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19 Giugno 2023
16:12

Troppi peli di cane nell’alloggio di Airbnb: l’host addebita all’ospite una pulizia in più

Il cane lascia troppi peli nella casa vacanza affittata su Airbnb e l’host nel conto finale addebita all'ospite una somma di denaro in più per una pulizia aggiuntiva. È accaduto a Columbus, in Ohio, alla pet mate di Judge, un Pastore tedesco. Nell'annuncio al momento della prenotazione appariva un chiaro “Pet allowed”, poi rimosso.

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Il cane lascia troppi peli nella casa vacanza affittata attraverso Airbnb a Columbus in Ohio, negli Stati Uniti, e l’host nel conto finale addebita alla cliente una somma di denaro in più per una pulizia aggiuntiva. È quello che è successo alla pet mate di Judge, un Pastore Tedesco molto amato e per il quale la signora farebbe qualsiasi cosa, a parte portarlo in un alloggio non suo, se le regole non lo permettono. Ma nulla di tutto questo è accaduto e, infatti,  nella pagina dei servizi offerti dalla casa al momento della prenotazione appariva un chiaro: “Pet allowed”.

«Quando ho fatto il check-out – racconta la pet mate all’Indipendent e poi su Twitter – ho ricevuto un messaggio dall'host che diceva che mi doveva addebitare una tassa di pulizia aggiuntiva perché gli animali domestici non erano ammessi. Sono rimasta molto sorpresa perché l’annuncio diceva il contrario», aggiunge la turista.

Ma il titolare dell’alloggio turistico non aveva voluto sentire ragioni: «Questa casa non è pet friendly –  aveva risposto con una mail – e quindi ora ci vuole un servizio di pulizia aggiuntiva a causa della quantità di peli di cane lasciati nella casa». Per far conoscere la sua storia la signora si è spostata su Twitter dove ha sfogato la sua rabbia per il pessimo servizio reso dal padrone di casa e mostrando lo screenshot della pagina dove effettivamente “Pet allowed” c'era scritto, anche se poi era sparito all'improvviso.

Alla fine, infatti, si è scoperto che quel “pet friendly” era stato scritto erroneamente e quindi nessun surplus è stato addebitato alla turista, ormai però molto delusa dell'incidente.

Viaggiare con i propri animali, a dispetto dell’esperienza della signora, che peraltro se davvero i peli erano così tanti avrebbe potuto anche dare una spazzata in più, è un’avventura straordinaria e anche sempre più facile da realizzare.

Se prendiamo come esempio, proprio Airbnb, globalmente alla fine del 2022, grazie all’inserimento del filtro “accetta animali” e alla nuova assicurazione AirCover che copre anche danni causati dagli animali domestici, sono stati più di 3 milioni gli animali domestici che hanno soggiornato negli alloggi proposti dalla piattaforma. E l’Italia è in pole position: con più di un annuncio pet-friendly su tre, il nostro è uno dei Paesi con la più alta percentuale di alloggi su Airbnb dove gli amici domestici sono i benvenuti.

Tuttavia, è importante sapere che le politiche pet-friendly possono variare da una proprietà all'altra: alcuni potrebbero accettare solo cani di piccola taglia, oppure richiedere un deposito cauzionale o imporre regole specifiche per gli ospiti con animali domestici.

Anche Booking l'altra piattaforma molto utilizzata per la prenotazione di alloggi per vacanza o per lavoro, ha implementato un filtro specifico che consente di ricercare alloggi che accettano animali. Azioni che lasciano sperare in un costante aumento delle strutture che accettano animali, un modo forse anche utile per contenere il fenomeno dell'abbandono ancora troppo frequente proprio nei mesi dedicati alle vacanze.

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Simona Sirianni
Giornalista
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