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20 Settembre 2022
13:24

Scoperte tre nuove specie di serpente nei cimiteri dell’Ecuador

Fra le Ande dell'Ecuador sono state scoperte tre nuove specie di serpenti con abitudini fossorie. A rendere peculiare la scoperta è il fatto che sono stati ritrovati in cimiteri e chiese, luoghi in cui solitamente il ciclo della vita finisce.

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I cimiteri sono anche terra di vivi e un gruppo di ricercatori della Fondazione Khamai lo conferma: fra le Ande dell'Ecuador sono state scoperte tre nuove specie di serpenti fossori che si nascondono proprio in cimiteri e chiese.

Questa scoperta, pubblicata su ZooKeys, è stata possibile grazie a un gruppo di scienziati guidati da Alejandro Arteaga, borsista di The Explorers Club Discovery Expeditions e ricercatore presso la Fondazione Khamai. Immediatamente veniamo trasportati sulla cordigliera delle Ande, un'importante catena montuosa che si estende dall'Alaska fino alla terra del fuoco, l'arcipelago più a sud del continente. Circondati da montagne altissime e innevate, il nostro respiro viene mozzato dall'aria gelida, ma la terra rossa e brulla sotto i nostri piedi racconta un'altra storia e le lapidi di pietra non lasciano dubbi: siamo in un cimitero andino.

Cimiteri, cripte e sacrari delle chiese: i luoghi che appartengono ai morti e dove ci si aspetta che la vita abbia terminato il proprio ciclo, ma non sempre così. In alcuni casi è possibile che alcuni organismi trovino rifugio in questi luoghi così isolati e silenziosi e visto che sono solitamente riparati e frequentati dall'uomo solo per porgere ai propri cari l'estremo saluto, in effetti non c'è da stupirsi se sono perfetti per preservare involontariamente la biodiversità.

I nuovi serpenti hanno un'aspetto piuttosto particolare: sono piccoli, cilindrici e ricordano nelle fattezze dei serpenti arcaici loro antenati. Le abitudini fossorie hanno donato a questi rettili un muso appiattito e degli occhi piccolissimi, inutili perché passano la maggior parte del tempo sotto terra. Il genere dei tre serpenti è Atractus, colubridi della sottofamiglia Dipsadinae che comprende più di 150 specie e che sono endemici del Centro e Sud America.

Se non si è esperti in materia, difficilmente si conosce questi animali. Il motivo della loro mancanza di fama è probabilmente dovuto alla loro natura timida e al fatto che sono generalmente rari. Rimangono nascosti per la maggior parte della loro vita e la maggior parte di loro abita foreste remote sepolti sottoterra o in profonde fessure. In questo caso particolare, tuttavia, i nuovi serpenti sono stati trovati in ambienti particolari dove non ci si aspetterebbe mai di trovare la vita: i cimiteri.

Le tre specie sono state nominate in onore di tre grandi enti che hanno fatto della conservazione della biodiversità il punto focale della loro azione. Atractus discoveryad esempio, è stato nominato così in onore della borsa di ricerca "The Explorers Club Discovery Expedition Grants", un programma che promuove la ricerca scientifica per il miglioramento delle condizioni di vita dell'umanità e di tutte le forme di vita sulla Terra. Il programma sostiene ricercatori ed esploratori di tutto il mondo nei loro studi per mitigare il cambiamento climatico, prevenire l'estinzione di specie e culture e garantire la salute della Terra e dei suoi abitanti.

Atractus zgap è stato nominato in onore della Società Zoologica per la conservazione delle specie e delle popolazioni (ZGAP), un programma che cerca di conservare le specie sconosciute ma altamente minacciate e i loro habitat naturali in tutto il mondo. In particolare il programma di sovvenzioni ZGAP supporta il lavoro sul campo di giovani scienziati che sono desiderosi di attuare e avviare progetti di conservazione nei loro paesi d'origine.

In fine, Atractus michaelsabini è stato chiamato così in onore di un giovane amante della natura, Michael Sabin, nipote del filantropo americano e conservatore della biodiversità Andrew Sabin. Attraverso l'organizzazione di conservazione Re:wild, la famiglia Sabin ha sostenuto la ricerca sul campo di rettili minacciati e ha protetto migliaia di ettari di habitat in condizioni critiche in tutto il mondo.

In ogni caso scoprire nuove specie non vuol dire semplicemente contribuire all'aumento delle conoscenze in ambito zoologico, ma è un'azione concreta per la conservazione della biodiversità. A volta una specie appena conosciuta è già valutata come in pericolo d'estinzione poiché i primi rilievi della presenza dell'animale in natura attestano la sua rarità e questo è proprio il caso di due delle specie appena scoperte.

Per questo motivo il naturale proseguimento in questi casi è, spesso, dichiarare l'habitat di origine dell'animale protetto. Un esempio lo offre proprio la ZGAP che ha iniziato un processo per creare una riserva naturale e proteggere, così, i serpenti del genere Atractus. Questa azione non sarebbe mai stata possibile senza prima svelare l'esistenza di questi rettili unici, anche se si è dovuto momentaneamente disturbare la pace dei morti di alcuni cimiteri.

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