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28 Febbraio 2024
12:07

Un enorme squalo bianco trovato morto in Florida: era lungo più di 4 metri e aveva 30 anni

In Florida è stata trovata spiaggiata un'enorme femmina di squalo bianco purtroppo morta. Si stima avesse circa 30 anni e nonostante l'età e le dimensioni ancora non aveva raggiunto la piena maturità sessuale. Ancora ignote le cause della morte.

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Un enorme squalo bianco lungo oltre 4 metri è stato trovato morto sula spiaggia di Navarre Beach, in Florida. Si tratta di una femmina di circa 30 anni che si è spiaggiata lo scorso 23 febbraio. Non è così raro trovare squali e altri abitanti del mare purtroppo morti sulla battigia, tuttavia non capita di certo tutti i giorni di rinvenire individui di queste dimensioni. Inizialmente, inoltre, si pensava fosse addirittura una femmina incinta, ma dalle prime indagini è poi emerso che ancora non aveva raggiunto la piena maturità sessuale, che avviene appunto poco dopo i 30 anni.

Restano ancora ignote le cause della morte e sul corpo dell'animale non ci sono segni di traumi o ferite. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che ha recuperato il corpo, è stata comunque incaricata di indagare per capirci qualcosa in più. Michelle Passerotti, biologa del NOAA Fisheries Apex Predators, ha detto che nonostante si tratti di una brutta notizia, c'è però anche un lato positivo nella morte di questo squalo, ovvero la possibilità di studiare da vicino questi enormi e misteriosi animali.

«Questi tipi di spiaggiamenti, anche se molto tristi, rappresentano un'incredibile opportunità per la ricerca su specie che raramente abbiamo l'opportunità di studiare in modo così approfondito», ha detto l'esperta. Lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) è uno dei pesci carnivori più grandi al mondo e può raggiungere anche i 7 metri di lunghezza e i 1.900 kg di peso. I maschi solitamente arrivano alla maturità sessuale intorno ai 26 anni, mentre le femmine, come questa trovata in Florida, non prima dei 33 anni.

Sebbene siano tra gli squali più grandi, studiati e diffusi al mondo (vivono anche nel Mediterraneo) sappiamo ancora molto poco sulla loro vita e sul loro ciclo vitale. Solamente il mese scorso, per esempio, sono state diffuse per la prima volta in assoluto le immagini di un piccolo squalo bianco appena nato, rimasto praticamente sconosciuto e mai osservato fino a oggi. Di recente, inoltre, nuovi studi stanno facendo emergere anche un altro lato dello squalo per certi versi inaspettato e rimasto nascosto: la loro socialità.

Uno studio del 2022, per esempio, ha dimostrato che gli squali bianchi di Guadalupe, in Messico, sono molto più socievoli di quanto creduto finora. Inoltre, sia la socialità che le tattiche di caccia sembrano variano molto tra i singoli individui, ognuno con le sue personalissime preferenze. Lo scorso anno, invece, un team di ricercatori ha scoperto che due individui maschi dotati di tag satellitare sono rimasti insieme per mesi senza perdersi mai di vista, comportamento mai osservato prima di quel momento.

Ma nonostante le dimensioni e la diffusione ampia, anche questo eccezionale predatore rischia di sparire per colpa dell'uomo. Attualmente la specie, come tantissimi altri squali, è classificata come "Vulnerabile" nella Lista Rossa delle specie minacciate della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Le principali minacce includono la pesca eccessiva, la cattura accidentale nelle reti, la riduzione delle prede naturali e la distruzione e l'alterazione dell'habitat marino.

Inoltre, lo squalo bianco è spesso oggetto di caccia per il suo "valore" come trofeo di pesca sportiva o per i suoi denti e le pinne, che sono considerate prelibate per alcune culture orientali. Le popolazioni di squalo bianco sono perciò diminuite in molte zone del loro areale storico, comprese le acque intorno all'Australia, il Sudafrica e la costa occidentale degli Stati Uniti. Sebbene siano state adottate misure di protezione in molti paesi per limitare la pesca eccessiva, molte popolazioni continuano purtroppo a diminuire a causa delle incessanti pressioni antropiche.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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