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5 Luglio 2021
18:19

Un giardino a Rho dedicato a Betty Barbieri, la volontaria morta lo scorso 7 febbraio in un incidente stradale

La città di Rho, ha deciso di dedicare una targa e un giardino a Elisabetta Barbieri, la volontaria e staffettista morta in un incidente stradale lo scorso 7 febbraio, proprio mentre stava trasportando alcuni cani e gatti da Sud verso Nord. Un gesto del Sindaco e della cittadina in cui lei viveva per ricordare questa donna che si occupava degli animali di ogni tipo, ogni età e ogni problematica.

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La città di Rho ha dedicato una targa e un giardino a Elisabetta Barbieri, la volontaria e staffettista morta in un incidente stradale lo scorso 7 febbraio, proprio mentre stava trasportando alcuni cani e gatti dal Sud verso Nord. Un gesto simbolico e importante del Sindaco e della cittadina in cui lei viveva per ricordare una grande donna che si occupava degli animali di ogni tipo e ogni età.

La sua infinita passione era nota a tutti, ma soprattutto era il motivo forte che la spingeva a compiere lunghissimi viaggi sia per andare a recuperare cani e gatti in situazione difficili e di sofferenza, sia per accompagnarli alle loro nuove famiglie e alle loro nuove case, nella speranza di ridare loro una vita decente.

Elisabetta Barbieri era una donna di grande competenza e spessore. Anche Carla Rocchi, presidentessa dell'Enpa di cui la donna faceva parte, aveva rivolto a lei un pensiero e un ringraziamento per tutto quello che aveva compiuto a pochi giorni dalla sua scomparsa: «La sua perdita è un dolore immenso per tutti, non solo per la nostra associazione», aveva detto ai nostri microfoni quando si era saputo del terribile incidente avvenuto sull'A14 e in cui ha perso la vita anche Federico Tonin. Un evento drammatico, incomprensibile dal punto di vista proprio dell'assurdità che due persone con un grande senso di responsabilità, in termini proprio di professionalità e competenza nei confronti degli animali stessi, abbiano perso la vita mentre erano all'opera per aiutare chi ogni giorno cerca di trovare una soluzione a cani e gatti che non vengono tutelati dalle istituzioni preposte a farlo.

Il giorno prima dell'ultimo viaggio, Elisabetta aveva condiviso un post, del centro cinofilo “Nessuno è perfetto” di Pisa, di cui abbiamo parlato anche su Kodami. Nel messaggio, senza nulla togliere al lavoro delle staffette e dei volontari che sul territorio si adoperano duramente per fare fronte a una situazione sempre emergenziale, veniva proprio da lei rivolto un invito a tutti a riflettere su cosa significhi adottare con consapevolezza cani o altri animali che arrivano da territori molto diversi da quelli in cui andranno a vivere.

Non tutti i cani, infatti, che vengono adottati da famiglie del Nord e che provengono da altri luoghi cambiano stile di vita così facilmente. E spesso fanno questi viaggi estenuanti con la speranza di arrivare in quello che dovrebbe essere un porto sicuro e che, invece, purtroppo, si rivelano sia per i cani che per le famiglie un epilogo ben diverso da quello sperato. Nonostante questo, sono tantissimi gli animali che grazie a Elisabetta hanno trovato un luogo sicuro e delle persone che li curano e li rispettano e a lei e a tutta la sua famiglia va anche l'abbraccio della redazione di Kodami.

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Simona Sirianni
Giornalista
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