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14 Agosto 2023
9:00

Gli squali bianchi sono più socievoli di quanto immaginiamo

Una nuova ricerca ha dimostrato che gli squali bianchi possono essere anche animali socievoli. Il team di ricercatori ha scoperto due esemplari nuotare insieme per mesi senza perdersi mai di vista, comportamento mai osservato prima d'ora.

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squalo bianco

Molti animali, soprattutto i grandi predatori, sono solitamente di indole solitaria e non amano la compagnia dei propri simili. Tra questi rientrano gli squali, creature che siamo abituati a considerare solo come grandi macchine da predazione, perfette, precise, letali e soprattutto poco socievoli. Eppure, secondo un nuovo studio, non sembrerebbe essere proprio così: un team di ricercatori ha scoperto due squali bianchi (Carcharodon carcharias) maschi che potrebbero essere descritti come "amici", infatti hanno viaggiato insieme per migliaia di miglia senza separarsi mai.

I ricercatori sono certi di questa affermazione in quanto i due esemplari, Simon e Jekyll, stati dotati di tag satellitari al largo della costa della Georgia lo scorso dicembre. Questo ha permesso loro di seguirne gli spostamenti e di constatare che hanno nuotato l'uno di fianco all'altro per oltre 4.000 miglia lungo la costa atlantica fino al golfo di San Lorenzo, a sud del Quebec, dove i dispositivi li hanno localizzati l'ultima volta alla fine di luglio.

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Si tratta di un comportamento tanto raro quanto sorprendete e affascinante che ha lasciato i ricercatori a bocca aperta. «Non abbiamo mai visto niente di simile prima d'ora», ha detto Bob Hueter, il capo scienziato di Ocearch, in un video pubblicato su Facebook dall'organizzazione OCEARCH. «Gli squali bianchi conducono un'esistenza molto solitaria. Non ci aspettiamo davvero di vedere questi animali stare insieme, ma Simon e Jekyll sembrano essere due amici che stanno andando nello stesso posto contemporaneamente».

È bene precisare, inoltre, che quando sono stati posizionati su di loro i dispositivi, i pesci erano lunghi circa tre metri e non avevano ancora l'età per potersi accoppiare. Si può escludere, quindi, che il loro avvicinamento possa essere collegato alla riproduzione, tuttavia non è ancora chiaro se vi è qualche grado di parentela tra i due esemplari.

Per questo motivo, i ricercatori stanno analizzando dei campioni di sangue, raccolti a dicembre, per verificare se sono imparentati tra loro. A prescindere dall'esito delle analisi, un comportamento del genere resta più unico che raro. Ciò vuol dire che sarà opportuno porsi nuove domande sui modelli e le relazioni migratorie degli squali bianchi e generare nuovi approcci relativi alla conservazione di questi pesci, ha spiegato Hueter.

C'è da dire che questo non rappresenta il primo caso verificato di "socialità" degli squali bianchi. Studi precedenti, come quello condotto al largo dell'isola di Guadalupe, in Messico, hanno verificato che alcuni squali bianchi sono piuttosto socievoli e passano diverso tempo assieme per pattugliare, per esempio, le colonie di foche che vivono intorno all'isola.

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In uno studio del 2020 condotto nell'Oceano Pacifico, inoltre, un team di ricercatori, ha scoperto che un'altra specie di squalo, nota come squalo grigio del reef (Carcharhinus amblyrhynchos), tendeva a rimanere con lo stesso gruppo sociale per quattro anni. Sono stati osservati, poi, diversi gli squali bianchi "uscire insieme" per ore in siti specifici, riunendosi ad intervalli regolari di tempo.

Simon e Jekyll potrebbero aggiungere qualcosa in più a questo quadro, ha affermato Hueter, dimostrando che gli squali bianchi possono “effettivamente viaggiare insieme”. Potrebbero anche avere altri amici che non sono ancora stati etichettati. «Bisogna ricordare che questi animali hanno fratelli e sorelle, una madre, un padre. Forse, a questo punto, hanno anche dei gruppi di amici con i quali si sostengono a vicenda. Stanno solo cercando di fronteggiare insieme le sfide dell’oceano», ha aggiunto infine. «E abbiamo bisogno di loro per l’equilibrio della vita nel mare».

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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