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Si muovevano e saltavano in un modo alquanto singolare quando il signor Yannis Bourounis, proprietario di una fattoria vicino alla città di Almyros in Grecia, le ha ritrovate nella sua proprietà. Quel gregge di pecore, forse cercando rifugio dalle inondazioni provocate dalla tempesta Daniel che ha colpito duramente la zona del Mediterraneo centrale e orientale, erano entrate nella serra dell'uomo e avevano divorato tutto quello che c'era dentro, compresi circa 100 chili di cannabis medica.
La coltivazione di marijuana a scopo terapeutico in Grecia è diventata legale nel 2018 e molti agricoltori, compreso Bourounis, visto il calo di profitto sui prodotti comuni, hanno deciso di investire proprio in questo settore. «Non ho parole – ha detto il pastore ai giornalisti della radio locale, andati subito a intervistarlo per la particolarità della vicenda «tra l'ondata di calore e le inondazioni ho perso quasi tutto. E ora questo… Il branco ha mangiato praticamente tutto ciò che era rimasto» ha commentato non sapendo se ridere o piangere.
Studi sugli effetti della cannabis sulle pecore non sono ancora stati fatti approfonditamente. Le pubblicazioni scientifiche sull'uso dei cannabinoidi sui ruminanti non sono esaustive e ancora nessuno è giunto a conclusioni specifiche. Qualche sperimentazione è stata portata avanti per l'alimentazione delle greggi al pascolo ma, anche in questo caso, servono altre ricercge per approfondire il tema nel campo della zootecnia.
Più ampio il discorso se si parla della marijuana a scopo terapeutico come potenziale trattamento per diverse condizioni in altri animali, in particolare cani e gatti. In questo caso, è chiamata "cannabis veterinaria" o "cannabis per animali domestici" e coinvolge l'uso di composti derivati dalla pianta di cannabis come il CBD, ovvero il composto organico presente nella canapa sativa che non ha effetti psicotropi, che da solo o in combinazione con altri farmaci può essere in grado di alleviare una serie di sintomi tra cui il dolore cronico, l'infiammazione, l'ansia, le convulsioni e altre condizioni neurologiche.
Tra i prodotti specifici destinati agli animali domestici c'è l'olio di CBD, ma anche caramelle, capsule e creme, tutti formulati per fornire dosi sicure ed efficaci. Chiaramente per l'uso è sempre bene consultare un professionista veterinario esperto in terapie con cannabis per determinare il dosaggio e il trattamento più appropriati per l'animale in questione. Detto questo la ricerca sulla cannabis medica per i pazienti non umani è ancora in corso proprio per approfondire sempre di più benefici e rischi di questa terapia.