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6 Novembre 2023
15:42

Un altro lupo investito in Salento: il responsabile non ha chiamato i soccorsi

Un giovane esemplare di lupo è stato investito a Trepuzzi: recuperato dal Nogra e ora in cura presso il Cras di Calimera, dove è in cura da giorni anche Liko.

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Un altro esemplare a distanza di tre settimane esatte dal primo. Questa volta si è trattato di una femmina che ha riportato fratture multiple e versamento addominale. Una lupa è stata recuperata in Salento e adesso si trova in cura nel Cras di Calimera. L’animale è stato sicuramente investito da un’automobile su una strada di campagna nel territorio di Trepuzzi, in provincia di Lecce. Il responsabile, purtroppo, è scappato via senza chiamare soccorso per l’animale. La buona sorte, però, non ha voltato completamente le spalle alla malcapitata.

La lupa, infatti, è stata vista da una signora mentre si trascinava sulla strada verso la campagna. La donna ha immediatamente allertato il Sindaco che, senza indugiare, ha coinvolto prima la Polizia provinciale e poi i Carabinieri. Per il recupero, invece, sono state chiamate le guardie zoofile del Nogra: «Quando siamo arrivati alle 21.30 di venerdì sera l’animale era vigile e mordace – racconta a Kodami Enrico Danese – lo abbiamo dovuto bloccare a terra aiutandoci con un ramo. In questo modo ci siamo potuti avvicinare per mettergli museruola e guinzaglio al fine di intervenire nella massima sicurezza, per lui e per noi. Si vedeva che stava soffrendo molto per il dolore. A questo punto lo abbiamo caricato con la barella sulla macchina di servizio e portato in un primo momento alla clinica Le Vet di Lecce. Lì gli è stato prestato il primo soccorso, con l’esecuzione delle indagini necessarie e l’inserimento di una flebo. Siamo rimasti fino alle 3 di notte ma il ringraziamento è arrivato dal suo sguardo».

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Subito dopo è stata trasferita al Centro Recupero Animali Selvatici di Calimera, dove è attualmente ricoverato per il trattamento delle fratture e la medicazione delle ferite: «Il lupo investito la notte scorsa è una femmina – ha spiegato a Kodami Simona Potenza, responsabile fauna selvatica del centro – mentre il lupo investito tre settimane fa aveva un trauma cranico, lei invece deve essere stata colpita in pieno. Nonostante le fratture, però, è vigile. Aveva delle ferite cutanee che abbiamo dovuto suturare e per questo le abbiamo dovuto lasciare la museruola. In entrambi i casi si è trattato di esemplari giovani».

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Nei prossimi giorni si valuterà il decorso per questa nuova arrivata, che verrà seguita con la stessa attenzione di Liko, come è stato ribattezzato l'altro lupo investito tre settimane fa. A proposito, le cure per quest’ultimo sono molto impegnative, a causa del grave trauma cranico che gli ha deformato il viso oltre a lo ha tenuto in coma per ben  quattro giorni. Potrebbe non riprendersi del tutto. Il lavoro degli esperti del centro, però, prosegue senza sosta.

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Liko, il giovane Lupo investito tre settimane fa a Campi Salentina

Se quanto avvenuto a questi due lupi merita attenzione soprattutto per l’omissione di soccorso da parte dei responsabili, colpevoli di aver investito l’animale senza contattare le autorità competenti, il numero di episodi che stanno riguardando la fauna selvatica inizia a essere preoccupante. Sono soprattutto le volpi ad avvicinarsi ai centri urbani e a incorrere nei pericoli di questi ambienti antropizzati: «Negli ultimi 10 giorni ne abbiamo recuperate tre – ha aggiunto la guardia zoofila del Nogra – erano state tutte investite. Una era entrata nel vano caldaia di un’abitazione. Si avvicinano molto all’uomo e questo non va bene. Le persone iniziano a dare loro da mangiare e questa è una cosa che sicuramente non bisogna fare».

Sempre in Puglia, del resto, si sono verificati una serie di episodi analoghi nelle scorse settimane. Una volpe è stata recuperata a Molfetta dopo che si era spinta terrorizzata nel centro della città. Un’altra, invece, aveva cercato aiuto nel giardino di una villa a Brindisi. Gli ennesimi segnali di una sovrapposizione tra i luoghi battuti dall’uomo e gli habitat della fauna selvatica, letteralmente invasi per l’espansione dei centri urbani o tagliati in due dalle strade, con queste inevitabili conseguenze.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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