi settori della foresta nebulosa ecuadoriana.

Per questa ragione, nel tentativo di proteggere questa nuova specie, i ricercatori sono intenzionati ad adottare misure di conservazione del suo ecosistema e a studiare maggiormente gli habitat forestali alterati dall’uomo, come le piantagioni di caffè e i pascoli. Il genere Ninia è composto comunque anche da altre 10 specie, tutte originarie del Messico, dell'America centrale e della parte settentrionale del Sud America.

Alcune si trovano anche su alcune isole dei Caraibi, molto distanti dalla costa continentale, probabilmente arrivate a causa dell'esportazioni di caffè avvenute nei secoli scorsi. La specie più famosa dell'intero gruppo è il serpente del caffè di Hallowell, noto agli scienziati come Ninia atrata e non si esclude che all'interno delle foreste ecuadoriane possano esserci anche altre specie non ancora identificate.

«Noi stiamo cercando di raccogliere fondi per la conservazione proprio attraverso la ricerca di nuove specie», ha chiarito Arteaga, che nella sua lunga carriera  carriera di zoologo ha scoperto ben 30 nuove specie animali. Il suo reale obiettivo è però quello di raggiungere 100 specie scoperte. «Per quanto possa sembrare strano, scoprire e dare un nome a nuove specie ci permette di proteggere la foresta nebulosa, e in particolare la Riserva di Buenaventura, dalle varie minacce che l'affliggono».

Dal canto loro, molti altri zoologi fanno il tifo per Arteaga e collaborando con lui cercano di tutelare il più possibile la natura di uno dei luoghi più dimenticati ed esposti alle minacce delle attività umane del Sud America.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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