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24 Settembre 2022
12:00

Tumore alla mammella nel cane: cause, sintomi, come curarlo e prognosi

Il tumore alla mammella è una neoplasia ormonodipendente, molto frequente nelle cagne anziane. Più raramente può colpire anche i cani maschi. L'ingrossamento delle ghiandole mammarie e la presenza di noduli sono i principali sintomi per riconoscere un tumore alla mammella. La chirurgia, in particolare la mastectomia, è la terapia d'elezione. La sopravvivenza dipende dal tipo e dalle dimensioni del tumore.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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Il tumore alla mammella è molto frequente nelle cagne anziane. Più raramente si osserva nei cani maschi. Si tratta di una neoplasia ormonodipendente, che può avere comportamento biologico benigno o maligno.  Viene generalmente diagnosticato con l’esame clinico e cito-istologico. Sono sempre necessarie indagini strumentali per valutare l’estensione della neoplasia che può metastatizzare più frequentemente ai linfonodi, fegato, polmoni e ossa. La chirurgia rappresenta la terapia di elezione. La sterilizzazione precoce (entro i due anni) riduce di molto il rischio di ammalarsi di tumore mammario.

Cause del tumore alla mammella nel cane

Il cane come tutti i mammiferi ha ghiandole mammarie in sede toracica, addominale e pelvica. Il tumore della mammella può colpire una o più ghiandole ed è molto frequente nella specie canina. E’ sicuramente il più frequente ad essere diagnosticato nella cagna insorgendo in età avanzata (intorno ai dieci anni di vita). Colpisce anche i cani maschi ma molto raramente.

È una neoplasia che riconosce alcuni fattori di rischio e tra questi innanzitutto lo status ormonale (tumore ormono-dipendente) tant’è che viene diagnosticato più frequentemente in cagne intere.

Altri possibili fattori di rischio possono essere l’obesità e in parte l’appartenenza ad alcune razze (Bassotto, Pastore Tedesco).

La metà dei casi di tumore mammario è maligno, con possibilità di metastasi a distanza nei linfonodi regionali, polmoni, fegato ed ossa.

Sintomi del tumore mammario nel cane

L’animale viene generalmente portato a visita perché il pet-mate nota un ingrossamento (nodulo) delle ghiandole mammarie e talvolta, nei casi più gravi, ulcere. Al tatto la massa, che può essere singola o multipla, può essere di diversa consistenza. In genere neoplasie benigne hanno dimensioni piccole e non aderiscono ai piani sottostanti a differenza di neoplasie a comportamento biologico maligno che infiltrano i tessuti. Può essere coinvolto anche il capezzolo.

La cagna generalmente non manifesta segni clinici generali, ma nei casi in cui la malattia è metastatica l’animale può perdere peso, avere scarso appetito e difficoltà respiratorie.

Diagnosi del tumore alla mammella

Oltre l’esame clinico, il medico veterinario può misurare le dimensioni delle lesioni e procedere all’esecuzione di un’esame microscopico delle cellule ottenute mediante ago-aspirato. Questo esame generalmente permette di distinguere una neoplasia rispetto a una semplice infiammazione e dà delle informazioni anche sul potenziale maligno delle cellule. Bisognerà poi procedere alla stadiazione della malattia, ovvero eseguire indagini strumentali (TAC, ecografia) per valutare la diffusione del tumore in altre regioni corporee. La diagnosi definitiva viene effettuata con l’esame istologico. Infine, saranno prescritti esami di laboratorio per valutare se la malattia ha avuto ripercussioni sulle funzioni generali.

Cura del tumore mammario nel cane

La terapia d’elezione è la chirurgia, ovvero l’asportazione della massa neoplastica e dei linfonodi. In alcuni casi si procede alla mastectomia, l'asportazione dell’intera linea mammaria. La chirurgia è curativa per le neoplasie benigne. In nessun caso di disseminazione metastatica a distanza viene consigliata la terapia chirurgica.

Il ruolo della chemioterapia non è ben definito mentre un trattamento radioterapico può essere di qualche beneficio nelle forme di tumore mammario molto estese sia dopo intervento chirurgico oppure come palliativo.

Quanto può vivere un cane con un tumore alla mammella?

La chirurgia è risolutiva per i tumori benigni alla mammella e per circa la metà di quelli maligni, per cui in questi casi la prognosi è eccellente. Negli altri casi c’è il rischio della disseminazione a distanza della neoplasia e i tempi di sopravvivenza sono generalmente inferiori a un anno. La prognosi è influenzata dalle dimensioni del tumore (maggiore è la dimensione è più sfavorevole è la prognosi) e dalla diagnosi istologica. Infatti, cagne affette da sarcomi o carcinomi di tipo infiammatorio hanno prognosi peggiore. Dunque, come per altre forme di neoplasia la diagnosi precoce è fondamentale ai fini della sopravvivenza.

Riguardo la prevenzione, sterilizzare le cagne prima dei due anni di età riduce moltissimo il rischio di ammalarsi di tumore mammario.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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