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14 Giugno 2023
18:03

Un piccolo tributo a Roger Payne che per primo diede voce alle balene

Roger Payne, il biologo famoso per aver scoperto il canto delle megattere nel 1967, si è spento il 10 giugno scorso all'età di 88 anni. Ha dedicato tutta la sua vita allo studio e alla conservazione dei cetacei e non solo, contribuendo a ispirare i movimenti ambientalisti globali che portarono alla fine della caccia commerciale alle balene.

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Foto di Ocean Alliance

Tra le onde degli oceani di tutto il mondo risuonano da sempre canzoni che, molto semplicemente, noi non eravamo in grado di ascoltare. Coloro che le cantano e le sentono davvero, ovvero le balene, ovviamente lo hanno sempre fatto e continuano ancora a farlo, poi però a un certo punto della storia è arrivato Roger Payne. Il biologo e ambientalista americano, insieme a Scott McVay e al resto del team, nel 1967 scoprì per la prima volta le voci delle balene, svelando a tutto il mondo i meravigliosi canti delle megattere e cambiando per sempre il futuro e la percezione pubblica di questi meravigliosi giganti gentili.

Roger Searle Payne è stato un brillante biologo, pioniere del campo della bioacustica, un gigante del movimento conservazionista e un convinto attivista che ha contribuito in maniera decisiva a ispirare e a plasmare il mondo dell'ambientalismo di oggi.

Si è spento nella sua casa del Vermont, all'età di 88 anni, lo scorso 10 giugno, lasciando un vuoto incolmabile tra chi lotta ogni giorno per assicurare un futuro a ogni singola specie, che viva in mare o sulla terraferma. Payne ha infatti dedicato tutta la sua vita allo studio e alla tutela delle balene e non solo, ispirando milioni di persone in tutto il mondo che certamente manterranno vivo il suo lavoro e la sua eredità.

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Foto di Ocean Alliance

Payne fu tra i primi scienziati a comprendere l'importanza di dover comunicare alle persone l'urgenza di tutelare della biodiversità. Sfruttando il poter dell'empatia, il biologo americano è stato in grado di farci desiderare la necessità di proteggere la natura, cambiando per sempre il futuro delle balene e non solo. Dopo aver scoperto e registrato per la prima volta i canti delle balene, nel 1970 trasformò quelle canzoni in album dal titolo Songs of the Humpback Whale. E quelle registrazioni effettuate ormai oltre 50 anni fa, sono ancora oggi l'album con i suoni della natura più venduto di sempre.

L'enorme successo di quell'album diede il via al movimento globale Save the Whales che portò alla prima Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente del 1972 che diede poi inizio al lungo percorso conclusosi, nel 1982, con l'approvazione della storica moratoria da parte Commissione Baleniera Internazionale che fermò definitivamente la caccia commerciale alle balene nel 1986. È perciò anche grazie al lavoro di Roger Payne e al suo album se diverse specie di cetacei nuotano ancora oggi nei mari e se molte popolazioni sono fortunatamente in aumento dopo secoli di persecuzioni.

Payne ha poi continuato per il resto della sua vita a studiare i canti e le vocalizzazioni dei cetacei, aprendo la strada a tutti i moderni studi di bioacustica. Parallelamente ha sempre portato avanti le battaglie ambientaliste in difesa del pianeta e di tutti i suoi abitanti. Nel 1971 fondò la Ocean Alliance, organizzazione dedicata alla conservazione delle balene e del marino, e contribuì poi a lanciare anche la Wildlife Conservation Society che ancora oggi sostiene decine di progetti di conservazione in oltre 50 paesi in tutto il mondo.

Negli ultimi anni della sua vita, Payne era ancora impegnato a studiare le balene e a lavorare come consulente principale per il Project CETI (Cetacean Translation Initiative), un ambizioso progetto internazionale che punta a sfruttare le moderne tecnologie per analizzare e tradurre le vocalizzazioni dei capodogli. E persino poco prima di andarsene, il biologo si chiedeva ancora cos'altro si potesse fare per contribuire a mettere in cima alle priorità della nostra società la conservazione della biodiversità.

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Foto da Ocean Alliance

Appena cinque giorni prima di morire, sapendo di aver poco tempo a disposizione, ha pubblicato un ultimo contributo sulla prestigiosa rivista Time che ripercorre tutto il lavoro della sua vita indicandoci al tempo stesso la strada da seguire: «Mentre il mio tempo sta per scadere, sono posseduto dalla speranza che gli esseri umani di tutto il mondo siano abbastanza intelligenti e adattabili da mettere la tutela delle altre specie al posto giusto: in cima alla lista delle cose più importanti. Credo che la scienza possa aiutarci a sopravvivere alla nostra follia. Cinquant'anni fa, le persone si sono innamorate del canto delle megattere e si sono unite per dare vita a un movimento di conservazione globale. È giunto il momento di ascoltare ancora una volta le balene e, questa volta, di farlo con tutta l'empatia e l'ingegno di cui siamo capaci per poterle capire».

Col suo lavoro, Payne non ha solo dato per la prima volta voce alle balene plasmando per sempre l'idea che tutti abbiamo oggi di questi meravigliosi giganti gentili. Lui, probabilmente prima di molti altri, aveva soprattutto capito che la scienza deve essere messa al servizio della natura per riuscire a creare una connessione tra le persone e il mondo naturale che ci faccia venire la voglia e il desiderio, di arrestare la perdita di biodiversità. Lui ci ha fatto ascoltare per la prima volta la voce delle megattere cambiando per sempre il loro destino. Ora tocca a noi raccogliere la sua eredità e dar voce anche a tutte le altre forme di vita. E sempre grazie a lui, migliaia di ricercatori, attivisti e semplici cittadini in ogni angolo del mondo, lo fanno già e continueranno a farlo.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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